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MotoGP 2023

Bagnaia, Martin e il rebus delle pressioni gomme: "Spero che le cose non si decidano in ufficio"


Avatar di Luca Manacorda , il 16/11/23

5 mesi fa - Nella volata per il titolo c'è un'incognita in più

GP Qatar: Bagnaia, Martin e il rebus delle pressioni gomme
Nella volata per il titolo c'è un'incognita in più, quella relativa al rischio penalizzazione per la pressione degli pneumatici

Nella volata per il titolo MotoGP 2023 tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin c'è un'incognita aggiuntiva che potrebbe avere un peso specifico anche determinante. Entrambi i piloti hanno infatti ricevuto nei precedenti weekend un avviso per pressione degli pneumatici fuori dai limiti consentiti e, se l'infrazione dovesse ripetersi, arriverebbe una penalità di 3 secondi sul tempo finale. Essendoci ancora quattro gare da disputare, due sprint e due GP, non è neppure da escludere lo scenario di una seconda penalità che in quel caso salirebbe a ben 6 secondi, cosa che ad esempio rischia Aleix Espargaro già punito in precedenza con i 3 secondi aggiuntivi.

CORRERE IL RISCHIO? Avere una pressione inferiore rispetto ai limiti stabiliti può dare un discreto vantaggio prestazionale. Sulla carta, i piloti potrebbero accettare di correre il rischio di partire con valori al limite o anche sotto, sperando che la pressione poi aumenti a sufficienza durante la gara, oppure andare consciamente incontro alla penalità, puntando sul vantaggio di prestazione che se ne ricaverebbe e scommettendo che sia superiore ai 3 secondi di penalità. Bagnaia ha però escluso questo scenario: ''Non credo che nessuno dei nostri team correrà il rischio di correre vicino al limite perché 3 secondi possono fare una grande differenza in termini di risultati. Puoi provare a spingere per avere più di tre secondi, ma è molto difficile. Quindi puoi perdere quattro o cinque posizioni''. Bagnaia ha ricevuto la sua prima ammonizione la settimana scorsa a Sepang, ma ritiene di poter gestire un buon margine sulla pressione minima consentita: ''Onestamente, ho fatto molte, molte gare quest'anno con un'alta pressione all'anteriore e normalmente mi accorgo che è alta, ma non cambia molto le prestazioni del mio tempo sul giro. Quindi sono già abituato a correre con 0,2-0,3 bar sopra il normale. Ma è chiaro fin dalla prima volta che abbiamo parlato di questa regola che non ero felice e non lo sono ancora perché credo che non serva a nulla''.

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L'AUGURIO DI JORGE Del rischio di incappare in una penalità dal peso specifico notevole sono ben consci entrambi i piloti. Martin si augura che non siano proprio 3 secondi di penalità a decidere una volta iridata così combattuta: ''Spero che le cose non si decidano in ufficio, ma in pista''. Lo spagnolo sembra d'accordo sul fatto di non rischiare troppo con le pressioni di partenza: ''Penso che, come ha detto Pecco, non correremo rischi. Ma di sicuro senti la differenza con una pressione più elevata''.


Pubblicato da Luca Manacorda, 16/11/2023
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