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Prova su strada

Suzuki Burgman 400 ABS 2017: prova, caratteristiche e prezzo


Avatar di Federico  Maffioli , il 02/08/17

7 anni fa - Prova su strada del nuovo Suzuki Burgman 400

Il nuovo Suzuki Burgman 400 è più sportivo nelle linee e nei contenuti, ma si conferma uno scooter di grande sostanza

STESSA IDENTITA’, NUOVA INDOLE Chi mette nel proprio box un Burgman lo fa perché cerca un mezzo comodo e versatile, capace di fare di confort e praticità di utilizzo le sue armi vincenti. Un’identità ben precisa, insomma, in cui questa famiglia di scooter Suzuki è da sempre il punto di riferimento e che si ritrova precisa e puntuale anche sull’ultimo arrivato in famiglia, il nuovo Burgman 400 Abs. Attenzione però, perché nell’edizione 2017 a questo si aggiunge anche una nuova indole più sportiva, sia nelle linee, sia nei contenuti.

PIU’ DINAMICO, PIU’ MODERNO Per capire che il suo design sia tutto nuovo basta poco, perché tra la precedente versione e la nuova c’è tanto di diverso, con uno stile disegnato in funzione di linee più snelle, dinamiche e moderne, soprattutto nella parte posteriore. A questo si aggiungono i fari LED anteriori e posteriori, la pedana più rastremata, la nuova sella, nuovi maniglioni per il passeggero e il cerchio anteriore da 15 pollici. Non pensate però che sia tutto qui, perché sotto le sue carene il lavoro di rinnovamento è stato ancora più importante.

QUESTIONE DI STILE Il design più snello della parte posteriore ha comportato la riduzione del vano sottosella, che sul nuovo Burgman 400 passa da 62 a 42 litri totali, restando comunque tra i più capienti di categoria (per intenderci ospita senza problemi due caschi, uno integrale ed un demi jet). Nessuna rinuncia, invece, per i due vani dietro lo scudo, che restano letteralmente enormi (2,8 e 3,5 litri) e provvisti di presa da 12 V. Roba giusta insomma. Dal punti di vista della strumentazione, invece, il design è pulito ed è ricca di informazioni (c’è anche la spia eco per ottimizzare i consumi), ma in generale è rimasta un po’ legata al passato. Peccato, perché, visto il nuovo vestito del Burgman, l’avremmo preferita con un layout più moderno e grintoso.

SOTTO IL VESTITO Oltre allo stile anche la sostanza di questo scooter è cambiata, a cominciare dal peso totale che scende di ben 7 kg, fermando l’ago della bilancia a 215 kg in ordine di marcia. Il motore, adesso in linea con la normativa Euro 4, resta l’unità a singolo cilindro da 399 cc, ma guadagna coppia ai regimi medio bassi rinunciando ad un cavallo in termini di potenza massima rispetto alla precedente versione. Strumenti alla mano si parla di 36 Nm a 4.800 giri minuto e 31 cavalli a quota 6.500 giri. In sintesi si è lavorato principalmente sul range di utilizzo che serve davvero, perché, parliamoci chiaro, chi sceglie questa tipologia di prodotti lo fa principalmente per macinare chilometri nel traffico cittadino e sulle tangenziali. Lato consumi dischiarati, invece, si parla di 25 km al litro per un’autonomia di 337 km, decisamente non male!

PREGO SI ACCOMODI Un altro importante cambiamento del nuovo Burgman 400 riguarda la posizione di guida,  che adesso è leggermente spostata in avanti, con il busto più eretto, in posizione più attiva e meno rilassata. La sella (rasoterra a quota 755 mm) adesso è più imbottita di 20 mm e ancora più comoda, con lo schienale per il pilota regolabile su tre posizioni con un escursione di 15 o 30 mm. Cambia anche la posizione dedicata al passeggero perché c’è meno differenza di altezza con la seduta del pilota.

COME PRIMA, PIU ‘DI PRIMA Sotto l’aspetto ciclistico il telaio mantiene lo stesso identico schema dell’edizione precedente. Aumenta, però, la sua rigidità, in funzione di un maggior piacere di guida, con un grosso lavoro di miglioramento fatto anche nella parte posteriore, voluto per esaltare ancora di più il comportamento dinamico di questo scooter quando si è in coppia. Confermato, invece, lo schema delle sue sospensioni, da sempre punto di forza del Burgman in termini guida e confort, caratterizzato da una forcella tradizionale accoppiata al mono ammortizzatore a leveraggi progressivi (unico nel suo genere) nascosto nella parte inferiore dello scooter e regolabile nel precarico su sette posizioni. Unico neo da questo punto di vista, il fatto che la regolazione del mono non sia facile da raggiungere, perché è nella parte bassa dello scooter e nascosta da una mascherina sotto la pedana.

COERENTE  Parlando di listino, il nuovo Burgman 400 ABS è già disponibile nelle concessionarie al prezzo di 7.899 Euro nelle tre colorazioni bianco perlato, grigio pastello o nero pastello accoppiato a cerchi rossi. Una cifra che, guardando la diretta concorrenza, non è tra le più economiche, ma è comunque coerente con l’indiscusso standard qualitativo di questo prodotto. In più, fino al 31 Ottobre, sarà possibile acquistare il nuovo Burgman 400 ABS al prezzo lancio di 7.290. (Prezzi franco concessionario).

IN QUESTO SERVIZIO

CASCO SCORPION EXO 220 Questo casco è un Demi Jet costruito in policarbonato, ovvero anche se sprovvisto di mentoniera, la calotta copre anche la parte bassa del viso, qualità fondamentale per avere un livello di protezione superiore. Molto ben ventilato il modello 220 è provvisto di interni estraibili e lavabili, cinturino di regolazione a sgancio rapito e regolazione micrometrica. Ben insonorizzato e disponibile in due differenti calotte con taglie capaci di spaziare dalla XS alla XS. Prezzo n.d.

GIACCA REV’IT BLAKE AIR Tra i prodotti dedicati alla sicurezza estiva, questa giacca rappresenta una delle soluzioni migliori in termini di confort e protezione i cui standard arrivano direttamente dalla MotoGP. Il suo tessuto 3D è altamente traspirante, tanto che sembra quasi di non averla indossata. Le protezioni dedicate a spalle e gomiti sono omologate CE Livello 2 ed è provvista di gilet termico rimovibile per l’utilizzo magari serale con le temperature più basse. Taglie comprese tra 46 e 58, prezzo 399,00 Euro.

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PANTALONI REV’IT JEANS SEATTLE Quando si parla di scooter e guida in città, una delle parti da proteggere maggiormente sono le gambe, aspetto in cui questi Jeans rappresentano una soluzione ottimale. Il look è moderno e giovane, ma a livello di protezioni c’è tutto quello che serve per il bacino e le ginocchia. Inoltre, grazie al suo tessuto traspirante, anche alla alte temperature estive il confort di marcia è garantito. Disponibili per tutte le taglie, prezzo 199,99 Euro

GUANTI REV’IT FLY 2 Questi guanti sono totalmente traforati e lasciano passare l’aria regalando un’ottima sensazione di fresco alla alte temperature estive. I suoi standard di protezione, invece, non ammettono rinunce in termini di sicurezza, grazie alle protezioni dedicate alle dita e alle nocche. A questo si aggiunge un’ottima calzata e un design aggressivo e sportivo. Taglie disponibili comprese tra la S e la XXL, prezzo 79,90 Euro.

SCARPE TCX X-GROOVE Sneakers dal look vintage, con tomaia in pelle pieno fiore nera e lacci bianchi. La fodera è in Air Tech traspirante, mentre non manca una zip laterale sulla caviglia per facilitare la calzata. Le protezioni? Malleoli, punta e tallone sono rinforzate. Taglie disponibili comprese tre 36 a 48, prezzo 179.99 Euro. 
 

A PROVA DI GIGANTE In sella al nuovo Suzuki Burgman 400 la prima cosa che colpisce è il tanto spazio a disposizione per pilota e passeggero, con un’abitabilità capace di soddisfare anche il più XXL dei tedeschi. La sella sembra una poltrona, comodissima e a soli 755 mm, con le pedane adesso più rastremate che permettono alle gambe di scendere giù dritte verso terra. Per darvi un’idea più precisa, sono alto un metro e settanta e sul Burgman 400 riesco a toccare con entrambe le piante dei piedi ben appoggiate a terra e le gambe leggermente piegate. Un record! Lato protezione dall’aria, invece, il plexi standard copre bene, ma lascia un po’ scoperta la parte alta del casco, da questo punto di vista, per i più alti, è consigliabile acquistare l’optional del parabrezza più alto.  

CONFERME Come dicevamo, la serie Burgman ha sempre fatto del confort di marcia e della facilità di utilizzo le sue armi migliori. Infatti, anche l’ultimo nato conferma tutte le qualità di famiglia, perché l’ottima distribuzione dei pesi, il baricentro così basso e il super collaudato schema ciclistico rendono il Burgman 400 molto intuitivo da guidare, comodissimo, facilissimo e incredibilmente maneggevole, al netto del suo essere così lungo e “grosso”. Insomma alla guida il Burgman 400 richiede uno sforzo ridotto ai minimi termini. In più, la seduta così bassa, unita all’ampio angolo di sterzo, ne fanno un prezioso alleato per divincolarsi nel traffico cittadino, anche nel caos più fastidioso della ore di punta.

NOVITA’ Nell’edizione 2017 del Burgman, però, a tutto questo si aggiungono anche il telaio più rigido e la nuova posizione di guida, sempre incentrata sul confort, ma meno rilassata, più attiva. Infatti, grazie al leggero avanzamento del pilota in avanti e al nuovo cerchio anteriore da 15’’, adesso c’è un maggior feeling con il davanti e una maggior precisione di guida, a tutto vantaggio della guida più sportiva. Nei veloci cambi di direzione, poi, il Burgman 400 segna un altro pesante punto a suo favore e conferma il suo essere particolarmente rapido e reattivo.

NON TI TEMO Dal punto di vista delle sospensioni l’imperativo resta il confort , in cui questo prodotto è tra i migliori in termini assoluti. Manto sconnesso o pavé cittadino che sia, in sella al Burgman 400 si marcia in totale souplesse sia da soli sia in coppia. Uscita dalla città, l’indole più sportiva si avverte con la forcella che sostiene bene e il mono è progressivo nella risposta. Solo nelle curve più veloci, però, il lato confort prende il sopravvento a discapito della stabilità in percorrenza, che resta buona, ma non è la sua arma migliore.

DOVE SERVE Lato motore l’aumento delle prestazioni ai bassi medi regimi si fa sentire e l’unità da 400 cc non è mai “impreparata” al ruotare della manopola del gas. Il Burgman 400 ha un eccellente spunto al semaforo, aiutato dall’ottima trasmissione (fantastica) e dall’erogazione progressiva e molto fluida. Di contro l’allungo non è ai vertici di categoria, ma, in questo, i tecnici hanno lavorato proprio dove serve di più nell’utilizzo di tutti i giorni, ovvero ai bassi e medi regimi, per intenderci quelli che si sfruttano in città o nei tratti extraurbani, magari per fare un sorpasso deciso. Promosso a pieni voti, invece, il suo “antagonista”, ovvero il reparto freni, potenti e molto ben modulabili sono uno degli aspetti migliori di questo prodotto.

PARCHEGGIO Sul nuovo Burgman anche il parcheggio è stato studiato in funzione di praticità e comodità, perché il cavalletto centrale offre un’ottima leva e richiede uno sforzo davvero ridotto e il freno di stazionamento è messo in una posizione facile da inserire o disinserire. Bene anche l’anello sotto lo scudo per legarlo con la catena, con l’unico neo, da questo punti di vista, che si riassume nei vani dietro lo scudo anteriore entrambi privi di serratura.

CONCLUSIONI Tirando le somme, il nuovo Burgam 400 si conferma un mezzo di grande sostanza senza troppi fronzoli, rivolto a chi cerca un alleato affidabile per affrontare (molto) comodamente e velocemente la moderna mobilità cittadina o gli spostamenti fuoriporta. La grande versatilità ed abitabilità, unite alla maneggevolezza e al confort di marcia, rimangono i suoi lati migliori, con l’aggiunta di una nuova indole più sportiva, nelle linee e nei contenuti, che piace, convince e strizza l’occhio anche ad un pubblico giovane.

POCHI FRONZOLI Guardando il mercato, quello che stupisce del nuovo Burgman 400 è l’assenza di alcuni accessori che la concorrenza più diretta offre di serie. Senza fare troppi giri di parole, ed escludendo l’immancabile ABS, stiamo parlando del controllo di trazione e dell’ormai diffusissimo sistema di accensione ed apertura vani Keyless. Un aspetto che, se paragonato alla fascia premium di questo prodotto (quindi al suo prezzo), in un primo momento ci aveva un po’ stupito, ma che, dopo averlo visto e provato, ci è sembrato coerente, perché il Burgman è sempre stato un mezzo “senza troppi fronzoli”, ma di grande sostanza, affidabilità e qualità. Per capire bene il concetto, vi basti sapere che il Burgman 400 è costruito tutto in Giappone, e, di questi tempi, è un gran bel valore aggiunto!


Pubblicato da Federico Maffioli, 02/08/2017
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