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Prova su strada/fuoristrada

Kawasaki Versys-X 300: prova, caratteristiche e prezzi


Avatar di Federico  Maffioli , il 16/05/17

6 anni fa - L'ultima nata in famiglia Versys guadagna la X, cerchi a raggi e la ruota anteriore da 19''. Facile ed intuitiva, questa piccola dual è proprosta in tre allestimenti, Base, Urban, Adventure e si rivolge ad un pubblico molto ampio

L'ultima nata in famiglia Versys guadagna la X, cerchi a raggi e la ruota anteriore da 19''. Facile ed intuitiva, questa piccola dual è proprosta in tre allestimenti, Base, Urban, Adventure e si rivolge ad un pubblico molto ampio

GUADAGNA LA X La nuova Versys X 300 completa, verso il basso, la famiglia delle dual di Casa Kawasaki, chiudendo anche il cerchio dei modelli proposti sul mercato dalla Casa di Akashi con motorizzazione 300, in cui questo produttore giapponese è stato il primo a credere nel mercato europeo. Insomma, dopo la prima 650 e la maxi 1.000, l’ultima arrivata in gamma Versys guadagna la X, ereditando l’unità da 296 cc già conosciuta sulla sportiva Ninja 300 e sulla nuda Z300, adesso aggiornata per la normativa Euro4

BEN TROVATA La prima cosa che salta all’occhio sulla Versys X 300 è la ruota anteriore, che è da 19 pollici ed ha i raggi. In pratica questa piccola crossover propone questa dimensione per la prima volta in famiglia, con l’aggiunta del ritorno, a distanza di oltre 15 anni, dei raggi. Due aspetti che da una parte fanno molto offroad, e dall’altra rendono la piccola 300 molto accattivante in termini di guida in fuoristrada. Tutto senza dimenticare l’impatto estetico, molto azzeccato e convincente rispetto alle due sorelle più grandi con ruote da 17’’.

SPECIFICO PER L’EUROPA Inutile girarci intorno, tanto meno far finta di niente. Questi modelli nascono per i mercati del Far East, in cui i volumi di vendita viaggiano con cifre a sei zeri e in cui la cubatura più alta è quella da 250 cc. Nel caso della Versys X, però, questo concetto è vero a metà, perché ci sono diversi aspetti specificatamente europei. Primo tra tutti proprio il motore da 296 cc, rivolto unicamente al nostro mercato (di là c’è solo il 250) e sviluppato in linea con le più severe normative Euro4, sia a livello di emissioni, sia di sicurezza, come ad esempio l’ABS di serie. In più, anche i suoi elementi stilistici sono curati e ben rifiniti: per capire il concetto, vi basti sapere che la strumentazione è la stessa della serie Z, a cui cambia solo il colore.

DI CONTRO Sotto altri aspetti, invece, la Versys X ricorda i prodotti rivolti ai mercati asiatici. Infatti, alcuni dettagli come i tubi per le valige in acciaio, gli pneumatici con camera d’aria e le leve di freno e frizione non regolabili, arrivano dall’esigenza di abbattere i costi, ma, nel complesso e considerando il pacchetto in senso globale, sono dettagli decisamente trascurabili. Tanto più se consideriamo gli alti standard qualitativi imposti da Kawasaki su tutti i suoi prodotti. Insomma, i tubi in acciaio non saranno bellissimi da vedere, ma a livello di qualità, non si discutono.

PER TUTTI La base tecnica della Versys X 300 parla chiaro, questo è un prodotto che si rivolge ad un utenza molto allargata, sia in termini di pubblico, sia in termini di costi accessibili. Le sue quote si riassumono nell’altezza sella di 845 mm (c’è anche l’optional più basso di 25 mm), 180 mm di luce da terra, consumi molto ridotti (dichiarati di 25 km al litro) e di un peso di soli 175 kg in ordine di marcia. Numeri che ci raccontano di un prodotto poco esigente sia come impegno alla guida e sia nei costi di esercizio.

TUTTO NUOVO Dal punto di vista ciclistico la Versys X 300 monta componentistica tutta nuova. Rispetto alla sorella sportiva e alla nuda, telaio e forcellone (più lungo di 27 mm) sono inediti, a cui si aggiunge la forcella telescopica con steli da 41 mm (dimensione solitamente utilizzata su moto di cubatura più alta) e il mono ammortizzatore a leveraggi progressivi, con escursione da 130 mm per la sospensione anteriore e 148 mm al posteriore. Tanta autonomia in più anche per il serbatoio da 17 litri, e impianto frenante descritto da singolo disco anteriore da 290 mm e singolo posteriore da 220 mm.

ALLESIMENTI A sottolineare il fatto che la Versys X 300 sia un prodotto rivolto ad un utenza allargata ci sono due versioni speciali. La prima più cittadina si chiama Urban ed offre di serie il bauletto da 30 litri, paramani, cavalletto centrale e protezioni adesive sul serbatoio, la seconda Adventure, più adatta al turismo ed aggiunge borse rigide laterali, cavalletto centrale, paramani, paramotore e protezioni adesive per il serbatoio.

PREZZI Per quanto riguarda i costi, la nuova Kawasaki Versys X 300 è disponibile a partire da 5.890 Euro nelle tre colorazioni verde Kawasaki, nero o grigio. La versione Urban, invece costa 6.380 Euro e per la top di gamma Adventure il prezzo sale a 6.890 Euro. Cifre non tra le più basse per una motorizzazione 300, ma che, se valutate nell’insieme di questo prodotto, appartengono a pieno titolo alla categoria “soldi ben spesi”

DAVIDE E GOLIA Per i puristi delle crossover, vedere un motore così piccolo su una moto che fa del turismo il suo asso nella manica farà un po’ storcere il naso, soprattutto perché questo segmento è sempre stato popolato da cubature ben più generose. Ok, i centimetri cubi della Versys X non passano la soglia 300, ma al di là di questo, dopo averla guidata su strada e in fuoristrada, abbiamo capito che l’ultima nata in famiglia ha parecchi argomenti da dire, a cominciare proprio dalla sua estetica da prodotto maturo, con il valore aggiunto di essere una moto estremamente facile ed intuitiva, particolarmente poco esigente in termini di consumi ed impegno alla guida. Come ci insegna una vecchia parabola, con un po’ di furbizia, anche il piccolo Davide sconfisse il gigante Golia. Ecco, se ci passate il parallelo un po’ azzardato, l’idea è proprio questa, perché per viaggiare a medio raggio può bastare anche poco, l’importante è farlo con un po’ di furbizia e sulla Versys X, di aspetti intelligenti ce ne sono diversi.

L’APPARENZA INGANNA Come dicevamo prima, al di la del motore, i contenuti di questa crossover non mancano, a cominciare dal sul design che la fa sembrare un prodotto più maturo, vicino alla sorella 650. Certo, una volta acceso il motore, l’illusione svanisce e il suono non è dei più coinvolgenti, ma lato appeal non fa rimpiangere prodotti più costosi e potenti. Furba l’idea di chiamarla X per distinguerla dalle due sorelle.

FRULLINO Il suo cuore è un bicilindrico parallelo da 296 cc, che ferma la sua potenza a 40 cavalli. Certo, visti i numeri, non si può certo dire che sotto abbia carattere e schiena, ma quello che sorprende è la sua elasticità, aiutata dalla rapportatura corta che gli da quello spunto in più che valorizza i pochi cavalli. Sotto i seimila giri minuto, in pratica, il limite dei cavalli si sente, anche se la progressione è abbastanza fluida, ma passata la soglia questa unità cambia carattere e frulla allegro fino a 13.000 giri minuto. Intelligente l’idea della rapportatura corta, che aiuta a dare brio, quando si viaggia a pieno carico e nell’allungo agli alti, che piace quando si vuole alzare un po’ il ritmo per divertirsi, aiutati da una ciclistica sincera e ben tarata.

CATEGORIA PESI LEGGERI Un altro aspetto che rende questa moto facile è il suo peso ridotto, che apprezzi nelle manovre da fermo, a bassissima velocità e in fuoristrada. La Versys X strizza l’occhio così a tanti utenti diversi, dai giovani alle ragazze (per cui il comando della frizione così morbido è perfetto), ma anche ai motociclisti di ritorno che dalla moto cercano un prodotto versatile, con tanto spazio per la valigie, senza essere troppo impegnativo alla guida.

FILOSOFIA GIAPPONESE Un altro aspetto da valutare è la qualità di questa moto, che si propone sì come prodotto economico, ma non povero nei contenuti. In generale questa moto piace nelle linee e nelle rifiniture e, anche sotto il profilo qualitativo la sensazione di molto positiva. Tutto senza dimenticare gli standard qualitativi di cui parlavamo prima.

MA IL CAVO C’E’? Uno degli aspetti più sorprendenti della piccola Versys è il comando della frizione, che è talmente morbido da sembrare che si sia staccato il filo. Fantastico, in più c’è l’antisaltellamento, altro bell’aiuto quando si vuole una moto che non ci metta mai in crisi. Stesso discorso per il cambio, preciso come un orologio svizzero, pardon, giapponese. Per farvi capire, giocando sui sali scendi nei dintorni di Verona, la Versys X 300 si arrampica senza problemi con la prima inserita e con solo il motore al minimo.

AMICHEVOLE Se dovessimo trovare un aggettivo per descrivere questa moto, non potremmo che dire amichevole, perché lato ergonomia è comoda e non affatica e la sella, anche se un po’ rigida, sostiene bene senza provocare pruriti anche dopo diversi chilometri. Bene anche per la protezione dall’aria che non fa rimpiangere il fatto che il plexi non è regolabile.

STRADA Su asfalto la Versys X 300 si dimostra una discreta macina chilometri, certo sotto la sella non ci sono potenze a tre cifre, ma il setting base delle sospensioni è ben tarato, con la forcella da dimensioni importanti, che sostiene e da tanta sicurezza. Alla guida questa piccola dual è facile e intuitiva, mai impegnativa. Il manubrio alto e l’ampio angolo di sterzo che aiutano nel traffico, con tutto il resto, come dicevamo, che lo fa il peso molto ridotto. L’idea interessante, in questo caso è stata quella di puntare su un avantreno di qualità, che dà grande sicurezza soprattutto a chi, magari, sulle due ruote inizia a muovere i primi passi.

FUORISTRADA Sulle strade bianche la musica cambia di poco, confermando tutte le sue qualità di intuitività e facilità di cui parlavamo prima. Anche in questo caso la ciclistica si dimostra adeguata e apprezzi la maggior direzionalità della ruota da 19’’. Bene anche la forcella, che dimostra una bella attitudine a copiare anche dove il fondo è più rovinato, meno il mono, che, invece, è più rivolto all’on che all’offroad. In frenata l’azione è pronta, ma non vigorosa. Aspetto che piace in fuoristrada perché evita all’ABS, entrando in funzione, di sporcare troppo la guida.  

TIRANDO LE SOMME Dopo una giornata passata insieme, la piccola Versys X 300 si è dimostrata un’idea interessante, un mezzo versatile e furbo, che fa di facilità e semplicità la sua arma vincente, e lo fa senza richiedere impegni importanti come costi d’acquisto e di esercizio. Questa dual da circa 300 cc è un’ottima nave scuola per chi vuole imparare, ma anche una buona compagna per chi ama viaggiare o, più semplicemente, per chi cerca un’alleata per vincere la moderna mobilità cittadina.  Per sapere come si comporta a confronto con le rivali di categoria guarda la nostra comparativa in video.

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Pubblicato da Federico Maffioli, 16/05/2017
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