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Prova

Honda SH-i


Avatar Redazionale , il 13/02/05

19 anni fa - iniezione e comfort per il primo scooter Euro3

Mattatore del mercato, lo scooter Honda SH si rinnova nella tecnica e subisce un moderato restyling per restare al passo con i tempi. Non stravolto, ma evoluto mantiene intatte le caratteristiche che ne hanno decretato il successo, ma è molto più pulito e consuma molto meno. Su strada da questo mese, costa poco più del precedente.

COM'È Oltre 133.000 esemplari venduti in Europa dal 2001 ad oggi, 43000 solo nel 2004; best seller assoluto di vendite tra le due ruote targate. Non si può certo dire che alla Honda manchi il fiuto per i prodotti di successo. L' Honda SH è un vero e proprio fenomeno commerciale e guarda dall'alto dei suoi numeri tutta la concorrenza, un fenomeno che pare imbattibile. Ma è anche vero che gli avversari non stanno certo a guardare e le proposte arrivate a dar fastidio al re del mercato sono più di una, Aprilia Sportcity in primis. Ecco perchè Honda ha pensato bene di aggiungere un po' di tecnologia in più e dare un ritocchino al suo scooter più venduto, declinato come sempre nelle versioni 125 e 150 cc, quest'ultima giudicata più che sufficiente per l'utilizzo che il ruota alta Honda si propone.

TANTO DI PIÙ CON POCO DI PIÙ

La piccola "i" messa a suffisso del nome racconta già da sola gran parte delle novità che si celano sotto le nuove plastiche dell'SH. Ebbene sì, trattasi di iniezione elettronica, quel sistema PGM FI che dai modelli più prestigiosi sta man mano scendendo di categoria fino ad equipaggiare modelli a basso prezzo come questo SH. E a proposito di prezzo, la bella sorpresa è che le novità non hanno inciso troppo sul listino che resta quasi uguale al precedente, con soli 55 euro in più per il 150 venduto adesso a 2.995 € (il 125 costa 2.845 €). Davvero non male.

PIÙ SPAZIO

Scendendo nel dettaglio scopriamo che il nuovo SH-i guadagna un filo in abitabilità, grazie ad un corpo più "abbondante" (LxLxA = 2.038 x 712 x 1.141 m) utile anche per una maggiore protezione aerodinamica comoda nei periodi invernali. Così anche la pedana piatta si è fatta anche più spaziosa, a vantaggio dei "piedoni" e della possibilità di trasportare le borse della spesa, ancorabili al solito gancio retrattile nel retroscudo.

LOOK MODERNO

Cambiano di posto gli spigoli che dalla coda passano alla zona frontale. Infatti, il parafango è più rastremato sui fianchi e gli indicatori di direzione assumono una forma più a freccia con nuove coperture bianche che incorporano anche le luci di posizione per un bell'effetto ottico a "triplo occhio" quando si è in marcia. Anche la griglia cambia, anche se di poco. Perde la cromatura in favore di una colorazione tutta nera con un design che si ammodernato parecchio e contribuisce a dare all'SH un tocco di sportività in più.

MEGLIO AL BUIO

Il disegno viene ripreso anche dal nuovo faro, sempre montato sul manubrio, che ora adotta lenti multi-reflector migliorando di parecchio la visibilità notturna. Tutti interventi che fanno fare all'SH un bel salto di qualità e regalano allo scooter Honda un aspetto meno "economico". Sostanza che si sente anche sulla bilancia perché l'SH pesa 9 kg in più del precedente.

LINEE PIU' TONDE

Molto più morbide, invece, sono le linee di tutta la zona posteriore, dove si nota subito una sella dal disegno rivisto e molto più "sostanziosa" nell'imbottitura (infatti ora è a 790 mm da terra, cioè 1 cm in più di prima) la sella stessa si è però assottigliata nella zona di passaggio delle gambe così che alla fine è ancora più agevole mettere i piedi a terra.

UN OCCHIO DI RIGUARDO

Insomma in Honda non hanno stravolto un progetto vincente, ma sono stati molto attenti a rendere la vita più comoda agli utilizzatori. Questa maggiore attenzione si nota da molti particolari come, ad esempio, il comando d'apertura sella, passato finalmente dal fianchetto al blocchetto d'accensione, oppure il bauletto in tinta (da 35 litri) realizzato per essere di minor disturbo possibile per la linea dello scooter e soprattutto montabile direttamente sul portapacchi originale senza aggiungere una vite. Se avete intenzione di montarlo (consigliabile perché nel vano sottosella non ci sta granché), fatelo fin dall'inizio perché lo scooter si può ordinare direttamente con il bauletto ad un sovrapprezzo di soli 100 euro, con il vantaggio di utilizzare la stessa chiave dell'accensione. Comprandolo in un secondo momento oltre ad avere un prezzo più alto (150 Euro), avrete anche due chiavi.

"i" COME INIEZIONE

Un capitolo a parte merita il motore, derivato ovviamente da quello che già equipaggia il Pantheon, un'unità che si è già fatta apprezzare per le sua fruibilità, le buone prestazioni e soprattutto i consumi a prova di crisi petrolifera. Assieme all'iniezione però sull'SH arriva anche il sistema HECS3 con catalizzatore, sonda lambda e gestione elettronica dell'aria iniettata. Tanta tecnologia che permette all'SH di stabilire un record di pulizia dell'aria essendo il primo veicolo due ruote a ricevere l'omologazione Euro 3 (la severa norma in vigore dal 1 gennaio 2006) i cui limiti supera alla grande, senza nemmeno l'utilizzo del dispositivo d'aria secondaria. In tempi di blocchi reiterati del traffico questo è certo un bel segnale da parte di chi come Honda (e come noi) crede che la soluzione ai problemi di inquinamento delle città siano mezzi a due ruote puliti.

BEVE POCO

Un bel risparmio in fatto di sostanze nocive e, a detta dei tecnici Honda, anche di carburante, visto che i consumi vengono dichiarati sui 34 km/lt per un totale di 250 km con il pieno (7,5 lt), conoscendo il motore del Pantheon c'è da credere in un consumo reale di 30 km/litro. Tra l'altro, nonostante sia stato ripulito non poco, la potenza è rimasta invariate, cosa volere di più?

FRENI POVERI

Ciclisticamente, invece, poco cambia, anzi nulla. Invariate le ruote da 16" (con pneumatici da 100/80 davanti e 120/80 dietro), e l'impianto frenante con un disco anteriore e tamburo posteriore (questo si che è cheap!) gestiti dal solito sistema meccanico di frenata combinata e con il sempre utile freno di stazionamento. Certo è che già che hanno messo mano allo scooter, un disco dietro posteriore non ci sarebbe stato certo male. Anche se poi sarebbe inevitabilmente aumentato anche il prezzo.

CINQUE COLORAZIONI

Cinque le colorazioni disponibili (Argento metallizzato, Blu scuro, Rosso, Grigio e un Blu più chiaro) mentre, come di consueto, saranno disponibili numerosi accessori, tra cui l'antifurto, parabrezza con paramani e la sella ribassata di 25mm.

COME VA

Quando si prova un mezzo di grande successo, la prima cosa che ti viene in mente di fare è cercare di capire il perché questo mezzo sia piaciuto così tanto e ad un pubblico così eterogeneo. Fenomeno moda a parte, con L'SH la cosa riesce piuttosto facile. Ha una linea tranquilla, moderna, rassicurante. La classica linea "trasversale" che piace a tutti. Non ha nulla di trascendentale, non colpisce per questo o quel particolare. Però è un amalgama che funziona davvero alla grande.

VA SEMPRE

La fama d'affidabilità che questo scooter si è costruito negli anni è una delle sue carte vincenti. Manutenzione praticamente assente, lo accendi e vai. Resta da vedere se l'aumentata complicazione dovuta all'arrivo dell'iniezione elettronica riuscirà a mantenere questo standard, ma conoscendo Honda propendo per il si. La maggiore qualità costruttiva è percepibile sia al tatto sia nella guida.

DIVANO SU RUOTE

Un bel sellone comodo e largo accoglie pilota e passeggero, pilota che adesso può anche godere di una pedana più ampia (più di quella dello Sportcity) che lascia un buon spazio per i piedi. Così sia l'uomo che guida comodo, sia la ragazza che guida in punta di sella troveranno un appoggio sicuro. Inutile dire che il motore si comporta un gran bene.

MOTORE OTTIMO

Quelli Honda sono probabilmente i migliori motori da scooter (di questa cilindrata) in circolazione. E questa nuova versione ad iniezione non fa la differenza. Fluidissimo, completamente privo di vibrazioni, pastoso nell'erogare la potenza, con una trasmissione perfetta anche dopo tre ore di città. Questo monocilindrico può tranquillamente essere preso a riferimento per la categoria.

PIÙ PIENO IL 150

Il 125, soprattutto, si dimostra molto vivace nel prendere i giri, raggiungendo rapidamente i 100 all'ora indicati. Il 150 ovviamente offre qualcosa in più quanto a sprint, ha una bella dose di coppia in più che lo fa scattare con grinta al semaforo, ma sull'allungo alla fine i due quasi si equivalgono, e quindi è ovvio che il 150, pur brillante non è in grado di tenere il passo con i 200.

SUPERCOMFORT

L'SH si è anche guadagnato la fama di "materasso": appoggiato su sospensioni morbide è sempre stato in grado di digerire le strade più martoriate. Questo suo punto di forza ovviamente, resta intatto anche su questa nuova versione, con in più il vantaggio di una forcella meglio controllata che migliora anche il comportamento dinamico, con una sicurezza sempre ai massimi livelli. Non arriva alla guida quasi sportiva dello Sportcity, ma certo si guida comunque molto bene e in modo molto facile e intuitivo. E il bauletto (lo abbiamo provato con bauletto vuoto) pare non influire affatto sulla guida. Anche questo un punto importante.

TAMBURO? Peccato per i freni, che in realtà non presentano difetti sostanziali ma che offrono una frenata un po' poco aggressiva. È, in fondo, la classica frenata da scooter, quella antipanico, che se ti attacchi alle leve nulla si blocca, tutto si rallenta. A prova di neofita, quindi, ed è certo che il sistema CBS meccanico (in pratica un cavo d'acciaio tira anche la leva del freno anteriore quando si frena con la leva sinistra, dando una sensazione poco piacevole alle leve) è tanto semplice quanto funzionale: per bloccare il freno posteriore devi proprio volerlo, altrimenti nada, niente, lo scooter si ferma rapidamente senza bloccare alcunché. È che questa mancanza di mordente si fa sentire soprattutto nella guida sincopata e accelerata della città. E anche in questo caso impossibile non confrontarsi con il competitor principale, lo Sportcity, che offre quel pizzico di grinta in più che a mio parere non guasta. Una differenza che comunque coglieranno solo gli utenti più sportivi, quelli che staccano al semaforo come se fossero alla prima variante di Monza. Gli altri (la maggior parte dei 133.000 di cui sipra, quindi) godranno di uno scooter che nel rinnovamento non ha perso un briciolo delle sue qualità, anzi.


Pubblicato da Stefano Cordara, 13/02/2005
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