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Prova su strada

Aprilia Sportcity 125/200


Avatar Redazionale , il 23/06/04

19 anni fa -

Aprilia va a mettere il naso nel feudo dell'Honda SH e di tutti gli altri ruota alta con lo Sportcity. Un prodotto che, nel più puro stile Aprilia, vuole offrire un rapporto qualità prezzo molto competitivo senza però dimenticare il piacere della guida. Gli Sportcity daranno parecchio fastidio alla concorrenza, perché sono ben fatti, si guidano bene e costano poco. Una buona occasione per comprare italiano.

COM'È La crisi finanziaria dell'Aprilia non è certo un segreto, ma proprio per questo la Casa di Noale (in attesa dell'imminente arrivo dei nuovi investitori) sta raddoppiando le forze per far vedere quanto vale. Lo Sportcity ne è un classico esempio. Uno scooter piacevole, ben realizzato, con ottime doti dinamiche e un tris qualità-prezzo-prestazioni assolutamente invidiabile. Un prodotto chiave per Aprilia, che con Sportcity non solo da evidenti segni di vitalità, ma va a colmare un vuoto importante in gamma e a mettere il naso nel filone dei ruota alta economici, quello dove gli scooter si vendono con numeri a 5 cifre.

SEGMENTO IN FERMENTO Proprio questo segmento è forse quello che al momento vanta il maggior "fermento" creativo. Non che ci sia molto da creare in verità, la ricetta da seguire è piuttosto semplice. Offrire un mezzo soprattutto pratico e poco costoso da comprare e mantenere. Se poi è anche bello, tanto meglio. L'intenzione, nemmeno troppo velata, è quella di andare a dare un gran fastidio a sua maestà SH e di appropriarsi di una consistente fetta di un segmento che da solo vale il 40% del mercato scooter con oltre 100.000 pezzi venduti in un anno.

QUALCOSA IN PIÙ L'impegno è stato preso sul serio da Aprilia, che al momento di realizzare lo Sportcity ha pensato bene di non tradire la filosofia del marchio che vuole prodotti ricercati anche dal punto di vista del design, e con prestazioni valide e un gran telaio. Non è quindi un caso che lo Sportcity sia dotato di qualche plus tecnologico rispetto alla concorrenza e che possa vantare le linee più sportiveggianti della categoria. Non solo quelle, a dire la verità, visto che sotto il vestito lavorano propulsori molto brillanti.

MOTORI BRILLANTI Il fornitore è sempre Piaggio che per Sportcity propone i suoi motori Leader da 125 cc (15 cv a 9500 giri) e 200 cc (21 cv a 9000 giri). La potenza del 200 in particolare, porta Sportcity ad essere il ruota alta più performante del suo segmento ed onora quindi la parola sport inserita nel nome di questo scooter. Il design mi pare senza dubbio ben riuscito, con molti richiami al mondo della motocicletta sportiva (come nel doppio faro anteriore o nel codino) e linee pulite senza troppi fronzoli. La qualità è quella solita di Aprilia, buona sia al tatto che alla vista. Dove però lo Sportcity è davvero ben dotato è nella componentistica.

TELAIO RIGIDO Se c'è una cosa che in Aprilia sanno fare davvero bene sono i telai (di scooter o moto che siano) e lo Sportcity non fa differenza. I tecnici sono riusciti, infatti, ad ottenere un'ottima rigidità pur senza rinunciare alla pedana piatta, indispensabile per un prodotto di questo segmento. Il risultato è ottimo, anche con il motore 200 che come vedremo ha validissime doti dinamiche. Al telaio è anche accoppiata la forcella più generosa della categoria (steli da 35 mm escursione 100 mm) e una coppia d'ammortizzatori regolabili nel precarico (escursione 80 mm).

DISCHI ISOLATI Freni entrambi a disco (altro plus rispetto a SH e compagnia) da 260 e 220 mm senza però il sistema integrale. Ogni disco fa insomma per conto suo.

15" MA ALTE Nella marea di diametri ruota del panorama scooter Sportcity sceglie l'accoppiata da 15 pollici. La motivazione è la possibilità di montare pneumatici di sezione più generosa (120/70 anteriore e 130/80 posteriore) con spalla più alta così da avere un diametro di rotolamento uguale al 16 pollici ma con un maggior smorzamento dei colpi, cosa che su questi mezzi destinati alle strade disastrate della città fa sempre un gran comodo.

BEN DOTATO Nemmeno sul fronte dotazione ci si può lamentare. La strumentazione è davvero piacevole e d'intonazione sportiva, le funzioni del display si comandano direttamente dal manubrio senza spostare la mano, e non manca una presa per ricaricare il cellulare, posta nel vano dietro lo scudo. Tutto ciò che serve c'è, e anche di più visto che non manca nemmeno il vano sottosella, che per la prima volta fa la sua comparsa su un ruota alta Aprilia.

CASCO PICCOLO Definirlo porta casco è un po' pretenzioso poiché gli unici caschi a trovare ospitalità sono i jet senza visiera, ma visto che con le ruote alte pare impossibile fare di meglio, e che la concorrenza spesso non offre nemmeno quello, va bene così. Interessante anche la scelta di disporre le bocchette di sfogo per l'aria calda ai lati dello scudo. Con l'ausilio della classica copertina queste bocchette saranno un gran sollievo per l'utilizzatore invernale dello Sportcity.

PREZZI BASSI Tutto questo viene via a poco. 2990 € per il 200, 2790 per il 125. C'è anche chi costa meno, vero, soprattutto se parliamo del 125, ma va detto che la dotazione dello Sportcity a conti fatti è una spanna sopra gli altri. E nessuno, a questo prezzo, ha un motore 200 da 21 cavalli sotto la sella. Arriverà a luglio.

COME VA L'obbiettivo Aprilia di voler proporre un veicolo con la classe del Beverly e con il prezzo dell'SH (o meglio vicino al prezzo dell'SH) mi pare centrato appieno. Lo Sportcity è un bel prodotto, che riesce a spiccare tra la folla dei scooterini tutti uguali. Bello, in particolare nel colore grigio titanio che conferisce ulteriore sportività al mezzo.

COMPATTO In sella si ha subito la sensazione di una certa compattezza. L'altezza sella è nella media (780 mm) ne troppo alta, ne troppo bassa, in compenso si rastrema in punta così che l'appoggio a terra dei piedi è facilitato. La pedana invece è piuttosto misurata sia in larghezza sia in lunghezza. Il mio 44 ci sta giusto giusto e la posizione dei piedi è praticamente obbligata, perché non possono muoversi né avanti né indietro. In compenso l'angolo di sterzo è davvero ampio, lo Sportcity gira praticamente su se stesso e questo nel traffico è un bel vantaggio. Chi ha le gambe lunghe però troverà un po' intralcio con le ginocchia a manubrio tutto sterzato.

VECCHIA CONOSCENZA Il motore 200 è una vecchia conoscenza che riconferma le sue ottime doti anche sullo Sportcity. Anzi, se possibile, sullo scooter Aprilia si rivela ancora più brillante, visto che lo Sportcity è circa 20 kg più leggero del Beverly. Brillante il motore 200 non fatica certo a farsi largo nel traffico,soprattutto nei confronti della concorrenza di minor cilindrata.

IL BRILLANTE Lo spunto è vivace, la risposta all'acceleratore sempre pronta, mentre la velocità dichiarata (125 km/h) si raggiunge solo accucciandosi ben bene. Vibra poco, quasi niente, il comfort è notevole e lo Sportcity passa la prova pavé a pieni voti. Anche perché i gommoni aiutano non poco, non solo a far da filtro, ma anche dare una eccellente sensazione di appoggio, quando ci si butta un curva.

IL TELAIO CHE PIACE Bene la forcella, ottimamente tarata ed esente da tutti quei rumorini che spesso si sentono sugli scooter, mentre gli ammortizzatori meriterebbero forse un freno idraulico più consistente. E lo Sportcity conferma la buona vena dei progettisti Aprilia quando si tratta di progettare telai. Nonostante la pedana piatta, infatti, la sensazione di rigidità è ben percepibile in tutte le situazioni offrendo quindi una guida sempre piacevole.

FRENATA OK Mi è piaciuta in particolare la frenata, non c è il sistema integrale ma sinceramente con freni del genere non se ne sente la mancanza. Finalmente anche uno scooter italiano riesce ad offrire comandi molto morbidi, e una frenata pastosa, molto "giapponese". Usando solo le due dita si ottengono frenate consistenti ed ottimamente modulabili, poi se si vuole esagerare la frenata diventa antipanico, nel senso che arrivare al bloccaggio anche del posteriore è davvero difficile. Qualche esemplare in prova aveva però le leve con una corsa un po' lunga. Gli sfoghi dell'aria, tanto comodo d'inverno, si fanno però sentire anche d'estate sulle ginocchia che sono lambite da un po' di aria calda. Per fortuna niente di insopportabile.

125 TRANQUILLO MA NON TROPPO Il 125 ha un motore ovviamente meno performante, gira piuttosto alto, attacca morbido e non ha un'accelerazione bruciante, anzi, ma con 15 cavalli e inutile aspettarsi di più. L'allungo è comunque buono (si vedono i 110 indicati) e, tutto sommato, anche lo spunto è migliore di quanto mi era capitato di trovare su altri prodotti equipaggiati con questo motore. Quanto detto sopra su guida e freni vale ovviamente anche per il "piccolo" Sportcity, certo il 200 è di tutt'altra pasta, ma se proprio la patente moto non la volte fare... vi dovete accontentare.

In questo servizio:  Shark S400  Spidi Steve  Alpinestars SP-S 
Pubblicato da Stefano Cordara, 23/06/2004
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