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H-D Electra Glide Ultra Classic


Avatar Redazionale , il 06/03/09

15 anni fa -

A FAVORE: fascino indiscutibile, piacere di guida, carattere motoreCONTRO: ginocchia scoperte, qualità di alcuni particolari


CARISMA DA VENDERE
La guardi parcheggiata a fianco delle altre e capisci subito che non ce n'è: il fascino che la Ultra riesce ad esprimere è inarrivabile per qualsiasi moto del segmento. Sarà perché è stata la prima, sarà perché la sua linea è immutata da anni, sarà per quel profumo di Highway che sprigiona da ogni bullone o semplicemente perché sul serbatoio c'è scritto Harley Davidson ma è davvero difficile restarle indifferenti.

SEMPRE NUOVA MA NON SI VEDE La cosa più incredibile di questa moto è comeriesce ad aggiornarsi continuamente senza però darlo mai a vedere, perché far digerire le novità ad un popolo ultraconservatore come quello degli Harleysti è roba da farsi venire più di un mal di testa. La guardi e sembra che non sia cambiata in niente. Eppure l'evoluzione è continua e incessante, la Ultra 2009 ha un nuovo telaio, nuove ruote (l'anteriore da 17 pollici) nuovi pneumatici (i nuovi Dunlop bimescola), nuove misure ciclistiche.

BELLA GUIDA Cambiamenti che segnano decisamente una svolta nella qualità della guida della supertouring Harley. Non che prima si guidasse male, ma adesso la H-D è davvero migliorata soprattutto per quel chi riguarda il feeling che è capace di trasmettere al pilota. Fa un certo effetto salire sulla Ultra e trovarla compatta e agile, eppure al confronto delle altre due è proprio questo ciò che emerge dalla prova della moto americana.


400 E NON SENTIRLI
L'Harley ha una ciclistica davvero a punto con sospensioni morbide e scorrevoli e una guida che non finisce mai di sorprendere per quanto è facile e intuitiva. Fate girare le ruote e scoprirete come possono essere leggeri i suoi quasi 400 kg (386,4 per l'esattezza). Il baricentro rasoterra, il bilanciamento perfetto e l'ottimo braccio di leva offerto dal manubrio riescono a fare un mezzo miracolo e alla fine la Electra esce alla grande da qualsiasi situazione, dalle curve di un tortuoso passo di montagna dove richiede uno sforzo fisico decisamente inferiore alle due contendenti, alla guida in città, dove riesce a lasciarsi condurre con una facilità disarmante.

DOLCEZZA V2 Merito è anche del motore, il V2 che si scuote nel telaio è un mostro di dolcezza, gestito alla perfezione da un ride by wire (ebbene si, ci credereste?) talmente efficiente che altri costruttori dovrebbero prendere ad esempio. Delle tre, la H-D è sicuramente quella che va più piano, il V2 ha una certa flemma nel prendere i giri, ma la Harley è la classica moto che con pochi giri fa tanta strada, non badate troppo alla salita del regime ma guardare il tachimetro e scoprirete che senza che ve ne rendiate conto state già viaggiando veloci.


HI-FI EN PLEN AIR
Tutto comunque sulla Harley lavora per invogliare alla guida tranquilla, il motore, il cambio, l'eccellenza del sound dello stereo (il migliore per volume e qualità, si sente bene fino a 140 orari indicati, a differenza di quello della Honda che si sente solo a velocità ridotte) instillano il morbo del relax nel pilota. L'arrivo del motore 1.573, della sesta marcia e del telaio più rigido, hanno poi avuto il merito di innalzare (rispetto al motore 1.450) di circa 20 km/h la velocità di crociera, tanto che adesso i 160 indicati si possono tenere praticamente all'infinito.

IPERCOMODA Grazie al nuovo telaio, sul dritto la stabilità è ineccepibile, mentre sui curvoni affrontati a velocità sostenuta s'innesca ancora qualche movimento, comunque non fastidioso. Va detto ancora una volta, però, che non è questo che invoglia a fare la Harley. La comodità della sella del pilota è qualcosa di oggettivamente unico. Il mix tra sostegno e morbidezza che i tecnici Harley sono riusciti ad ottenere distanzia le due pur ottime concorrenti di un pezzo. Tanto per fare un esempio è come quando in albergo si trovano quei materassi un po' duri ma con un sopramaterasso morbidissimo che dà una sensazione di comfort assoluto.


TANTO SPAZIO ANCHE PER I BAGAGLI Il pilota quindi viaggia da re, protetto molto bene (ma le ginocchia però restano scoperte) con anche la possibilità di cambiare posizione ai piedi
grazie all'ampiezza delle pedane. Inoltre la capacità di carico è davvero eccellente sotto tutti i punti di vista, anche quello dell'accessibilità e della sfruttabilità delle valigie (il top case per il 2009 ha visto aumentato il peso trasportabile).

FRENI OK, ABS MENO Il cruise control offre un'ulteriore comodità in autostrada, mentre ci troviamo a dover lodare anche il comparto freni (il migliore delle tre) per la buona potenza la risposta decisa e l'impegno che ci mettono a fermare il peso della Ultra. Peccato che Harley si ostini ancora a fare quelle leve enormi (e non regolabili nella distanza) che tolgono sensibilità al pilota. Il sistema ABS, infine, è sicuramente un passo avanti nei confronti della sicurezza, ma quanto a funzionamento non è all'altezza di quello della Gold Wing, mollando la presa in modo piuttosto brusco e rimandando pulsazioni sgradevoli ai comandi.

FATTA BENE, MA NON TUTTO Chiudiamo alla fine con una considerazione sulla qualità del prodotto. La Ultra in questo è un po' la moto dei contrasti perché a cromature e verniciature eccellenti si alternano parti (soprattutto la bulloneria) che tendono ad arrugginire in fretta e cerchi (bellissimo il nuovo disegno) che tendono a "fiorire" soprattutto se si usa la moto con il bagnato. Visto che si spendono 26.700 € si ha diritto a volere il meglio in tutto.


Pubblicato da Redazione, 06/03/2009
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