Una Ducati 996 SPS del 1999 così non si vede tutti i giorni. Letteralmente mai uscita dalla sua cassa di spedizione, questa moto da sogno è rimasta “congelata nel tempo” sin dalla produzione, ed era stata messa in vendita tramite il sito di aste online Bring-A-Trailer, da un rivenditore italiano. Il prezzo di riserva non è stato raggiunto, ma dopo l'asta la vendita è andata in porto.
Un'icona come mamma Ducati l'ha fatta
La 996, lanciata nel 1999, è l’evoluzione della leggendaria 916, disegnata da Massimo Tamburini e vincitrice di quattro titoli WSBK.
Mantenendo l’anima estetica del modello precedente, la 996 introduceva un motore maggiorato a 996 cc, un nuovo telaio più rigido e miglioramenti a raffreddamento, ciclistica e impianto frenante.
La versione SPS (Sport Production Special), prodotta in serie limitata (150 esemplari in Europa), era la versione richiesta dai regolamenti per omologare la moto da pista. Montava un motore potenziato con bielle in titanio, volano alleggerito, valvole maggiorate e camme più aggressive.
Questa 996 SPS ha trascorso tutta la sua vita custodita in Svezia, nelle mani del primo proprietario, fino al 2024, quando è stata acquistata dall’attuale venditore. È rimasta intatta, protetta nella cassa originale di fabbrica, con appena 2 km sul contachilometri.
La livrea? Rosso Ducati, ovviamente, con codino monoposto con le porzioni in bianco a contrasto pronte ad accogliere i numeri di gara. Il telaio a traliccio è rifinito in oro, come vuole la tradizione racing del marchio bolognese.
La tecnica: Desmo, Brembo, Marchesini, Showa e Öhlins
Il bicilindrico a L da 996 cc, con distribuzione desmodromica a 4 valvole per cilindro e raffreddamento a liquido era abbinato a un'iniezione Marelli, scarico doppio con terminali sotto il codone e due bei Termignoni extra pronti da montare.
La potenza dichiarata all’epoca? 123 CV, con 99 Nm di coppia. Il tutto trasferito alla ruota posteriore tramite frizione a secco, cambio a sei marce e trasmissione a catena (what else?).
La forcella è una Showa rovesciata da 43 mm, mentre al posteriore troviamo un forcellone monobraccio in alluminio su cui lavora un mono Öhlins con serbatoio separato piggyback.
Le ruote sono le leggendarie Marchesini a cinque razze da 17”, gommate Michelin Pilot Sport (120/70 ant. – 190/50 post.). L’impianto frenante è affidato a pinze Brembo color oro su dischi forati anteriori, più un disco singolo con pinza Brembo al posteriore.
Gioiello da collezione
La vendita all'asta, che si è chiusa il giorno 14 luglio 2025 alle 20:35, non è andata a buon fine. Infatti la puntata più alta, pari a 56.500 euro, non ha raggiunto il prezzo di riserva.
La moto veniva venduta senza immatricolazione né certificato di origine, ma con tutto il corredo originale:
Documentazione originale del proprietario
Kit attrezzi e chiavi
Coprimoto
Set di scarichi Termignoni in carbonio
Staffa faro sostitutiva (la originale presenta tracce di liquido frizione)
Componenti mai installati
Perfetta per esposizione o uso da collezione, questa 996 SPS rappresentava un’occasione rarissima per accaparrarsi un pezzo di storia Ducati nello stato in cui uscì dalla fabbrica 25 anni fa.
Come spesso accade, sono poi iniziate trattative private tra il venditore e i due migliori offerenti e l'affare si è concluso, anche se non è dato sapere per quale cifra.
Purtroppo difficilmente tornerà a marciare, perché dopo un quarto di secolo nella cassa la maggior parte delle componenti in gomma sarebbe da sostituire e tutta la meccanica avrebbe bisogno di una revisione approfondita.
In pratica bisognerebbe smontarla pezzo per pezzo e trovare i ricambi delle parti che si sono seccate, per poterla portare in pista dove meriterebbe di stare. Ma chissà che l'acquirente non sia disposto ad accettare la sfida.
Sei rimasto a bocca asciutta? Dai un'occhiata sul sito del venditore Desmo-Market di Tombolo (PD), che ha molte altre Ducati di gran pregio in vendita.