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Vespa GT 60°


Avatar Redazionale , il 28/04/06

17 anni fa - L'ultima come la prima

Un modello commemorativo per i sessant'anni dello scooter più famoso al mondo. La GT 60° è la Vespa più esclusiva che ci sia. Realizzata in 999 esemplari farà la felicità dei collezionisti.


DEDICATA ALLA PRIMA
Poteva forse mancare un modello speciale per festeggiare il sessantesimo compleanno della Vespa? Certo che no. Infatti, dai meandri di Pontedera è spuntata la GT 60°, Vespa commemorativa in serie limitata per la gioia degli appassionati collezionisti che faranno l'impossibile per accaparrarsi uno dei 999 esemplari previsti. Ancora non si conosce il prezzo né come e dove sarà commercializzata, ma è certo che questa GT 60° non ha mancato di attirare su di sé le attenzioni di parecchi appassionati. E' cero che appena qualche minuto dopo la sua presentazione c'era già chi scriveva alla nostra redazione chiedendo lumi su come acquistarla.

TECNICA DI OGGI, IMMAGINE RÉTRO L'operazione nostalgia è stata effettuata sulla base della GTS 250 ie che si è prestata a vestire i panni delle sue progenitrici. Fermo restando la tecnica, che resta attualissima, con il motore 250 ad iniezione elettronica omologato Euro 3, la GTS vede l'arrivo del sellino sdoppiato per pilota e passeggero e, soprattutto, lo spostamento del faro dal manubrio al parafango anteriore, in onore al "modello 98", la prima Vespa uscita da Pontedera nel 1946.


CUPOLINO STRATEGICO
Il vuoto lasciato dal faro è stato mascherato da uncupolino in vetro fumé certo non molto rétro ma utile per assolvere anche al compito di proteggere un po' meglio il pilota dall'aria, mentre la strumentazione si riallaccia ai modelli d'epoca con il tachimetro quadrato circondato da quattro spie e sovrastato dall'indicatore del livello carburante.

MANUBRIO DA MOTO Anche il manubrio "nudo" in tubo d'acciaio (una soluzione questa ripresa anche da alcuni scooter moderni) è un richiamo al passato e alle prime Vespa, tutte caratterizzate da questa soluzione di tipo motociclistico. Il colore è quello di allora, codice "Grigio 725" un colore pastello che chi frequenta i mercatini d'epoca conosce molto bene.


Pubblicato da Stefano Cordara, 28/04/2006
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