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Prova su strada

Pirelli Diablo Corsa


Avatar Redazionale , il 27/03/03

21 anni fa -

Pìrelli lancia il MIRS, che non è una nuova navetta spaziale, ma un nuovo modo di produrre pneumatici per moto. Il primogenito di questa tecnologia è il Diablo Corsa, un pneumatico stradale con attitudini pistaiole. La giusta soluzione per chi usa la moto sportiva in svariate condizioni d'uso. L'abbiamo provato a Monza. Ecco come va.

COM'È MIRS mettetevelo nella zucca. Di questa sigla (acronimo di Modular

In pista con il DiabloIntegratedRobotized System) sentiremo molto parlare in futuro, è l'innovativosistema produttivo che secondo Pìrelli rappresenta il futuro nellaproduzione di pneumatici. Da circa un anno e mezzo è utilizzato per i pneumatici da auto, oggi debutta anche sulle moto lanciando nuovi standard produttivi e "inventando" un nuovo modo di produrre i pneumatici.

FATTO DAI ROBOT Nella procedura normale un

Il Mirs in azionepneumaticoè un assemblato di vari semilavorati (battistrada, carcassa, cintura,cerchietto ecc). Questa procedura, secondo Pìrelli ha invecesuperato tali limiti. I fatti stanno in un processo robotizzato (il MIRS), che costruisce letteralmente il pneumatico attorno a uno stampo che riproduce in negativo la forme del pneumatico stesso.Nessun semilavorato, nessun intervento umano: la costruzione ècompletamente robotizzata dal primo all'ultimo passaggio. La novità statutta nella maggiore qualità finale, e nell'assoluta costanza dello standard qualitativo.

TUTTO D'UN PEZZO Ad esempio, l'assenza di giunture sul battistrada elimina possibili problemi d'equilibraturao picchi d'usura in corrispondenza della giuntura stessa, che puòvariare da pneumatico a pneumatico. Ma soprattutto, il Mirs concede unalibertà progettuale nettamente superiore al metodo costruttivotradizionale. Il fatto di non avere semilavorati aumenta poi in modo incredibile la flessibilità produttiva.

SU MISURA Teoricamente, infatti, il processo MIRS consentirebbe di realizzare un pneumatico su misura, ma per questo certo dovremo

Differenze di profiliaspettare un po'. Quello della flessibilità produttiva, però è un vantaggio non da poco. Il fatto di poter costruire anche poche unità permette ai progettisti di variare in tempo reale la produzione a seconda delle esigenze del mercato. La maggiore libertà progettuale, invece, trova sfogo nella realizzazione di profili differenti (e più aggressivi) e nella possibilità di spingere ulteriormente in avanti il confine delle prestazioni di un pneumatico.

IL DIABLO VA DI CORSA Tutto questo è racchiuso nel nuovo Diablo Corsa,

Pìrelli Diablo Corsapneumatico stradale per moto ad alte prestazioni che entra nella gamma Pìrelli come sostituto dell'apprezzato Dragon Evo Corsa. Il Diablo Corsa è il primo pneumatico moto ad essere realizzato con il MIRS. Nell'attuale gamma si va a posizionare a metà tra il Diablo e la serie Supercorsa; è stato studiato, infatti, per un utilizzo suddiviso al 50 % tra strada e pista.

BUONO PER TUTTO Insomma, siamo arrivati a quella famosa "gomma

Posizionamento
in gammauniversale" che tutti i motociclisti sognano. Quella con cui puoi andarci a spasso, beccare un acquazzone Spaccato della carcassasenzafarti venire la tachicardia, e fare la sparata in pista senza averealcun problema di grip. La nuova tecnologia costruttiva ha permesso di ovviare ai classici problemi delle gomme di compromesso. Il MIRS ha reso infatti possibile l'utilizzo di mescole morbide e di profili aggressivi,tipici di un pneumatico Racing (tipo il Supercorsa), limitandone almassimo il principale difetto, che è quello della scarsa durata e dellapoca sicurezza sul bagnato.

DEVE COMUNICARE Essendo un pneumatico indirizzato ad un pubblico

Diablo Corsa posterioreesigente, ma leggermente meno specialistico di chi corre, Pìrelli ha curato in modo quasi maniacale la comunicabilità del pneumatico. Unagomma che "comunicasse" al pilota in modo estremamente sincerotutto quello che sta accadendo in quei pochi centimetri quadratid'interfaccia gomma-asfalto.

MIRS DELLE MERAVIGLIE La carcassa, come si nota

Confronto tra
le carcassedaidisegni, è ora priva del classico "cerchietto" ma utilizza unadifferente disposizione dei cavi d'acciaio per migliorare ladistribuzione degli sforzi sul fianco del pneumatico stesso. Insomma un pneumatico di compromesso che, in teoria, non ha compromessi...

MENO TAGLI Ad un primo sguardo il disegno appare identico a quello del

Differenze tra Diablo e
Diablo CorsaDiablo, in realtà il Corsa ha mantenuto lo stesso family feeling con il suo fratello "minore" pur con alcune varianti che lo rendono più prestante nella guida sportiva. Mescola a parte (ovviamente più morbida), c'è una diversa distribuzione degli intagli: praticamente c'è un intaglio in meno su tutto il pneumatico così che lo spazio tra un intaglio e l'altro sia aumentato (in pratica è aumentata la parte slick) a garanzia di maggiore grip sull'asciutto. Gli stessi intagli sono leggermente più stretti per ridurre i movimenti dei pani di gomma quando sollecitati.Diablo Corsa Vs DiabloIL COMPROMESSO GIUSTO Lavorando sulle nuove mescole sono milgiorate la tenutasull'asciutto, la rapidità di riscaldamento del pneumatico e lacostanza di temperatura di funzionamento nell'utilizzo ad alta velocitàDiablo Corsa vs
Supercorsa(ad esempio in autostrada). La durata dovrebbe essere solo leggermente inferiore a quella del Diablo Standard, mentre il miglior comportamento sul bagnato è stato ottenuto studiando molto attentamente gli intagli del pneumatico anteriore,che oltre a lavorare per sé (rompendo il velo 'dacqua) provvede ad"asciugare" la traiettoria anche per il pneumatico posteriore, che cosìsi troverà ad avere un grip ottimale.

COME VA Con queste premesse, mi sono avvicinato alla prova dinamica con

una certa curiosità non senza un'aspettativa elevata. Non ho ancora provato il Diablo Standard di cui i colleghi peraltro mi hanno parlato un gran bene,mi manca quindi il termine di paragone verso il basso, mentre ho benpresente quello verso l'alto conoscendo alla perfezione le Supercorsa (in tutte le loro configurazioni). Devo dire effettivamente che le premesse sono state mantenute appieno. Quella "comunicazione" che i tecnici Pìrelli decantavano in conferenza stampa si rileva fin dalle prime curve impostate a Monza.

A MONZA NON PER CASO Il velocissimo tracciato

lombardo non è stato scelto a caso, è un circuito molto veloce con staccate violentissimeche stressano il pneumatico anteriore, accelerazioni altrettantoviolente che stressano il posteriore e curvoni da 250 orari chestressano... il pilota. Il Diablo non ha fatto una piega, o meglio ne ha fatte tantissime strapazzato ben bene sulle curve del tracciato brianzolo. Montato su diversi modellidi supersportive (Aprilia RSV 1000 R, Ducati 999S-749, Mondial Piega,Suzuki GSXR 600, Honda Fireblade, Yamaha R1) ha dimostrato con i fattidi che pasta è fatto.

SUBITO CALDO La cosa che balza immediatamente all'occhio è la rapidità di riscaldamento che è pari, se non superiore, ad un pneumatico specifico da pista. Basta mezzo giro per sentire già la gomma che "attacca" e cominciare a guidare veloci e in sicurezza. Il feeling trasmesso dalle Corsa è davvero elevato.

ANTERIORE CHE CONQUISTA L'anteriore (provato

Diablo Corsa
Anterioreovviamente su diverse moto) trasmette da subito confidenza; si avverte una carcassa meno rigida rispetto al Supercorsa, il Diablo è certo un pneumatico globalmente più "confortevole" ma che davvero comunica in modo molto preciso a chi guida quanto sta accadendo la ruota. Non è un caso che dopo soli cinque giri di pista del primo turno i tempi fossero già d'ottimo livello. È un anteriore che in pista concede davvero molto, anche di impostare la curva con i freni tirati mantenendo l'assetto piacevolmente neturo. Il miglior sodalizio in questo senso è parso quello con la RSV Mille, con la quale si sentiva davvero "l'asfalto nelle mani", anche la R1 ha dimostrato di gradire molto i pneumatici italiani,un po' meno a punto la Mondial Piega ma più per problemi di setting(abbiamo usato i setting standard) che di feeling con il pneumatico.PIÙ AGILE Lo studio dei profili ha portato ad una maggiore reattività dell'avantreno. Nelle varianti si avverte chiaramente che il profilo è più rapido(rispetto al Supercorsa), la moto è meno "pastosa" da buttare di qua edi là, ma è confortante scoprire che la Diablo sulle curve dipercorrenza e sui curvoni veloci non ha perso una virgola della "presenza di sterzo" tipica dei pneumatici lombardi, regalando sempre una gran sicurezza anche quando a moto inclinata si frustano i cavalli di una R1.

NON CALA NEL TEMPO Non male davvero, soprattutto perché i Diablo hanno

dimostrato di mantenere le loro prestazioni costanti anche dopo turni ripetuti in pista. E questo era un altro degli obiettivi che in Pìrelli sembrano aver centrato appieno la costanza di rendimento, ovvero una mescola che non si "cuoce" dopo un paio di turni.

PIACE ANCHE IL 190 L'altro traguardo raggiunto è stato quello di aver convinto

i presenti della validità del pneumatico posteriore da 190,anche quando montato sulle supersportive. Tutti sappiamo che un 190spesso è adottato dalle case più per motivi d'immagine che tecnici.Tutti sappiamo che nelle gare per derivate di serie si usa sempre un180. Tutti sappiamo che con un 190 la maneggevolezza ne risente.Ebbene, l'obbiettivo dei tecnici è stato quello di offrire un pneumatico da 190 con un profilo tale da non farci venire "voglia di 180".

IN PIEGA Il MIRS, a quanto pare, concede anche questo. E, in effetti, va detto

che all'atto pratico non si avverte il tipico limite del gommone largo, ovvero la reticenza della moto a scendere nell'ultima parte della piega. Il comportamento assolutamente omogeneoin tutte le fasi della curva (sintonia assoluta anche tra avantreno eretrotreno) è stato un altro piacevole appunto che mi sono segnato sultaccuino.

SIGNORI SI "GRIPPA" Sul posteriore nulla da dire; mai in difficoltà

nemmeno quanto stressato dai 150 cavalli di una Fireblade o di una R: ha dimostrato doti di grip notevoli, avvisando ampiamente quando la situazione si avvicinava al limite. I tempi (2:03:5 di passo con l'Aprilia RSV Mille R) danno ragione al Diablo che in pista non delude le aspettative mostrando tra l'altro un'usura regolare, pur se utilizzato con tarature assolutamente standarde pressioni stradali (2.5 ant - 2.5 post per tutte le moto, 2.3ant - 2.5 post per l'Aprilia). Questo a sottolineare che avendo tempodi lavorare su sospensioni e pressioni i tempi potevano ulteriormente migliorare, e considerato che il Diablo non è un pneumatico racing è davvero un bel girare. Resta ovviamente da verificare la durata nell'utilizzo normale e in autostrada, cosa che ci ripromettiamo di fare al più presto.

Le misure disponibili:

Anteriore 120/70 ZR 17 M/C (58W) TL

Posteriore 180/55 ZR 17 M/C (73W) TL, 190/50 ZR 17 M/C (73 W) TL


Pubblicato da Stefano Cordara, 27/03/2003
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