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BMW R 1200 GS Adventure


Avatar Redazionale , il 26/10/05

18 anni fa - Globetrotter per vocazione.

La R 1200 GS tira fuori la sua vocazione da infaticabile globetrotter con l'attesa versione Adventure. Accompagnerà la F 800 S sulla passerella di Milano mentre su strada arriverà soltanto nei primi mesi 2006.

C.V.D. Come Volevasi Dimostrare. Che per la R 1200 GS i tempi fossero maturi per il lancio della versione Adventure lo si sapeva da tempo. Eppure, l'arrivo della variante giramondo dell'endurona bavarese riesce ad alzare un bel polverone, anche in senso lato, lontano delle strade bianche. Il ruolo di best-seller della GS in allestimento base le assicura infatti di diritto un posto al sole tra le vedette del prossimo Salone di Milano.

RICETTA TRADIZIONALE Squadra che vince non si cambia, al limite si evolve. E così la ricetta utilizzata dalla BMW per la 1200 Adventure non è poi così diversa da quella impiegata in passato per la 1150 chiamata ora a passare il testimone. Il primo ingrediente è un serbatoio maggiorato da 33 litri, 13 in più rispetto alla 1200 GS vulgaris, per un'autonomia dichiarata di 750 km a 90 km/h. A salvaguardarlo in caso di caduta c'è un rinforzo tubolare in acciaio che funge anche da paracilindri. Per ulteriore sicurezza, due fazzoletti di alluminio proteggono i coperchi delle valvole.

SU E GIU' Il cupolino è maggiorato. Più alto, più largo, adotta pure particolari alette laterali per eliminare in velocità i vortici d'aria dalla zona dei reni. La sua inclinazione è regolabile, così come regolabile è anche l'altezza della sella, che può passare da 915 a 895 mm. Si tratta sempre di un misura notevole, complice anche l'aumento dell'escursione della ruota posteriore di 20 mm. Tuttavia, la misura non deve spaventare: per evitare a chi è più basso della media di danzare sulle punte come Carla Fracci ai semafori, la sella è sagomata più stretta nella zona a ridosso del serbatoio.

MANI AL SICURO La R 1200 GS Adventure adotta un manubrio a sezione variabile in alluminio con uno speciale rivestimento antigraffio e un salsicciotto di materiale espanso a cavallo del traversino di rinforzo. Ai lati spiccano paramani quanto mai estesi, studiati per proteggere anche i serbatoi dei comandi idraulici del freno anteriore e della frizione oltre ai loro tubi. Chiudono il giro delle novità a livello di sovrastrutture un portapacchi in acciaio e pedane più larghe con le leve del freno e del cambio regolabili.

CUORE IN COMUNE Il telaio resta lo stesso della GS 1200, fatte salve leggere modifiche nella zona di attacco del cavalletto centrale e della stampella laterale. Confermatissime le sospensioni Telelever all'anteriore ed Evo-Paralever al posteriore, con l'albero cardanico inserito nel forcellone monobraccio. Inediti sono invece i cerchi in alluminio a raggi incrociati. Anche per la meccanica non si segnalano aggiornamenti, mentre a livello d'impianto elettrico aumenta la potenza dell'alternatore, da 600 a 750 W. La potenza massima erogata dal boxer bicilindrico è di 100 cv a 7.000 giri con un picco di coppia di 115 Nm a 5.500 giri. La velocità massima si mantiene superiore ai 200 km/h, nonostante l'incremento di peso faccia salire l'ago della bilancia fino a quota 223 kg a secco.

SU MISURA La R 1200 GS Adventure sarà lanciata sul mercato nel 2006 a un prezzo ancora da definire. Nessun mistero invece sul fronte degli optional e degli accessori, la cui lista chilometrica permette di personalizzare a piacere la moto. A parte le gomme, che si possono scegliere indifferentemente tassellate o stradali senza sovrapprezzo, si deve invece mettere mano al portafoglio per avere tra le altre cose l'Abs, le manopole riscaldate, i proiettori supplementari, le valigie in alluminio con i relativi supporti, il topcase da 33 litri sempre in alluminio, la borsa da serbatoio, il computer di bordo o il navigatore satellitare.


Pubblicato da Paolo Sardi, 26/10/2005
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