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Editoriale

Blackbird: l'impossibile auto a vento spiegata in video


Avatar di Emanuele Colombo , il 13/06/21

2 anni fa - Il video di Blackbird: l'auto spinta dal vento va più veloce del vento

Video: l'auto a vento che sfida le leggi della fisica
Che cosa c'è sotto all'auto che, alimentata dal vento, va più veloce del vento stesso. Il video del prototipo Blackbird

UN IMBROGLIO BEN COSTRUITO? Nulla di ciò che vedrete in questo video è per il momento pratico o applicabile su larga scala, e di certo il prototipo di auto a vento Blackbird non si candida come prossima auto dell'anno nella categoria citycar. Nondimeno l'esperimento è interessante e destinato a far discutere, perché solleva più di un dubbio: quello che stiamo vedendo viola le leggi della fisica? Abbiamo inventato il moto perpetuo? L'elemento sorprendente è che il veicolo nel video riesce, con il vento in poppa, ad andate più veloce del vento stesso. Com'è possibile? C'è forse sotto un imbroglio? Viene certamente il dubbio, ma intanto guardate il video, che più in basso ne riparliamo

NON È UNA FAKE NEWS In realtà non si tratta di una novità: che quanto proposto nel video sia possibile è noto da tempo. Si tratta di applicare lo stesso principio che permete alle barche a vela di andare più veloci del vento stesso - anche quattro volte tanto - quando procedono non con il vento in poppa ma con una certa angolazione rispetto alla direzione del vento. In questa situazione, la vela si comporta come l'ala di un aereo, che genera una forza di sollevamento, che in questo caso non solleva nulla, visto che la vela ha l'asse verticale. Tale forza, scomposta lungo la direzione del moto e la sua perpendicolare, contribuisce alla spinta sfruttando la forza di reazione data dalla deriva sotto la chiglia. Una sorta di effetto leva.

Come riescono le barche a vela ad andare più veloci del vento Come riescono le barche a vela ad andare più veloci del vento

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DOVE STA IL TRUCCO L'abilità dei costruttori di Blackbird sta nell'aver trasformato il vento in poppa in un vento angolato (vicino al traverso, in gergo velico), attraverso le pale dell'elica. Elica che non gira per effetto del vento, come farebbe una girandola, ma contro di esso, contribuendo a spingere il Blackbird in avanti. Il vento spinge infatti tutto il veicolo e ci pensano le ruote, collegate con ingranaggi e catena all'elica, ad azionare quest'ultima come se fosse un ventilatore per soffiare aria dietro al veicolo.

Il Blackbird visto di lato Il Blackbird visto di lato

LA FISICA RESTA INVIOLATA Naturalmente c'è un limite, dato dalle perdite di carico delle pale: chiaramente le ruote collegate alle pale frenano il veicolo e lo frenano tanto di più quanto più aumenta la loro velocità. Il vento che spinge da dietro, trovando resistenza, tende via via ad aggirare l'ostacolo - le pale - anziché fare forza su di esso, fino a trovare una velocità che è il punto di equilibrio delle due forze in gioco. Lo so, tutto il discorso è fortemente contro-intuitivo e provare ad affrontarlo con numeri, modelli e calcoli sulla base delle equazioni del moto e la conservazione dell'energia è complicato. Sarebbe più facile pensare che attriti e trasformazioni comportano sempre delle perdite di energia e non è possibile arrivare a un rendimento del 100%. Quindi non si può andare più veloci del flusso che ti spinge. Giusto, ma come nelle barche a vela, qui non stiamo infrangendo le leggi della fisica, ma solo applicandole in un modo particolarmente creativo.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 13/06/2021
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