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Lotta alle emissioni

Usa: Trump rilancia i motori tradizionali. E in Europa?


Avatar di Andrea  Brambilla , il 15/07/19

4 anni fa - Trump congela le sanzioni sulle emissioni introdotte da Obama nel 2016

Usa: Trump rilancia i motori tradizionali. E in Europa?

Trump allenta la stretta sulle emissioni, rimettendo in gioco i motori tradizionali. Le Case esultano, ma il clima?

ARRIVA LA TREGUA Se in Europa si fa la guerra ai diesel, si lotta per diminuire emissioni e consumi, si parla di motori elettrici, e di mobilità sostenibile, negli Stati Uniti il presidente Donald Trump, sembra intenzionato a sospendere tutte le sanzioni nei confronti delle Case automobilistiche che non rispettano il regime di efficienza dei carburanti. Un importante giro di vite contro la politica adottata da Barack Obama nel 2016. L’ex presidente degli Stati Uniti aveva fatto capo alla NHTSA, l’agenzia del Dipartimento dei Trasporti, decidendo di alzare la multa da 5,50 dollari a 14 dollari per ogni 0,1 miglio per gallone di benzina consumati in più rispetto le soglie massime scelte. Questa scelta ovviamente fece storcere il naso alle Case, preoccupate dei possibili costi, aumentati fino un miliardo di dollari l’anno.

LE CASE RESPIRANO Il tycoon ha dato così un po' di respiro alle Case automobilistiche negli Stati Uniti che sono unite nell’Alliance of Automobile Manufacturers (tra queste anche Toyota, Volkswagen AG, General Motors ed FCA) dopo anni di multe salatissime. L’amministrazione Obama ha causato un danno economico non da poco: dal produttore al consumatore passando per i lavoratori, in tanti hanno risentito di queste sanzioni. Pensate che il gruppo FCA ha dichiarato di aver pagato nel corso del 2018 circa 77 milioni di dollari di multa per non aver rispettato le norme di efficienza stabilite nel 2016. Alla faccia della sanzione.

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LE CONSEGUENZE L'ultima mossa dell'amministrazione Trump  potrebbe avere una ripercussione anche per il parco circolante a stelle e strisce. Intanto potrebbe riportare in vita i motori tipicamente americani: i mitici V8. Inoltre le Case automobilistiche non saranno più costrette ad investire ingenti somme di denaro con l'obbiettivo di abbassare le emissioni a tutti i costi e ciò potrebbe rallentare la diffusione della mobilità elettrica e l'introduzione di modelli sempre più parchi nei consumi e perciò meno inquinanti. Certamente chi beneficerà di più di questa novità sono le aziende, che finalmente possono tirare un sospiro di sollievo non da poco. Ma che ne sarà dell'ambiente?

E IN EUROPA? Dall’altra parte dell’Oceano, qui in Europa, il sentimento comune è ben diverso e le politiche comunitarie sembrano ben delineate. Il limite sulle emissioni di CO2 fissato a 95 g/km, previsto nel 2020, sembra un traguardo ineluttabile e le case automobilistiche sono molto impegnate per centrare l'obiettivo. I motori a benzina e diesel diventano via via più raffinati ed efficienti mentre l’elettrificazione ha tante sfaccettature: dal mild-hybrid all’ibrido plug-in per arrivare agli EV. Data la forza economica degli Stati Uniti, però, non si può escludere che qualche ripercussione si abbia anche sui mercati del Vecchio Continente. E forse gli amanti dei motori vecchio stampo potrebbero guadagnare qualche altro anno di emozioni alla guida. 


Pubblicato da Andrea Brambilla, 15/07/2019
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