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E-Fuel

eFuel compatibili con le vecchie auto Stellantis: la rottamazione può attendere


Avatar di Emanuele Colombo , il 06/09/23

6 mesi fa - Stellantis conferma: la tua vecchia auto Euro 6 funziona anche a eFuel

E-fuel per Alfa Romeo, Fiat, Jeep, Lancia, Peugeot e Citroen
Fiat Panda, Jeep Renegade e Compass, Alfa Romeo Giulia: le auto a benzina e Diesel di Stellantis compatibili con gli eFuel

Fiat Panda, Jeep Renegade e Compass, Lancia Ypsilon, Alfa Romeo Giulia - magari la Quadrifoglio, col suo V6 biturbo: che ne sarà di loro con l'elettrificazione totale? Per salvarle dall'estinzione e ridurne l'impatto ambientale, Stellantis ha confermato oggi che i test degli eFuel sui motori dei suoi marchi hanno dato esito positivo: gli eFuel possono essere utilizzati in sicurezza, senza la necessità di alcuna modifica, in 24 famiglie di motori a combustione introdotte dal 2014, quando in Europa vigeva la norma di omologazione Euro 6. Ad oggi sono addirittura 28 milioni i veicoli in uso che, secondo Stellantis, potrebbero ridurre drasticamente le emissioni dell'intero ciclo di vita. Senza contare quelli che ancora verranno costruiti nei prossimi anni e che probabilmente, come molti sperano, rimarranno in piena efficienza per molto tempo ancora.

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PRONTI PER L'USO

È stata l'Unione Europea a rendere interessanti i carburanti sintetici eFuel: quando ha ceduto alle richieste della Germania, che voleva equipararli alle auto 100% elettriche allo scadere del 2035. I motori che hanno superato il processo di validazione, passando attraverso test effettuati in collaborazione con Aramco su emissioni allo scarico, capacità di avviamento, potenza del motore, affidabilità, interazioni con l’olio lubrificante, il serbatoio, i filtri e l’impianto di alimentazione, potranno essere utilizzati senza alcuna necessità di aggiornamenti tecnici: tanto ai propulsori quanto alle infrastrutture. In pratica, le auto che già avete potranno impiegarli normalmente, facendo il pieno dalle pompe di carburante già esistenti. E se per ora gli eFuel sono un nettare costosissimo, Stellantis sostiene che se adottati su vasta scala diventeranno un'opzione semplice e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, per abbattere le emissioni senza la necessità di sostituire le vecchie auto.

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Gli eFuel sono carburanti sintetici che possono sostituire sia la benzina sia il gasolio nei motori Diesel. Sono ottenuti in laboratorio, combinando idrogeno con la CO2 di recupero dagli impianti industriali; oppure catturata direttamente dall’atmosfera con sistemi appositi. L’uso di eFuel a basse emissioni di carbonio ''ha il potenziale di ridurre le emissioni di anidride carbonica dei veicoli a combustione interna esistenti di almeno il 70% sulla base del ciclo di vita, rispetto ai carburanti convenzionali'', dice Stellantis. Ma per ottenere questo beneficio è fondamentale che l'idrogeno impiegato sia quello che in gergo si chiama ''idrogeno verde'': quello realmente pulito perché ottenuto tramite le energie rinnovabili (ciò vale, naturalmente, anche per le auto che impiegano questo gas per alimentare una fuel cell). Ecco perché Aramco sta attualmente lavorando su due progetti pilota per realizzare impianti ad hoc: uno in Arabia Saudita, che produce benzina sintetica, e uno a Bilbao, in Spagna, che produce gasolio sintetico e carburante per l’aviazione.

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio

L'IMPATTO STIMATO DEGLI E-FUEL

“La nostra strategia di elettrificazione va avanti con regolarità e grande impeto. Allo stesso tempo, dobbiamo individuare anche alternative intelligenti per gestire le emissioni di CO2 per gli 1,3 miliardi di auto ICE esistenti”, dice Carlos Tavares, CEO Stellantis. ''L’uso dell’eFuel, che riguarda fino a 28 milioni di veicoli del parco macchine Stellantis, può consentire la potenziale riduzione fino a 400 milioni di tonnellate di CO2 in Europa tra il 2025 e il 2050'', svincolandoci, tra l'altro, dai combustibili fossili e aumentando l'indipendenza energetica, se il processo per produrli sarà alimentato da energie rinnovabili. Purtroppo, e questo va sottolineato, fabbricare eFuel ha un rendimento molto basso: si calcola che solo il 20% circa dell'energia impiegata si trasformi effettivamente in carburante, ma il discorso è complesso. In pratica, vista la forte discontinuità nella produzione tramite le fonti rinnovabili, a causa dell'intermittenza di vento e sole, vi è la necessità di installare impianti di grande potenza e di immagazzinare l'energia generata in eccesso. Qui tornano utili l'idrogeno e gli e-fuel, che permettono di recuperare - almeno in parte - ciò che altrimenti andrebbe sprecato: parliamo di energia, certo, ma se ci pensate la cosa vale anche per le nostre auto.


Pubblicato da Emanuele Colombo, 06/09/2023
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