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Le differenze tra protocolli NEDC e WLTP per le omologazioni
Consumi

NEDC e WLTP per emissioni e consumi: che differenza c’è?


Avatar di Claudio Todeschini , il 29/11/20

3 anni fa - Le differenze tra protocolli NEDC e WLTP per le omologazioni

Tra le mille sigle del mondo auto ci sono anche quelle che misurano il livello di emissioni. Cosa cambia tra NEDC e WLTP? Qual è la più affidabile?

UN MARE DI SIGLE WLTP e NEDC sono sigle che definiscono due diversi protocolli di omologazione delle auto. In entrambi i casi si tratta di test svolti in laboratorio, che misurano i consumi di carburante e delle emissioni inquinanti. Molto spesso, nelle brochure e nei listini delle auto, vediamo i consumi espressi secondo uno standard o un altro. In alcuni casi, i valori di consumo ed emissioni sono espressi secondo entrambi. Perché due valori diversi? Cosa cambia? Quale occorre guardare? Qual è quello più affidabile? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

WLTP vs NEDC: la strumentazione RDE su una Porsche WLTP vs NEDC: la strumentazione RDE su una Porsche

NEDC NO, WLTP SÌ Lo standard NEDC (New European Driving Cycle) è stato introdotto la prima volta nel 1992, ed è ormai in via di pensionamento, gradualmente sostituito dal ciclo WLTP (Worldwide Harmonised Light Vehicles Test Procedure), che si svolge in condizioni più severe, misurando valori più realistici. Ecco le principali differenze tra NEDC e WLTP:

  NEDC WLTP
Ciclo di test Ciclo di test unico Ciclo dinamico più rappresentativo delle condizioni reali di guida
Durata del ciclo 20 Minuti 30 Minuti
Distanza del ciclo 11 Chilometri 23, 25 Chilometri
Fasi di guida 2 fasi, 66% di guida in contesto urbano e 34% di guida fuori città 4 fasi più dinamiche, 52% di guida in contesto urbano e 48% di guida fuori città
Velocità media 34 Km/h 46.5 Km/h
Velocità massima 120 Km/h 131 Km/h
Optional Non considerati né per emissioni di CO2 né per consumi Considerati (variabili in base ai modelli)
Cambi di velocità Cambi di velocità stabili Punti di passaggio calcolati per ogni veicolo
Temperatura del test Misurazioni effettuate tra 20 e 30 °C Test realizzati a 23 °C, CO2 corretto a 14 °C

Come vedete, il test WLTP lavora per molto più tempo, su una distanza maggiore e in fasi diverse. In aggiunta, tiene in considerazione anche l’eventuale presenza di optional che possono incidere su aerodinamica, peso e resistenza al rotolamento del veicolo configurato.

WLTP vs NEDC: i test WLTP WLTP vs NEDC: i test WLTP

LE CRITICHE Una delle principali critiche mosse al protocollo NEDC era ottenere valori impossibili da eguagliare nella realtà: in parte per l’uso di test molto rigidi (con velocità fisse, per esempio), in parte per la possibilità di utilizzare alcuni “trucchetti” per ridurre ulteriormente i consumi (staccare i freni, per esempio, così da ridurre gli attriti). 

COME CAMBIANO I CONSUMI

Per questo motivo, i risultati ottenuti dai test NEDC erano spesso molto lusinghieri (soprattutto per chi deve vendere un prodotto), ma ben poco applicabili alla vita di tutti i giorni. I valori ottenuti dai test WLTP sono più vicini alle condizioni d’uso reali. Piacciono meno ai pubblicitari, ma tutelano maggiormente i consumatori, che possono fare i propri conti con cifre più realistiche. 

WLTP vs NEDC: i test WLTP su una BMW WLTP vs NEDC: i test WLTP su una BMW

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QUALCHE ESEMPIO Guardiamo per esempio le emissioni di CO2 di una Audi Q5 45 TFSI quattro (listino Audi 19 settembre 2020): nel ciclo di prova NEDC sono di 165 g/km; nel ciclo di prova WLTP sono di 190 g/km. Prendiamo poi i consumi della nuova Hyundai i20 1.0 T-GDI 48V (scheda tecnica ufficiale del 16 ottobre 2020): nel ciclo combinato NEDC l’auto consuma 4,1 litri per 100 km; nello stesso ciclo, misurato con il test WLTP, il valore arriva a 5,4 litri per 100 km. Con un prezzo medio della benzina (rilevato al 23 novembre) di 1,393 euro, significa che la spesa teorica per percorrere cento km secondo i dati forniti dal ciclo NEDC è di 5,7 euro e spicci. Con i dati del ciclo WLTP la spesa sale a più di 7,5 euro

WLTP vs NEDC: i test RDE su una Mercedes WLTP vs NEDC: i test RDE su una Mercedes

CONDIZIONI REALI DI GUIDA A partire da settembre 2018, oltre al protocollo WLTP, i costruttori dovranno misurare le emissioni dei propri modelli anche in condizioni reali di utilizzo (RDE, Real Driving Emissions). Questi ulteriori test non sostituiscono le prove del ciclo WLTP ma le integrano, assicurandosi che le vetture mantengano le emissioni rilevate in laboratorio (all’interno di un margine di tolleranza). Le prove con le condizioni reali di guida prevedono, tra le altre: altitudini e temperature differenti, carico utile aggiuntivo, guida in salita e in discesa, strade urbane (bassa velocità), strade extraurbane (velocità media), autostrade (alta velocità).

WLTP vs NEDC: i test WLTP su una Mercedes Classe C WLTP vs NEDC: i test WLTP su una Mercedes Classe C

IL CALENDARIO DEL PASSAGGIO Lo standard WLTP ha sostituito i test NEDC dal 2017; contestualmente è stato definito un periodo di transizione in cui le case automobilistiche possono comunicare i dati di omologazione sia con il valore NEDC che WLTP, per evitare di creare confusione nei consumatori (anche se, detto tra noi, credo che il risultato ottenuto sia l’esatto opposto). In Italia si potranno utilizzare i valori NEDC fino alla fine di quest’anno. Dal primo gennaio del 2021 ogni valore comunicato dalle case per consumi ed emissioni dovrà essere quello rilevato dal ciclo di omologazione WLTP

COME FUNZIONA PER LE AUTO A BATTERIA?

BEV Nel caso di auto elettriche, il consumo non è misurato in litri di carburante, ma in kilowattora (kWh) per 100 chilometri. Lo svolgimento dei test è identico: l’auto parte con la batteria carica al 100%. Al termine della prova viene misurata quanta corrente serve per ricaricarla, e quindi divisa per i km percorsi.

WLTP vs NEDC: i test WLTP su una Volkswagen Arteon WLTP vs NEDC: i test WLTP su una Volkswagen Arteon

PHEV Per quanto riguarda le plug-in, invece, i test sono un po’ più complessi, e devono essere svolti diverse volte con condizioni di carica della batteria differenti. Si comincia con la batteria piena, e il test viene ripetuto fin quando non si scarica del tutto (e il motore termico lavora di più a ogni ciclo). Emissioni e consumi vengono misurati ogni volta. L’ultimo test viene svolto con la batteria completamente scarica, con l’auto che funziona con il solo motore termico. Queste misurazioni servono anche per valutare l’autonomia in modalità elettrica.


Pubblicato da Claudio Todeschini, 29/11/2020
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