Logo MotorBox
Transizione energetica

Auto elettrica, avanti tutta col... paracadute aperto


Avatar di Luca Manacorda , il 02/03/24

1 mese fa - Emergono due filosofie nell'affrontare la rivoluzione elettrica

Auto elettrica tra obbligo UE 2035 e le mosse ACEA, Ford, Toyota
Rivoluzione elettrica: mentre in Europa si viaggia verso il divieto dei motori termici, all'estero si investe. I casi Ford e Toyota

Elettrico sì, elettrico no, elettrico... un po'? Già, l'elettrico continua ad essere un rebus difficilmente risolvibile per l'Europa: da un lato, il rallentamento della domanda di veicoli elettrici ha aumentato la pressione sui Costruttori affinché vengano ridotti i costi e proposti modelli più convenienti. Dall'altro lato, le Case automobilistiche sostengono che siano necessari maggiori sussidi governativi e più stazioni di ricarica per stimolare la domanda. Nel frattempo, dalla Cina aumenta l'arrivo di auto a prezzi popolari, mentre alcuni ''big'' mondiali non rinunciano, ma anzi rilanciano sui motori termici. Sono tempi... appassionanti.

DIVIETO RISPETTABILE, MA... All'orizzonte si staglia minaccioso il divieto di vendita di vetture a combustibili fossili imposto dall'Unione Europea per il 2035. Le case automobilistiche europee non sono intenzionate a sfidare questa deadline, ma allo stesso tempo ribadiscono la necessità di avere condizioni migliori per continuare a puntare su una tecnologia nella quale hanno già investito miliardi di euro. Questo punto di vista è stato sottolineato da Luca De Meo al Salone dell'auto di Ginevra. Il CEO di Renault, presidente della Associazione Europea dei Produttori Automobilistici (ACEA), ha dichiarato: ''Non stiamo contestando la scadenza del 2035. Ora dobbiamo darci da fare. Il divieto alle auto a combustibili fossili è potenzialmente fattibile, ma devono essere messe in atto le giuste condizioni. Allo stesso tempo, non è possibile che l'industria possa tornare al punto di partenza. È dannoso per l'ambiente''.

Luca de Meo, CEO del gruppo Renault, nominato Cavaliere del Lavoro Luca de Meo, CEO del gruppo Renault, nominato Cavaliere del Lavoro

C'È CHI DICE NO Fuori dal Vecchio Continente, come detto, non tutti sembrano rassegnati all'addio al motore termico. Toyota è probabilmente il caso più noto: il Costruttore giapponese recentemente ha ribadito che la quota di mercato dei veicoli elettrici non supererà il 30%, con il restante 70% occupato da vetture a benzina, ibride e a idrogeno. Per questo motivo il lavoro di sviluppo sui motori tradizionali prosegue, ricercando sempre soluzioni meno inquinanti.

VEDI ANCHE



IL NUOVO BREVETTO FORD La pensa come Toyota anche Ford, attualmente impegnata nello sviluppo di motori a combustione pulita. Come riporta il sito CarBuzz.com, Ford ha depositato un brevetto negli Stati Uniti che descrive nel dettaglio come i motori potrebbero essere resi più efficienti scaricando i vapori catturati dal sistema di ventilazione positiva in una precamera di combustione. Questo garantirebbe una combustione più pulita, riducendo l'accumulo di depositi di carbonio sulle valvole di aspirazione e scarico e aumentando l'efficienza. I vantaggi di questo design, in definitiva, sono numerosi: emissioni più pulite, minor consumo di carburante, maggiori prestazioni e minore manutenzione.

Ford Mustang CS Coupé 2024 Ford Mustang CS Coupé 2024

DETERMINAZIONE OLTRE L'OSTACOLO La nuova tecnologia che Ford sta sviluppando potrebbe già essere introdotta nel prossimo restyling della Mustang, nel prossimo aggiornamento dell'F-150 o in qualsiasi altro modello a combustione. Ci sono però degli ostacoli da superare: l'ulteriore complessità tecnologica, l'aumento dei costi di produzione, la possibilità che altre idee si dimostrino migliori nel perfezionare prestazioni ed efficienza. Ciò che sembra evidente, però, è che Ford continuerà a lavorare sui motori a combustione ancora a lungo. Per le case autombilistiche europee, pressate da un'incombente scadenza e concentrate su una tecnologia su cui loro stesse mantengono dubbi e obiezioni, un ulteriore motivo di riflessione.


Pubblicato da Luca Manacorda, 02/03/2024
Tags
Vedi anche