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Assicurazioni auto e moto online: come difendersi dalla truffa


Avatar Redazionale , il 29/03/19

5 anni fa - Ecco alcuni suggerimenti per non sottoscrivere un contratto fantasma

Assicurazioni auto e moto online: la guida anti-truffa

Alcuni buoni consigli da seguire quando ci si assicura su internet, per evitare le polizze fantasma

POLIZZE 2.0 Assicurare la propria auto o la propria moto online conviene, e sono sempre di più gli italiani che acquistano la RC auto o la RC moto su internet – il 42%, secondo un'indagine condotta da mUp Research per conto di Facile.it. Prezzi bassi e tempistiche rapide fanno gola, ma in un contesto ricco di opportunità c'è comunque da fare attenzione: il rischio di sottoscrivere un'assicurazione fantasma, o di incappare in una truffa, esiste. Ecco, allora, un vademecum per tutelarsi.

VALUTARE L'INTERLOCUTORE In fase di preventivo bisogna anzitutto verificare a chi ci si sta rivolgendo. Siano essi broker, compagnie o siti di comparazione, devono essere operatori autorizzati. Nel caso delle compagnie, ad esempio, si può facilmente verificare che rientrino nell'elenco di quelle autorizzate ad operare in Italia consultando il sito dell'IVASS (Istituto sulla vigilanza per le assicurazioni). E se invece l'offerta migliore arriva da un intermediario? Come ne riconosco l'affidabilità? In questo caso rintracciando sul loro sito delle informazioni immancabili, a partire dal numero di iscrizione nel Registro Unico degli Intermediari, passando per i recapiti per la presentazione dei reclami, i recapiti telefonici e di posta elettronica, oltre che i riferimenti della sede legale e di eventuali sedi operative. Gli intermediari devono anche esplicitare di essere soggetti alla vigilanza dell'IVASS.

LA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE Attenzione, poi, a come comunicano gli operatori, ai canali che utilizzano. Posto che anche le compagnie tradizionali hanno snellito alcune prassi di interazione con il cliente, è bene diffidare di chi sfugge dai canali ufficiali: se viene chiesto di comunicare solo attraverso Whatsapp o servizi di messaggistica simili, c'è puzza di bruciato. Oltre che un rischio nel divulgare i propri dati personali e di pagamento.

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VERIFICARE LE VOCI DEL CONTRATTO Leggere tassativamente quello che si firma. Sembra banale, ma verificare il contratto, in tutte le sue voci, è un'efficace tutela. Fra le voci principali, da non trascurare tassativamente, ci sono sia i massimali sia le franchigie (la parte del danno che, eventualmente, rimarrà a vostro carico) sia eventuali esclusioni. Non fatevi attirare dal premio minimo, dunque, e se non siete l'unico conducente del veicolo, o se in casa ci sono minori di 26 anni che possono guidare l'auto, verificate sempre che questi casi siano coperti dalla polizza. Leggere bene il contratto, poi, permette di sciogliere i dubbi sui punti non chiari prima che sia troppo tardi.

SOLO PAGAMENTI TRACCIATI A proposito, massima attenzione quando si tratta di pagare (la maggior parte delle truffe si annida lì). Anche a fronte di maxi-sconti, non bisogna saldare il premio richiesto utilizzando metodi di pagamento non tracciati, come ad esempio la ricarica di carte prepagate o servizi di trasferimento di denaro come Western Union o Money Gram. In questi casi bisogna avere la certezza della controparte e di poter eventualmente annullare il pagamento, se necessario.

L'INVIO DEI DOCUMENTI Una volta concluso l'acquisto, si passa all'invio dei documenti. Anche qui va curato il canale utilizzato; di nuovo, diffidare di sistemi di messaggistica telefonica o sistemi poco convenzionali. Allo stesso tempo non è il caso di preoccuparsi se, soprattutto in una prima fase, lo scambio di documenti avviene tramite posta elettronica: un metodo non solo lecito, ma sempre più diffuso per questioni di praticità. Piuttosto, è bene, a documenti ricevuti, rileggere e verificare che tutte le informazioni contenute nel contratto – riguardanti tanto il veicolo, quanto le parti contraenti - siano corrette. Infine, per certificare che la polizza sottoscritta sia effettivamente in vigore basta collegarsi al Portale dell'automobilista e inserire il numero di targa nell'apposita sezione.


Pubblicato da La Redazione, 29/03/2019
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