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Sette mesi di auto


Avatar Redazionale , il 06/08/09

14 anni fa - Vendono bene soprattutto le piccole, in particolare le italiane, e le auto "ecologiche", quelle cioè su cui funzionano gli incentivi statali. Per gli altri segmenti e per gli ordinativi delle aziende, invece, il piatto piange.

Vendono bene soprattutto le piccole, in particolare le italiane, e le auto "ecologiche", quelle cioè su cui funzionano gli incentivi statali. Per gli altri segmenti e per gli ordinativi delle aziende, invece, il piatto piange.

FACCIAMO I CONTI Con il mese d'agosto che tradizionalmente vede il mercato dell'auto tirare il fiato e andare idealmente in vacanza, la fine di luglio diventa quest'anno più che mai un momento propizio per tirare qualche bilancio sulla base dei dati diffusi dall'UNRAE, l'associazione delle Case estere operanti in Italia. Il fatto che gli incentivi siano partiti solo a febbraio e che siano stati metabolizzati dal mercato un po' a scoppio ritardato rende questa scadenza di fine mese quasi più significativa della chiusura del semestre di giugno. In queste ultime settimane si sono infatti consolidate quelle tendenze che hanno preso le mosse nei mesi precedenti e che definiscono quello che pare un nuovo equilibrio. Andiamo però con ordine.

IN RIPRESA Il primo dato che balza all'occhio è che luglio è il secondo mese consecutivo in cui le immatricolazioni aumentano rispetto al 2008. A giugno la crescita era stata del 12,4% mentre luglio va in archivio con un comunque lusinghiero 6,2%. Tali valori sono il frutto di consegne tardive di auto ordinate mesi fa, ma ciò non toglie che il numero di contratti stipulati nell'ultimo periodo sia comunque superiore rispetto al 2008. Per capire come si sia arrivati a queste cifre si può dare uno sguardo all'andamento delle varie fasce di mercato nei primi sette mesi dell'anno.

PICCOLE A GONFIE VELE Il segmento A fa registrare un +8,45%, mentre il B si difende tutto sommato benino, limitando i danni con un –5,92%. Per la lettura dei dati della parte superiore del mercato ci vorrebbe invece la colonna sonora di "Profondo rosso". Il segmento C, quello della compatte, accusa un –16,13%, il D delle medie annaspa a -18,61%, l'E sprofonda con -33,66% e l'F (che raccoglie tutte le auto alto di gamma) non fa molto meglio con –26,12%. Guardando i dati per carrozzeria, vanno bene soprattutto crossover e multispazio oltre alle coupé, anche se il loro numero è falsato dall'inserimento nel gruppo dell'Alfa Mito, che da sola fa oltre la metà della nicchia. La media ponderata dei vari segmenti fa sì che il dato complessivo sia alla fine -8,33%, neanche poi da disprezzare viste le catastrofiche previsioni di qualche mese fa.

SOTTO LA LENTE Come mostra bene lo spostamento sempre più accentuato delle vendite verso le auto più piccole, sull'andamento generale pesano tantissimo gli incentivi, in Italia riservati più che altro a utilitarie e citycar. Ad avvalorare questa conclusione c'è anche il boom delle auto ecologiche, che beneficiano di contributi ancora maggiori. Le cifre più spettacolari sono quelle delle auto a GPL, spinte a suon di soldoni fino a far segnare un +293,66%. Seguono poi le macchine a metano con +71,55% e le ibride con +38,98%. Per la cronaca, nei primi sette mesi dell'anno, le immatricolazioni a gasolio e a benzina scendono rispettivamente del 23,55% e del 15,53%, con quote di mercato che si ridimensionano rispetto al 2008. Le auto diesel sono ora il 43,34% dell'immatricolato (erano il 51,97%), quelle a benzina rappresentano il 38,59% (erano il 41,87%) mentre quelle a GPL si attestano all'11,73% (contro il 2,73% del passato).

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MADE IN ITALY In tutto questo, chi gongola è la Fiat, che sfrutta come sempre bene il "fattore campo" e vede rafforzata la sua tradizionale leadership sul mercato domestico, con uno share del 33,49%. Punto e Panda viaggiano a braccetto in testa alla hit-parade, con immatricolazioni quasi doppie rispetto alle terza in classifica, la Fiesta, che trascina in positivo le vendite della Ford assieme alla nuova Ka. A completare il risultato dell'industria nazionale ci sono poi la 500, quarto modello più venduto in Italia, e la Ypsilon, sinora buona settima nonostante le ormai molte primavere. Tra i modelli stranieri, meritano una menzione la Chevrolet Matiz, campionessa delle vendite tra le bi-fuel a Gpl, e la Honda Insight, new entry tra le ibride e ma già best-seller della categoria.

DOPING Quanto al futuro, azzardando una previsione, il mercato potrebbe chiudere l'anno con volumi attorno ai due milioni di pezzi. Chiaramente si tratta di un valore "drogato" dagli incentivi e lontanissimo da quella che sarebbe la dimensione normale. In assenza di interventi esterni, potrebbe essere plausibile una stima nell'ordine di 1,7 milioni di esemplari. La speranza è che questa fase sia sfruttata dalle Case per darsi un assetto più snello e per pianificare al meglio le strategie di lungo periodo. Il mercato si potrebbe infatti paragonare a un malato cui sinora sono state somministrate cure sempre più forti ma che alla lunga potrebbe non reagire più così bene alla terapia.

PROPRIETA' PRIVATA Tra l'altro, quel po' di buono che si è visto negli ultimi due mesi è tutti frutto degli acquisti dei privati, cresciuti da gennaio a luglio dell'1,95% rispetto al 2008. I noleggi fanno invece segnare un –27,74% e le società addirittura un –34,17%. Ciò a prova del fatto che, in generale, la crisi non si può certo ancora definire superata. Per risvegliare questa domanda e spingere le aziende a fare compere, da più parti si auspica un diverso trattamento fiscale, che porti la quota ammortizzabile delle auto al 100% come già accade in altri Paesi europei.

SECONDA MANO… MORTA In ogni caso, la presenza degli incentivi sul nuovo mortifica un po' il mercato dell'usato, spingendo molti a trascurare le proposte di seconda mano per approfittare di sconti e agevolazioni. Il risultato è che nel 2009 gli scambi sono sinora inferiori del 13,14% rispetto al 2008, pur attestandosi oltre quota 2,6 milioni, circa il doppio rispetto alle nuove immatricolazioni. Vista dalla parte dell'acquirente, chi non avesse un'auto da rottamare potrebbe magari sfruttare la domanda un po' stagnante a proprio vantaggio, mercanteggiando e strappando prezzi più favorevoli.

GUARDA LE STATISTICHE IN DETTAGLIO
(documenti in Pdf)

La Top 10 di luglio

La Top 10 di luglio per carrozzeria

La Top 10 di luglio per segmento

La Top 10 di luglio delle auto a GPL, Metano e ibride

Immatricolazioni di auto per marca

Immatricolazioni auto per marca e Gruppo


Pubblicato da Paolo Sardi, 06/08/2009
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