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Sicurezza

La frenata automatica d'emergenza? Funziona, ma non troppo


Avatar di Claudio Todeschini , il 04/10/19

4 anni fa - I risultati non incoraggianti di un test effettuato dalla AAA

Emergency braking, i risultati di un test in USA sono tutt'altro che incoraggianti. Specialmente di notte e con i bambini...

TECNOLOGIA A SINGHIOZZO I dispositivi tecnologici legati alla sicurezza sono sempre più diffusi, ed è sicuramente un bene. Ma sono anche affidabili? E quanto? La American Automobile Association (AAA) ha svolto un lungo e articolato studio sui sistemi di rilevamento dei pedoni delle automobili per verificarne l’efficacia in diverse condizioni: i risultati sono stati tutt’altro che incoraggianti, lontani dall’efficienza spesso sbandierata dai produttori.

BERLINE SOTTO ESAME I test di AAA si sono concentrati su alcune tra le berline MY 2019 più diffuse negli Stati Uniti: una Chevrolet Malibu equipaggiata con la frenata d’emergenza per i pedoni, una Honda Accord dotata di Honda Sensing, una Tesla Model 3 con la frenata automatica d’emergenza, e una Toyota Camry con il Toyota Safety Sense. I risultati della prova hanno evidenziato che i sistemi di frenata d’emergenza funzionano meglio in pieno giorno, con la macchina che viaggia a 35 km/h. In queste condizioni, i sistemi hanno evitato l’impatto per il 40% delle volte, e ridotto la velocità della macchina di 7 km/h un altro 35% di volte (attenuando gli effetti dell’urto). Letta in altro modo, questo vuol dire che il manichino utilizzato per le prove è stato colpito nel 60% dei casi, una percentuale tutt’altro che trascurabile.

Frenata automatica d'emergenza: lo studio di AAA Frenata automatica d'emergenza: lo studio di AAA

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PEDONI SOTTO LE RUOTE I dispositivi d’emergenza si sono rivelati ancor meno efficaci quando la dimensione del soggetto si riduce (come nel caso dei bambini): l’impatto è stato evitato solo l’11% delle volte, e la velocità ridotta una volta su quattro. Dopo una curva a destra effettuata alla velocità di 25 km/h, l’investimento è sempre stato inevitabile. È stato anche testato il caso di un bambino che sbuca tra due auto parcheggiate, che è stato colpito nel 90% dei casi.

L'INCIDENTE VIEN DI NOTTE Di notte, in condizioni di scarsa visibilità, tutti i sistemi si sono rivelati inefficienti. E le statistiche raccontano che il 75% degli investimenti avviene proprio nelle ore notturne. Di fatto, gli occhi elettronici di una macchina non sono in grado di vedere meglio di quanto possa fare una persona in carne e ossa. Da un lato, questo fatto ci rassicura in merito alla possibilità di una rivolta delle macchine contro l’umanità; d'altro canto ribadisce un'ovvietà, ossia che l’attenzione del guidatore dev’essere sempre massima. Bene i dispositivi di sicurezza automatici, ma non bisogna mai abbassare la guardia. Allo stesso modo, è fondamentale che pedoni e ciclisti prestino sempre attenzione a quanto li circonda, tutelandosi il più possibile con abbigliamento ad alta visibilità di sera, ed evitando il più possibile situazioni di pericolo.

Se vi interessa approfondire l’argomento, a questo indirizzo trovate il rapporto completo (in inglese, formato PDF).


Pubblicato da Claudio Todeschini, 04/10/2019
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