''Non è un incubo, è vero!'', diceva Arnold Schwarzenegger a uno dei villain del film Commando, tenendolo per un piede sopra un precipizio. La stessa cosa ho pensato durante un recente viaggio in Cina, dove ho scoperto che un'auto davvero orrenda, vista tempo addietro sui social e che pensavo fosse solo un meme creato con Photoshop, era invece reale e marciante. Ma quante altre auto brutte popolano le strade del mondo? Vediamone alcune.
GAC Trumpchi M8
L'auto che ha dato lo spunto per questa top 10 è quella che vedi in copertina: una Trumpchi M8 del gruppo cinese GAC. Trattasi di un'ammiraglia monovolume: un salotto semovente con 5 o 6 posti, che in seconda fila ha poltroncine talmente lussuose da far bella figura nell'ufficio del Megadirettore Universale di Fantozzi.
Naturalmente sono dotate di ventilazione, riscaldamento e massaggio. Manca solo il rivestimento in pelle umana. Davanti a esse, tavolini pieghevoli degni di un jet executive, tanto sono rifinite. Ma non basta.
I portabicchieri sono sia riscaldati sia raffreddati, perché ogni vostra bibita - dal caffé allo champagne - siano sempre alla temperatura perfetta. Nondimeno la griglia anteriore della GAC Trumpchi M8 rende il design di quest'auto decisamente caricaturale e difficile da apprezzare per il pubblico europeo. Anche se, di certo, non la si può accusare d'esser banale.
Hongqi HS7
Quella della griglia anteriore gigantesca dev'essere una nuova fissazione dei cinesi, che forse ispirati dallo sviluppo del design BMW (vedi la Serie 4), si è fatta prendere la mano più di una volta. Oltre alla GAC M8, infatti, anche la Hongqi HS7 casca nel tranello.
Forse, per il gusto orientale, avere una calandra grande come un calorifero cromato esprime lusso e status. Chissà. Certo è che le Hongqi si preparano a invadere l'Europa, con almeno 15 nuovi modelli elettrici e ibridi in uscita nel 2028.
Tra questi, le Hongqi EHS5 ed EHS9 di cui vi ho anticipato non sembrano affatto male. Vedremo se le altre 13 proposte manterranno uno stile di gusto europeo o se si lasceranno andare a interpretazioni troppo orientaleggianti.
Mitsuoka Orochi
Forse non pensavi di trovare in questa rassegna un'auto ispirata alle supercar. Certo, bisogna vedere come questa ispirazione viene colta e sviluppata. Ed ecco che la Mitsuoka Orochi, costruita fino al 2014 dalla giapponese Mitsuoka Motor, lo fa in maniera quasi comica.
La Orochi è un'auto che sorride, con quattro ''cringissimi'' occhietti che ti guardano e sembrano trovarti appetitoso. Del resto, Orochi era il nome di un gigantesco serpente con otto teste e otto code delle leggende giapponesi. Ma quando si tratta di passare dalle parole ai fatti, beh, è qui che il Grande Serpente perde un bel po' della sua miticità.
Il motore è il 3.3L V6 della Toyota Camry, con 233 CV e 328 Nm di coppia, per uno 0-100 km/h in 7 secondi e 241 km/h di velocità. Il cambio è un automatico a 5 rapporti. Non proprio una belva assetata di sangue.
Changan Chana CM8
La Changan Chana CM8 è stata un'auto dalle grandi doti. Per molto tempo è stata la monovolume più economica disponibile in Malesia e con ingombri davvero ridotti riusciva a ospitare fino a 7 passeggeri. Ma la bellezza, quella no: non era tra le sue virtù.
Ingombri ridotti, dicevo, e non scherzavo: la Chana era larga appena 1,57 m, il che, con un'altezza di ben 1,90 m, la faceva apparire decisamente sproporzionata. Ma questo e le prestazioni modeste (era spinta da un miletré aspirato da 81 CV e 102 Nm di coppia) non ne frenarono il successo, tant'è vero che fu prodotta per più di un decennio, dal 2004 al 2015.
Maruti Zen Classic
Il successo non ha invece baciato la Maruti Zen Classic che vedete qui sopra. Le edizioni successive, questo va assolutamente detto, hanno migliorato di molto il look (e pure le precedenti, a dirla tutta), ma l'indiana Maruti Zen Classic prodotta nel solo 1999 era di una tale bruttezza che la produzione fu interrotta dopo un solo anno, perché non la comprava nessuno.
In realtà, in Europa la Zen era molto apprezzata con il nome di Suzuki Alto 1.0, con il suo efficiente motore a 8 valvole da 54 CV e 74 Nm di coppia. Il motivo è semplice: da noi non venne mai mostrata con i fascioni in stile rétro che fecero dell'indiana Maruti un flop commerciale (ma anche un trionfo nella classifica delle auto più brutte di sempre).