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Puritalia 427, la scoperta italiana


Avatar di Andrea  Rapelli , il 02/07/12

11 anni fa - Immagini ufficiali del gioiello en plein air tutto italiano

La ricetta di Carrol Shelby per una roadster tonica e leggera, prodotta in serie limitata. La Puritalia 427 offre potenza e tanto divertimento. Con possibilità di personalizzazioni uniche

TU VUO' FA' L'AMERICANO Paolo Parente, la benzina al posto del sangue nelle vene, ha sempre avuto le idee ben precise. Gli piacciono le scoperte a due posti secchi, con tanti cv e prestazioni da vendere. Ma semplici, senza l'utilizzo di tecnologie troppo complicate o materiali poco masticabili. Un po' come le Shelby Cobra, ecco: motori potentissimi e peso, però, contenuto. Aggiungete a tutto ciò una linea italianizzata ed eccovi la Puritalia 457, che si mostra come mamma l'ha fatta in alcune foto ufficiali rilasciate dal piccolo atelier di Napoli.

ELEGANZA IN CATTIVITA' Il designer della Puritalia 427, pur avendo ancora un'identità sconosciuta, ha senza dubbio lavorato sodo: la roadster napoletana offre un cocktail di tagli e rotondità ben armonizzate fra loro. Il gusto personale dice che la parte migliore prende le sembianze della coda, soda e rastremata, mentre il frontale appare un filo più banale, con proiettori e calandra rotondeggianti. Le fiancate, sinuose e tornite, ospitano due branchie (necessarie per il respiro della meccanica) e i tubi di scarico, che corrono sotto le portiere e sbucano prima delle ruote posteriori. Con – udite udite – la possibilità di variare, a piacimento, il sound.

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TUTTO ARROSTO Tanta prestanza estetica si combina con una meccanica da leccarsi i baffi. Perché sotto il chilometrico cofano la Puritalia 427 monta un V8 di 5 litri da 445 CV (530 Nm a 4.250 giri) che diventano 605 se si sceglie la versione sovralimentata, con una coppia di ben 640 Nm disponibili a 4.500 giri. Scaricati, naturalmente, sulle ruote posteriori, tramite un cambio manuale a 6 marce e un differenziale autobloccante. Il tutto condito con un telaio semi-monoscocca in alluminio, sospensioni a doppi triangoli sovrapposti e un bel po' di carbonio per limare il peso fino a 1.090 kg, distribuiti equamente sui due assi. A frenare ci pensano dischi e pinze sviluppati da Brembo, mentre le scritte sui pneumatici (da 19” davanti e da 20” dietro) recitano Pirelli PZero. Mica robetta...

HANDMADE La ciliegina sulla torta? Il processo di costruzione della Puritalia 427, interamente manuale. Con tutto il tempo, quindi, di seguire, ascoltare, aggiungere e soppesare le modifiche (principalmente estetiche) suggerite dal fortunato cliente. Per un prezzo, non ancora diffuso, che sarà con tutta probabilità alla portata di pochissimi.


Pubblicato da Andrea Rapelli, 02/07/2012
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