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Esclusivo: ecco la Fiat Small


Avatar Redazionale , il 09/12/02

21 anni fa -

Et voilà: Fiat Small. O Fiat Panda versione terzo millennio, come preferite. Un colpo di computer e la provocazione si trasforma in prodotto vero e proprio, fatto e finito. Da catena di montaggio. Perché sotto la frivolezza della Simba c'è roba seria. Sarà l'utilitaria del rilancio?

Via i colori da gioco in scatola, via orpelli e gingilli, un colpo di pennello di qua, uno di là e si alza il sipario su ciò che Fiat ha buttato nel mucchio di Bologna. Senza proclami, ma studiando attentamente le reazioni del pubblico. Va bene le provocazioni, va bene buttarla sulla simpatia, ma noi abbiamo deciso di smascherare i sorrisoni un pelo anacronistici e vedere quello che c’è sotto.

E sotto c’è la futura piccola – pardon, "Small", vista la corrente anglofoba martellante – quella attesa per l’autunno del 2003, a un prezzo che presumibilmente si attesterà attorno ai 7500 Euro circa. Quale Simba e Simba, la mini off-road è una Mrs Doubtfire (Robin Williams in versione paffuta governante) delle quattro ruote: facile svelare sotto i panni da Parigi-Dakar, una city-car con i piedi molto più per terra.

Ed è questo che in molti si attendono, pochi frivoli, molta concretezza. Diamo una mano noi a vincere la timidezza torinese, saltando i preamboli e tirando fuori quella che sarà l’auto definitiva. Sì, magari i faroni non saranno questi e lasceranno spazio a gruppi ottici ben più tradizionali, magari scompariranno solo i due proiettori aggiuntivi, magari la modanatura laterale non si farà così muscolosa sopra i parafanghi, ma per il resto ci siamo.

Dimensioni ridotte (potrebbero delinearsi su poco più di 3,6 metri di lunghezza per 1,6m di larghezza e 1,7m di altezza), quattro porte, coda spiovente come matite Lancia già insegnano da tempo, ampio parabrezza. E una calandrina stretta e lunga che incornicia il logo, una presa d’aria cattiva lì sotto (altro elemento "a rischio" pensando a una versione da commercializzare) e fari verticali piazzati sopra il paraurti posteriore.

Per il resto si parla di un’immancabile trazione integrale nei progetti, doveroso omaggio a zia Panda e ai suoi ventidue anni di onorata carriera, mentre non ci si sbilancia sui motori, anche se parlando di propulsori leggeri, metti il 1200cc da otto e sedici valvole, difficilmente si sbaglia. Potrebbe poi occupare la casella sotto il nome Diesel, un 1.3 JTD fatto in Casa. Staremo a vedere.


Pubblicato da Ronny Mengo, 09/12/2002
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