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Kia Rio '03


Avatar di Mario Cornicchia , il 14/01/03

21 anni fa -

Poca spesa, tanta resa. Un motto che diventa uno stile di vita per Kia Rio, una wagon media al prezzo di una utilitaria. Con prezzi da 9500 a 11.900 Euro vale tutti i soldi che costa, e anche qualcosa di più.

COM’E’ Un moderato restyling che porta una faccia più interessante e, soprattutto, un bel perfezionamento nella qualità e nella meccanica. La Rio si tiene al passo con i tempi e con la concorrenza ma non sfrutta l’euforia dell’Euro per alzare i prezzi.

ZIGOMI ALTI Originale e inconfondibile, la coda rimane quasi immutata: puntuta come un proiettile adotta soltanto luci più moderne. Idem per le fiancate, con il caratteristico vetro sul bagagliaio a virgola. Il frontale, troppo anonimo rispetto a cotanta coda, è la parte che più si modifica (e che più aveva bisogno…). Intervento al contrario rispetto a quello classico di chirurgia plastica: invece di ridurre il naso, il bisturi lo ha reso più importante e più simile al naso di famiglia. La calandra un po’ siliconata, il cofano con nervature decise e il paraurti ridisegnato cambiano la fisionomia, come i nuovi fari più grandi e più proporzionati alzano lo zigomo.

NUOVA PELLE Anche l’abitacolo è rinnovato. La plancia, anche se molto simile alla precedente è più moderna e, soprattutto, realizzata con materiali più pregiati e gradevoli, con inserti in simil metallo negli allestimenti più ricercati. Cambiano anche i tessuti dei sedili e dei pannelli delle portiere.

RIO GRANDE Un abitacolo decisamente all’altezza del prezzo di vendita della Rio per qualità e ospitalità. Oltre che per praticità: la Rio costa come una utilitaria ma è una wagon di medie dimensioni (è lunga 424 centimetri), con un bel portellone ampio, un vano di carico da 449 litri (quanto quello di una Audi A6), ampliabile fino a 1277 litri in configurazione due posti. Comodi i posti posteriori, con il divano che si abbassa in due parti separate, facilmente, per far posto ai bagagli.

SOTTOPELLE Non è soltanto una rivisitazione estetica: anche la meccanica è stata rivista. I dischi freno anteriori sono autoventilanti e più grandi (da 13” a 14” di diametro) e tutte le versioni sono dotate di Abs a 4 canali con ripartitore di frenata. Riviste anche le sospensioni, con barre stabilizzatrici più grandi, schema McPherson anteriore rivisto, nuovi ammortizzatori e molle.

DUE MOTORI La scelta rimane tra due motori a benzina da 1.3 e 1.5 litri, anch’essi rivisti per migliorarne l’efficienza. Il 1.300 offre 82 cavalli (60kW) e 113 Nm a 3.000 giri per 165 km/h di velocità massima, meno dei 175 dichiarati per la vecchia Rio 1.3 da 75 Cv. La 1.500, con 97cv (71kW) e 133 Nm a 4.500 giri, raggiunge i 175 km/h. per entrambi i consumi sono contenuti: intorno ai 15 km/litro in media per la 1.300 e 14,5 per la 1.500. Cambio manuale a cinque marce per entrambe, anch’esso migliorato, con nuovi sincronizzatori.

TRE ALLESTIMENTI Quattro versioni. La 1.3 è disponibile con allestimento RS, RS Comfort e LS Top, la 1.5 soltanto con allestimento Top. Alla dotazione di serie della RS manca soltanto il climatizzatore manuale, offerto dalla RS Comfort per 800 Euro in più, ma il prezzo di 9.500 Euro include Abs con Ebd, doppio airbag, volante regolabile in altezza,  alzacristalli elettrici anteriori, chiusura centralizzata, predisposizione autoradio con altoparlanti e antenna. La LS Top aggiunge specchi esterni regolabili e riscaldabili elettricamente, climatizzatore automatico, sedile guida regolabile in altezza, con bracciolo e supporto lombare, inserti metal look nella plancia, mancorrenti sul tetto e, solo per la 1.5, cerchi in lega.

COME VA Design originale, interni spartani ma nemmeno troppo, decisamente accoglienti rispetto al prezzo anche per la versione base. I materiali utilizzati sono di buona qualità (tatto e vista sono soddisfatti), i montaggi e le finiture sono curati, la logistica dell’interno è pratica e funzionale. Lo spazio non manca, la visibilità è buona in ogni direzione. In poche parole, pur essendo un’auto dal prezzo contenuto, la Rio è un’auto accogliente.

CHE VOCE! Appena si gira la chiavetta di accensione, il motore si fa subito sentire: una voce imperiosa, un po’ ruvida da fumatore incallito. E’ il difetto della Rio: la carrozzeria a proiettile fora silenziosamente l’aria e l’abitacolo filtra bene i rumori di rotolamento delle ruote (e per la nuova Rio alla Kia hanno lavorato sodo con materiali fonoassorbenti e nuovi supporti per il motore…), ma non filtra molto il rumore del motore, voce che si fa sentire soprattutto quando si pigia sull’acceleratore. L’unica caratteristica che ricorda le utilitarie, oltre al prezzo.

BRILLANTE Peccato per la voce, ma il 1.300 funziona bene. Elastico nella marcia nel traffico, sale rapidamente di giri quando si spreme alla ricerca di accelerazioni da sorpasso. Anche il cambio funziona bene, facile da usare, abbastanza veloce per non far perdere di brio il motore tra una cambiata e l’altra, a prova di errore anche se si cambia sportivo.

ASSETTO EUROPEO In genere i coreani adorano assetti molli come quelli dei barconi americani degli anni 70. Ormai, anche loro, l’hanno capita. In Europa si guida diverso, le strade sono diverse (ma loro le curve non le hanno?), le velocità con sui si percorrono le curve sono diverse. La Rio si comporta bene anche in caso di manovre di emergenza, come in caso di  frenate in curva su rotaia, per esempio. Alla inerzia iniziale dello sterzo ci si abitua in fretta, e si manovra bene anche se si tratta la Rio come una sportiva. Che pretese… anche se i freni invitano alla staccatona da GP, pronti e potenti, facili da dosare.


Pubblicato da M.A. Corniche, 14/01/2003
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