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Prova su strada

In pista con: Mitsubishi Lancer Evo VIII


Avatar di Mario Cornicchia , il 06/04/04

20 anni fa -

Una prova di assaggio ma dove si può anche osare. Una decina di giri in pista con la ultima release della Lancer Evolution, la Evo VIII. Da maneggiare con cura.

COM’E’ Rispetto alle Evo precedenti, la ottava edizione ha un aspetto più sobrio e meno butterato. Buchi e squarci anche alla Evo VIII non mancano ma per realizzarli è stato utilizzato un righello gentile, piuttosto che il solito apriscatole. Compatta e non esageratamente nervosa nello stile, la Evo VIII si può indossare anche in abbinamento alla grisaglia.

GROVIERA

Guardando il frontale della Mitsubishi (quasi) pronta per correre, le parti coperte da lamiera sono in netta minoranza rispetto a quelle forate e protette da una quasi invisibile rete nera a maglie quadre. Dietro la bocca più grande sotto il paraurti nulla è stato fatto per mimetizzare il grande intercooler, dipinto in uno smagliante color argento. Lo squarcio sul cofano serve per estrarre l’aria calda dal cofano stesso.

ALI

Per il frontale le matite di Mitsubishi hanno evitato l’effetto spazzaneve con uno spoiler dall’ampio sorriso. Non mancano nemmeno le ali aerodinamiche e di serie la Lancer Evo VIII monta un’ala posteriore discreta, che i soliti facinorosi sostituiranno con quella più alta dalla lama in carbonio disponibile come ricambio. Dietro ai cerchi eleganti da 17 pollici della Enkei non passano inosservate grandi pinze rosse made in Italy, Brembo per la precisione.

ATMOSFERA FAMIGLIARE

L’interno è quello della Lancer da famiglia con sedili Recaro e alcuni dettagli sportivi in tessuto, volante Momo a tre razze, pedaliera sportiva, pomello del cambio con finte brugole e strumenti con grafica rossa.

TESTAROSSA

Il bello viene sotto il cofano. La Lancer Evolution VIII monta una versione migliorata del quattro cilindri duemila 16 valvole con pistoni in alluminio, turbocompressore twin scroll, intercooler con raffreddamento ad acqua (automatico o manuale) e cambio a cinque marce. Ora mette a disposizione di chi preme il pedale del gas 195 kW (265 CV) a 6.500 giri e 355 Nm (36,2 kgm) a 3.500 giri/min.

A FIONDA

Quanto basta per raggiungere i 245 km/h ma Mitsubishi ci tiene a sottolineare la elasticità del motore dichiarando dati interessanti di ripresa: 30-70 km/h in terza in 5"2, 60-100 km/h in quarta in 5"6 e 120-140 km/h in quinta in 4"4.

FAN DI TESTA LORO

Cavalleria che può contare sulla trasmissione integrale AWC (All Wheel Control) per a terra. Al differenziale anteriore autobloccante elicoidale si abbinano il differenziale centrale attivo a controllo elettronico (che ripartisce la trazione tra i due assi) e il differenziale posteriore Super AYC a controllo automatico di imbardata, con ingranaggio planetario che funziona anche come autobloccante. Un via vai di potenza tra una ruota e l’altra regolato elettronicamente con la possibilità di scegliere tre programmi di gestione, Tarmac (asfalto), Gravel (sterrato) e Snow: a grandi linee, dà più potenza alle ruote posteriori fino a privilegiare la trazione su quelle anteriori.

ABS SPORT

Sempre in tema di elettronica, la Lancer adotta l’antibloccaggio freni Sports ABS, che regola la frenata su ogni ruota tenendo conto anche dell’angolo di sterzata del volante.

IN VETRINA

Un bel giocattolo per 39.450 euro, venduto direttamente dalla rete di concessionari Mitsubishi come una normale Lancer (non più come esemplari unici dalle concessionarie RallyArt) con tre anni di garanzia.  

COME VA

Una prova breve ma significativa, in attesa di una prova day-by-day su strada. Significativa per un giocattolo come la Lancer Evo VIII, su una pista non molto veloce ma piuttosto tecnica come quella di Vairano.

ONE-SIZE-FITS-ALL

Volante e sedile ben regolati e si parte. Il Recaro tiene bene e riesce a contenere bene piloti magri e piloti XXL. La posizione di guida non è prettamente sportiva ma i sedili e il volante a tre razze regolabile in altezza rendono facile la guida anche in pista.

TURBO GENTILE

Il quattro cilindri è molto urbano ai bassi regimi: parte bene appena si lascia la frizione e lascia intuire buone doti cittadine. Ma qui, tra un cordolo e l’altro, l’animo urbano si lascia spalmato sull’asfalto alla prima partenza. Appena si preme sul gas con più decisione il motore spinge subito forte, senza ritardi con un piacevole effetto turbodiesel di ultima generazione. Il cambio segue bene la progressione senza perdere troppi giri tra una cambiata e l’altra.

VAI COL TANGO

Lo sterzo è molto leggero, richiede uno sforzo minimo ma dirige con grande precisione le ruote anteriori dove si vuole. E non solo le anteriori: la coda della Lancer Evo VIII reagisce molto rapidamente, anche bruscamente se si desidera, alla volontà del pilota. Un colpo di sterzo netto e la coda punta verso l’esterno: è il momento di sollevare il piede dal gas per farla partire in un facile sovrasterzo a cui i più manici faranno seguire una bella uscita in accelerazione piena. Un vero giocattolo da numeri funambolici per gli amanti della guida sporca. Una macchina da guerra per i rally. Anche nei curvoni veloci è sufficiente alleggerire appena appena la pressione sul gas perché le ruote anteriori della Lancer Evo VIII vengano risucchiate verso l’interno della curva.

FENOMENI AVVISATI

Molto divertente in pista ma su strada credo sia necessaria molta attenzione se siete soliti usare le maniere forti, se non volete mettervi di traverso davanti al portinaio. Il fenomeno viene avvertito senza mezzi termini alla prima curva che la signora Lancer ha il suo bel caratterino. Poco convincenti i freni, spugnosi nella prima parte della frenata, sembrano mancare della zampata finale quando si spreme tutto il frenabile.
Pubblicato da M.A. Corniche, 06/04/2004
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