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Aston Martin DBS Volante


Avatar di Mario Cornicchia , il 29/06/09

14 anni fa - Alla fine anche la superaston ha perso la testa ma con il solito superbritannico stile. La meccanica è la stessa della DBS Coupé, con il V12 6.0 da 510cv.

Alla fine anche la superaston ha perso la testa ma con il solito superbritannico stile. La meccanica è la stessa della DBS Coupé, con il V12 6.0 da 510cv.

COM'E' E' lunga la DBS, così lunga (472x190cm) da avere due posti di fortuna dietro i sedili anteriori. E anche il passo è lungo (274ccm), caratteristica che in genere rende difficoltoso far sparire il tetto in lamiera evitando l'effetto babbucciona, lunga lunga e sgraziata. Marek Reichman è il chief designer di Aston Martin, un ragazzone dalla matita molto felice, matita che si muove felicemente a mente sgombra, magari al pub o quando è al telefono, o in una riunione.


COPPOLETTA Per la DBS Volante aveva già una eccellente base di partenza, si trattava di raccordare a modino il nuovo tetto alla coda e alla linea fluente della DBS. Così il tetto in tela è basso basso quando è chiuso, con due vetrini da esame al microscopio a dare luce ai posti posteriori e a sfilare il disegno della capote, una coppoletta bassa bassa, con un piccolo lunotto che si appoggia sulla coda.

BECCO D'ANATRA Una coda lunga, resa ancora più lunga dallo spoiler a becco d'anatra necessario a tenere a bada l'aerodinamica quando si spreme a fondo il V12. Per evitare l'effetto tavoliere delle Puglie, la parte superiore della coda ha due eleganti nervature quasi che le linee alla base del portellone della coupé fossero state stirate. Due nervature che creano due livelli snellendo la vista laterale e di tre quarti posteriore. Una gran bella vista.

A CUCCIA La DBS Volante ha un bel muso importante ben bilanciato dalla coda, con un fianco filante sia che la coppoletta sia indossata o meno. Ben accucciata a terra sui suoi cerchi da 20 pollici gommati 245/35 all'anteriore e 295/30 al posteriore.


PUZZLE BAGAGLI La capote si apre fino a 48 km/h e sono sufficienti 14 secondi per aprire il tetto a comando completamente automatico che si ripiega nel vano tra l'abitacolo e il bagagliaio, sopra il serbatoio. Il bagagliaio beneficia della coda lunga ma è grande quanto basta per un paio di borse morbide da fine settimana. Ad aumentare la capacità di carico contribuiscono i due posti di fortuna, capaci di un'altra coppia di bei borsoni.

OCCHIO AL DETTAGLIO L'interno è identico alla DBS coupé, completamente rivestito in ottima pelle, con preziosi e funzionali dettagli in carbonio, comandi ricavati dal pieno di alluminio, portacenere in cristallo e penna retrattile cromata nella consolle centrale. Una plancia da batmobile, divisa in due da una importante consolle centrale. E l'impianto Bang&Olufsen Beosound da 1000 Watt con i tweeter sotto il parabrezza che si sollevano all'accensione e il comando diretto dell'iPod (quando funziona...).

COME LA COUPE' La meccanica è la medesima della DBS coupé, con il V12 seimila da 510 cavalli a 6500 giri e 570 Nm di coppia massima a 5750 giri. Cambio manuale o Touchtronic 2, entrambi a sei marce, che trasmette la potenza alle ruote posteriori grazie a un albero in fibra di carbonio. Freni con dischi carboceramici da 398mm e pinze a sei pistoncini all'anteriore e dischi carboceramici da 360mm con pinze a quattro pistoncini al posteriore. 1.810 chilogrammi, 115 in più rispetto alla DBS coupé.

PREZZO Disponibile da subito all'ordine e prime consegne settembre. La DBS Volante costa 256.800 euro con cambio manuale, 4500 euro in più per ottenere il cambio Touchtronic. Con una dotazione a cui si possono aggiungere sostanzialmente dettagli estetici e, se proprio vi sentite nella parte di James Bond, potete acquistare l'orologio AMVOX2 di Jaeger-LeCoultre con cui governarne l'accensione.

COME VA Cinquecentododici cavalli e tetto in tela. È una contraddizione cotanta cavalleria senza un tetto in lamiera, quanto meno per la necessaria rigidità del telaio e per il peso addizionale che la spiderizzazione comporta. Sarà il solito strumento da acchiappo per la sfilata davanti ai posti giusti? Meglio toccare con mano.

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VERSO L'ALTO Che idea intelligente quella di Marek: far aprire le porte verso l'alto così sono leggere quando si aprono e ben bilanciate quando si chiudono. E sono anche in alluminio con la maniglia interna in carbonio levigato come la pelle di un bambino, che ha funzione anche da barra di rinforzo. Stile e funzione, così le porte lunghe diventano maneggevoli come portelli del serbatoio.

SU MISURA (LARGE) All'interno, la capote è ben rifinita e non sembra nemmeno un tetto in tela. Oltre a non rendere opprimente l'abitacolo come capita con alcune scoperte. Spazio per chi siede davanti non manca in altezza e in lunghezza anche se, volendosi sdraiare, il passeggero arriva presto a fine corsa verso il sedile posteriore quando abbassa lo schienale. Detto questo, sulla DBS Volante c'è tanto spazio e i sedili a regolazione elettrica sono sportivi nella forma e nelle imbottiture, comodi anche dopo ore al volante. Grazie anche alle generose regolazioni di volante e sedile che consentono di tagliarsi su misura il posto di comando.

A GRAN VOCE Si infila la chiave trasparente nella plancia come la spada nella roccia e il V12 si avvia con una acceleratina tanto per farsi sentire e per fare l'appello dei 510 cavalli. Un bel rombo da auto da corsa, nulla da ridire. I momenti migliori per far sentire la sua voce sono tra 1500 e 2000 giri, con un bel rombo cupo e sommesso, e oltre i 3500-4000 giri, quando il V12 urla senza ritegno, un piacere farlo suonare magari tra due muri o sotto un ponte con la capote aperta.


FIERA AMMAESTRATA Oltre a suonare ben accordato il V12 della DBS è sorprendentemente docile. Motore sportivo, dubbi non ce ne sono, ma incredibilmente disponibile anche a spingere con tanta forza già da 1000 giri in sesta, senza un sussulto né una indecisione, anche se la scheda tecnica alloggia i 570Nm di coppia massima a 5750 giri. E la progressione continua fino a 7000 giri, rabbiosa tanto quanto si preme sul pedale dell'acceleratore. Sale con regolarità o si fionda a razzo verso l'alto facendo lavorare il limitatore. Pochi altri attrezzi sportivi le possono stare davanti in accelerazione, con un bel risultato di 4,3 secondi per raggiungere i 100 km/h partendo da fermi.

VIBRALESS Anche il telaio è una sorpresa. Una sorpresa per una cabrio. Il telaio della DBS Coupé è un telaio eccellente e tale rimane anche quando perde la testa. La provo da Londra fino a Le Mans e di strade di campagna non proprio lisce come biliardi ne percorro parecchie e con differenti buche e ondulazioni, ma la DBS Volante non ha mai una vibrazione anomala, mai una torsione fastidiosa, mai una scossa sullo specchio retrovisore.

INFLESSIBILE Ben rigido come dev'essere un telaio sportivo. Ed è altrettanto preciso. La DBS Volante trasmette una sensazione di leggerezza a dispetto dei suoi 1.810kg, che si trasforma in una piacevole sensazione di controllo. Ben bilanciata in ogni condizione, sempre pronta alla reazione corretta e mai infingarda. Anche quando si cerca il limite.

CERAMICHE DI FAMIGLIA Eccellenti tutti i comandi, a partire dallo sterzo, preciso e sempre con il giusto peso, con cui si fa amicizia da subito. D'istinto si lavora anche sui freni, con i dischi carboceramici che fanno risparmiare 12,5 kg e offrono una forza frenante da autoarticolato ma sempre facile da dosare, a freddo come a caldo, con un pedale abbastanza sportivo nello sforzo ma mai imbarazzante, che si rallenti o che ci si impegni nel pestone da staccatona.


CAMBIO FAVOREVOLE Se ve la prendete comoda e la scelta del tetto in tela lascia pensare a dei bon vivant, il cambio automatico a sei marce Touchtronic è il compagno ideale del V12 e delle vostre gite, dolce e docile nelle cambiate ma in grado di non far mai rimpiangere il cambio manuale con cambiate quasi telepatiche se gli si lascia il controllo o cambiate rapidissime se si gioca con le palette in alluminio dietro al volante. Palette però solidali con il piantone dello sterzo, quindi non sempre facili da raggiungere in curva per chi si attiene alla inderogabile regola delle nove e un quarto per la posizione delle mani. Il cambio manuale ha un peso robusto ma va consigliato soltanto a chi non riesce a fare a meno di smanettare con la leva, altrimenti il Touchtronic è più rilassante e più efficace anche nella guida sportiva. A meno che non vogliate portarla in pista...
Pubblicato da M.A. Corniche, 29/06/2009
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