Il motociclismo piange la scomparsa di Mirko Giansanti. Figlio dell’ex pilota Fosco Giansanti, il ternano era da tempo affetto da una malattia incurabile ed è morto nella serata di lunedì 7 agosto all’età di 46 anni. Grande promessa delle due ruote, aveva debuttato nel Motomondiale in classe 125 nel 1996 gareggiando fino al 2005 in 250, prima di passare al Mondiale Supersport con alcune apparizioni spot tra il 2008 e il 2012 e di diventare un manager di successo in Superbike.
LA CARRIERA – Giovanissimo esordiente in 125, Giansanti ha raccolto i primi punti appena ventenne nel GP di Catalogna del 1996 in sella alla Honda del team Pileri. Due anni più tardi, nel 1998, chiuderà 6° in classifica la sua miglior stagione in 125, con 113 punti, tre secondi e un terzo posto. Nel 2000, passato al team Benetton Playlife, la grande occasione della carriera: dopo aver ottenuto cinque podi nelle prime sei gare ed essersi portato al comando della classifica, una frattura alla mano gli impedirà di lottare per il titolo fino alla fine. Chiuderà la carriera nel Motomondiale nel 2005 con una fugace apparizione in classe 250, con 12 podi e tre giri veloci in 140 GP disputati.
DOPO LE CORSE – Appeso il casco al chiodo dopo aver corso qualche gara nella Supersport tra il 2008 e il 2012, Giansanti si è infine ritagliato un ruolo manageriale arrivando alla gestione tecnica del team GRT Yamaha nella World Superbike. “𝘔𝘪𝘳𝘬𝘰, 𝘤𝘪 𝘮𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦𝘳𝘢𝘪 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘣𝘪𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 – si legge nel post pubblicato sui social dalla sua ex squadra – 𝘮𝘢 𝘴𝘢𝘱𝘱𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘢𝘳𝘢𝘪 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘯𝘰𝘪. 𝘛𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘮𝘦𝘵𝘵𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘦𝘳𝘦𝘮𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘱𝘪ù 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘳𝘰𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘴𝘰𝘨𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦, 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘷𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘵𝘶𝘢 𝘦 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢. 𝘔𝘢 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘵𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘦𝘮𝘰 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘷𝘪𝘷𝘰 𝘪𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘥𝘰”. La redazione di MotorBox si unisce al cordoglio della famiglia.