STRADE NUOVE Prima non c’era, adesso c’è. Sembra una frase un po’ banale, ma riassume perfettamente il concetto che Honda ha voluto concretizzare con il nuovo X-ADV, veicolo trasversale e innovativo, a metà strada tra scooter e moto, tra on e off. Qualcosa di mai visto prima, contaminato dal mondo delle enduro stradali, ma comodo e versatile come i cugini senza le marce. Un veicolo difficile da inquadrare, perché non è (solo) una moto adatta al fuoristrada, anche se ha ruote a raggi e pneumatici leggermente tassellati, scarico verso l’altro, piastra paramotore, manubrio alto e largo con i paramani, e non è (solo) un maxi scooter, anche se non ha le classiche leve dedicate a cambio e frizione l’X-ADV ha sei rapporti veri con cambio automatico a doppia frizione, posizione di guida “seduta” e vano sottosella.
ALL TERRAIN Il suo design si ispira alle auto “crossover”, veicoli robusti e con tanta luce da terra, che permettono di affrontare qualsiasi terreno: faro anteriore sdoppiato, catena e corona nascosti (e protetti) a sembrare un tutt’uno con il forcellone in alluminio e stesso effetto di “solidità” e robustezza per motore e telaio, completamente inseriti nel generoso tunnel centrale. Insomma, le sue linee sono state studiate per offrire ampio margine di movimento, sia inteso come diverse tipologie di strade, sia sulla sella, perché sull’X-ADV puoi stare comodo e rilassato con i piedi in avanti o in posizione più attiva guidando nel misto, arrivando fino all’optional delle pedane specifiche per la guida in piedi per avere il miglior controllo sullo sterrato.
SEMBRA, MA NON E’ Se state pensando che l’X-ADV sotto le carene sia uguale all’Integra o all’NC750X, vi state sbagliando. Ok, la parentela c’è, perché la base è comune e la sua unità è l’edizione Euro4 dell’ormai conosciuto corsalunga da 745 cc a due cilindri paralleli, inclinati in avanti di 62° per ottimizzare le masse, capace di 55 cavalli e 68 Nm di coppia (disponibile a 4.750 giri minuto). Ma tra i modelli le differenze sono parecchie: il DCT ha i primi cinque rapporti più corti del 5% e lavora con la stessa logica di quello montato sull’Africa Twin (cambiate più dolci, veloci e riconosce salite e discese), il telaio è stato modificato ed ulteriormente irrobustito, il forcellone è più lungo e totalmente inedito, la forcella a steli rovesciati da 41 mm qui è regolabile nel precarico ed in estensione e l’impianto frenante monta pinze anteriori a quattro pistoncini a mordere il doppio disco anteriore da 296 mm (le stesse dell’Africa Twin). Tutto senza dimenticare che sull’X-Adv la ruota anteriore è sì da 17’’, ma quella posteriore è da 15’’ ed entrambe hanno cerchi a raggi. Insomma, tra i tre, c’è tanto di simile, ma poco di uguale.
TACCO 16 Uno degli aspetti principali di questo progetto è racchiuso nel valore aggiunto delle enduro stradali, ovvero la generosa luce da terra di 162 mm, che, unita alla maggiore escursione delle sospensioni (153,5 mm per la forcella e 150 mm per il mono), al manubrio in alluminio largo e alto (è molto simile e solo leggermente più corto di quello montato sull’Africa Twin) e alle coperture Bridgestone Trail Wing leggermente tassellate, permettono di affrontare in sicurezza diverse tipologie di terreno: dalle strade sterrate alle insidie della città come, ad esempio, quando il manto stradale è molto rovinato. Quote “verso l’alto” che di conseguenza aumentano anche l’altezza sella, che qui è di 820 mm.
COMODO E VERSATILE Se nella parte inferiore l’X-ADV sfrutta elementi tipici del mondo offroad, a cui aggiungiamo diverse dimensioni dei cerchi differenti da 15’’ posteriore e 17’’, in quella superiore è uno scooter in tutto e per tutto: la seduta comoda con sella larga e lunga, c’è tanta protezione aerodinamica ed il parabrezza è regolabile su cinque posizioni con escursione di 136 mm, il vano sottosella è di 21 litri. Grazie alla ruota posteriore più piccola rispetto all’Integra, riesce ad ospitare comodamente un casco integrale (anche da fuoristrada con frontalino montato), oltre ad avere la presa a 12V. In più, sulla parte destra dello scudo c’è il freno di stazionamento, che lavora sul disco posteriore con una pinza dedicata.
COMMUTER 2.0 Prendiamo in prestito la definizione dall’ideatore di questo progetto Daniele Lucchesi, che ha sviluppato questo modello insieme ad un altro italiano, il designer Maurizio Carbonara, entrambi storici collaboratori di quest’Azienda giapponese: “L’X-ADV rappresenta una sorta di evoluzione 2.0 del commuter”, un mezzo non convenzionale capace di coniugare tutta le tecnologia targata secondo decennio anni duemila a spostamenti urbani e con orizzonti sempre più ampi. Da questo punto di vista, infatti, sull’ultimo nato in Casa Honda, il pacchetto tecnologico vanta, oltre al già citato cambio a doppia frizione DCT, particolari come le luci anteriori e posteriori a led, ABS di ultima generazione, ampia strumentazione completamente digitale ed ispirata alle moto da rally e tecnologia Smart Key che permette di accendere e spegnere l’X-ADV, aprire il sottosella o il tappo della benzina, tenendo la chiave comodamente in tasca.
CAPITOLO COSTI Il nuovo Honda X-ADV è disponibile in un unico allestimento, che prevede già anche il cavalletto centrale, e in quattro colorazioni, rosso, grigio pastello, grigio metallizzato e bianco. Prezzo 11.490 Euro, con la promozione, attiva per i primi 1.000 clienti, che offre in omaggio il bauletto posteriore e il navigatore Tom Tom Vio. Tutto unito ad un’ampia lista di accessori, capaci di spaziare dalla già citate pedane specifiche offroad, alle borse laterali o allo scarico più sportivo.