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In pista:

Trofeo Super Duke


Avatar Redazionale , il 23/05/07

16 anni fa - In pista nel Trofeo delle arancioni

Buona la seconda. Persa la gara d'esordio del Trofeo causa trasferta a Le Mans non abbiamo perso l'occasione di scendere in pista a Vallelunga, con risultati confortanti Il Trofeo delle arancioni, intanto, continua a riscuotere apprezzamenti e a suscitare curiosità.


Le Super Duke
schierate sotto
al tendone KTM
SPIRITOSI "Siete venuti a fare il motocross?". La battuta del solito spiritoso che gira per il paddock di Vallelunga non sarà la prima né l'ultima che i piloti del trofeo KTM si sentiranno rivolgere. In effetti, sarebbe inutile negare che vedere il marchio arancione cimentarsi in un Trofeo in una pista vera fa un certo effetto. Ma, beata ignoranza, chi si lancia in certe battute è anche un po' poco informato. Dovrebbe sapere il signore, che la KTM ormai in pista ci va regolarmente, e fa bella figura nel motociclismo che conta (ha sfiorato un mondiale 125, vittoria all'esordio nella 250 GP), e che, grazie alla KTM, si svolge un Trofeo con le 125 GP per cercare nuovi talenti.

TRAGUARDI IMPORTANTI Dovrebbe sapere che l'asfalto e la pista sono ormai diventata parte integrante del progetto delle arancioni e che nel 2008 vedremo una KTM nella Superstock e poi nella Superbike. Se poi avesse letto MotorBox un po' di tempo fa saprebbe che la nuda di Mattighofen in pista sa il fatto suo. L'immagine sportiva di KTM è comunque tale che la sola presenza della hospitality arancione nel paddock suscita un mare di curiosità, tutti chi più chi meno hanno messo il naso all'interno del tendone arancione e in griglia si è anche visto qualche noto personaggio legato a case concorrenti che scrutava interessato.


In griglia di
partenza
MACCHINA PERFETTA Certamente gran parte del merito va all'organizzazione messa in campo dalla KTM. Sotto al tendone dell'hospitality il personale capitanato da Arnaldo Nicoli si muove con precisione e sa sempre dove mettere le mani: segue 10 moto senza affanno. L'immagine che questo trofeo, pur neonato, riesce a dare è quella di una organizzazione perfetta. Perché, che si tratti di tassello o di cordoli le gare sono sempre gare e con le gare KTM ci convive da sempre.



A consulto con
il tecnico Michelin
FILO DIRETTO Per quanto mi riguarda, ho un legame affettivo notevole con questa moto, visto che l'ho fatta debuttare in pista a Brno e anche per questo non ho saputo resistere al richiamo del Trofeo. Mi presento a "Valle" in compagnia degli amici e colleghi Marco Selvetti e Maurizio Vettor (anche loro in pista nel Trofeo) e accompagnato da quello che per me vale come Jeremy Burgess per Valentino: Max Tresoldi. Per Max, abituato a trottare come un pazzo quando facciamo le gare di endurance, questa è praticamente una vacanza. Sarà anche per l'inaspettato tempo libero o per la sua innata incapacità di stare fermo quando vede una moto fuori posto (ha fatto l'assetto alle moto di metà dei piloti presenti...), ma questo è proprio lo spirito del Trofeo: ci si aiuta tutti fuori dalla pista per scannarsi una volta spento il semaforo.


DI SERIE O POCO MENO
La domanda più frequente è: "quanto girate a Valle?"; la seconda: "ma sono così di serie?" Ebbene sì, sono di serie, perché il regolamento del trofeo prevede che non si cambino nemmeno le sospensioni (oppure che si comprino quelle del catalogo Power Parts trasformando di fatto le moto in delle "R"). Modifiche ammesse: scarichi Akrapovic e mappatura dedicata. Nulla di più, così i costi si contengono davvero.

MAMMA LI TEDESCHI! Al primo quesito hanno invece risposto i tempi spiccati in prova.A Vallelunga è calato anche Michael Roth, tedescone di talento (2 metri e 90 kg di uomo) che conosce la 990 KTM come le sue tasche perché ci corre abitualmente ed ha fatto la 24 ore di Oschersleben l'anno scorso.


A consulto con Roth
per trovare
l'assetto ideale
LUNGO E VELOCE È lui all'inizio a dare lezioni di guida; Michael, alla faccia della stazza più da cestista che da pilota, guida alla grande (è arrivato a limare il carter motore...) e si piazza subito in pole position mantenendola per entrambi i turni con il miglior tempo di 1.47.7. Chi conosce Vallelunga capirà senz'altro anche il livello delle performance.

SECONDO Dietro c'è il sottoscritto che, nonostante il massimo impegno, nulla ha potuto contro la dominazione tedesca. A seguire tutti gli altri 17, compreso Salvatore Granatella, talentuoso sicliano sponsorizzato nientemeno che dal suo comune di residenza, che alla seconda gara della vita ha già il polso di fare il quarto tempo.


 Tomassoni e
Cordara in lotta
BAGARRE INCREDIBILE Alla fine la gara sembrava segnata. Ci si aspettava una fuga di Roth con gli altri a tentare di inseguire. Ma le gare si sa sono strane e c'è sempre chi, quando si spegne il semaforo riesce a tirar fuori qualcosa di più. Così Danilo Tomassoni (rider molto esperto e già vincitore della prima gara) che in prova non era mai stato incisivo, parte a scheggia e tenta una fuga che non riesce. Il resto è cronaca, 10 giri degni della miglior 125 GP con tre piloti in bagarre serratissima che si cambiano continuamente le posizioni esaltando chi sta guardando la gara.


ALL'ULTIMA STACCATA
Potrebbe vincere chiunque e sono convinto di giocarmela all'ultima staccata con Tomassoni se non fosse che Roth arriva lungo al tornantino e mi centra in pieno, schiacciandomi un silenziatore e piantandomi il manubrio nei reni... Resto in piedi ma Danilo è già lontano e va a vincere lasciandomi il secondo posto e la consolazione di avere effettuato il giro più veloce della gara. E dire che non ho dormito tutta notte per paura della prima curva!

PREMONIZIONI Era invece dell'ultima che mi dovevo preoccupare. La gara di Roth finisce in modo inglorioso con la moto fumante e una borsa del ghiaccio sul ginocchio. Terzo sarà il giovane Granatella, issato sul podio dalla direzione di gara dopo che Sauro Valentini l'ha sorpassato con le bandiere gialle (ed è quindi stato retrocesso al nono posto). Sul podio è festa per tutti, perché di buono dal tassello la KTM ha portato l'ambiente. Sereno e rilassato quando si veste in borghese serio e competitivo quando si chiude la visiera. L'ambiente perfetto per un Trofeo monomarca. Ci sono ancora due gare, se volete provare...


Pubblicato da Stefano Cordara, 23/05/2007
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