Piloti senza squadre, squadre senza moto. Tutti senza i motori. La Moto2 poteva e doveva rappresentare una categoria di grande impatto e invece si sta rivelando un mezzo disastro. Ecco come sta andando e l'analisi delle moto che, intanto, hanno iniziato a girare.
La Kalex Moto2
BURGESS DOCET Invece la Moto2 (anzi, sarebbe meglio dire anche la Moto2) rischia di rivelarsi un flop. Nelle dichiarazioni di Jeremy Burgess, carismatico tecnico di Valentino Rossi, riportate qualche settimana fa sul settimanale Motosprint troviamo il succo della questione: "La nuova categoria era stata dipinta come una possibilità di andare a correre un Mondiale con 100.000 euro, cosa che si è presto rivelata impossibile".
La FCC-TSR Moto2
DOV'È IL MOTORE? Girare con cosa poi? Dei "famosi" motori Honda da 150 cv ancora non c'è traccia, e i team si stanno arrangiando come possono, chi girando con un motore standard (troppo lontano però dalle prestazioni richieste per uno sviluppo ciclistico. E poi, quando ci saranno venti cavalli in più come si comporterà la moto?) chi, con motori Supersport, decisamente più potenti ma che, ancora una volta, costano un sacco di soldi… Soldi che tutti stanno facendo una gran fatica a trovare. Ma allora dov'è il risparmio?
TANTI ISCRITTI? Di fatto, dopo un primo entusiasmo iniziale, le cose si sono per così dire… spente. Delle oltre 80 richieste di iscrizione al Campionato, di cui si parlava all'inizio, ne dovevano rimanere circa 36 ma allo stato attuale delle cose c'è un sacco di gente che non sa se partirà per correre e, peggio, ci sono squadre che non hanno nemmeno una moto.
La Suter Moto2
LO STATO ATTUALE Intanto i progetti vanno avanti (le moto più avanti nello sviluppo le trovate nella nostra gallery) e, almeno quelli, mostrano qualcosa di interessante. La Moto2 ha suscitato l'interesse di diverse "engineering da corsa" come le europee Suter e Kalex, di qualche telaista famoso (Promo-Harris) e soprattutto di quei preparatori giapponesi come Moriwaki e FCC-TSR che da sempre sono nell'orbita Honda e che, infatti, sembrano essere quelli più avanti nello sviluppo. Queste moto si somigliano un po' tutte con i loro telai bitrave in alluminio e i forcelloni giganteschi, la stessa soluzione che adotta la BQR, moto spagnola che ormai gira già da un anno.
AJR Motorrad
RITARDO DRAMMATICO Insomma da parte di chi le corse le "fa" c'è tanta voglia di partecipare. Ma oltre a quella c'è ben poco altro. E siamo già a dicembre, drammaticamente in ritardo per correre un Campionato del mondo. Allo stato attuale delle cose questa Moto2 sembra l'ennesima occasione perduta.