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Moto2, occasione perduta?


Avatar Redazionale , il 18/12/09

14 anni fa - Piloti senza squadre, squadre senza moto. Tutti senza i motori. La Moto2 poteva e doveva rappresentare una categoria di grande impatto e invece si sta rivelando un mezzo disastro. Ecco come sta andando e l'analisi delle moto che, intanto, hanno iniziato a

Piloti senza squadre, squadre senza moto. Tutti senza i motori. La Moto2 poteva e doveva rappresentare una categoria di grande impatto e invece si sta rivelando un mezzo disastro. Ecco come sta andando e l'analisi delle moto che, intanto, hanno iniziato a girare.


La Kalex Moto2
REGOLE ASSURDE Lo ammetto, ero stato uno dei primi a credere in questo Campionato e lo avevo anche scritto a suo tempo. L'idea di veder tornare al lavoro i telaisti e di vedere una certa varietà di soluzioni motoristiche mi piaceva ed ero pronto a scommettere sul successo di questo Campionato. Allora però non conoscevo ancora il regolamento definitivo (nebuloso); ancora non sapevo della scellerata decisione di adottare un monomotore Honda; ancora avevo fiducia nella Dorna che voleva a tutti i costi far correre un Campionato che si preannunciava interessante anche tecnicamente e, nelle intenzioni, poco costoso.

BURGESS DOCET Invece la Moto2 (anzi, sarebbe meglio dire anche la Moto2) rischia di rivelarsi un flop. Nelle dichiarazioni di Jeremy Burgess, carismatico tecnico di Valentino Rossi, riportate qualche settimana fa sul settimanale Motosprint troviamo il succo della questione: "La nuova categoria era stata dipinta come una possibilità di andare a correre un Mondiale con 100.000 euro, cosa che si è presto rivelata impossibile".


La FCC-TSR Moto2
COSTI BASSI? Il succo della questione è che questo Campionato sta costando un sacco di soldi, perché se è vero che le Moto2 costano meno delle duemmezzo (si parla di circa 200.000 ?) i budget per allestire una squadra competitiva passano i 2 milioni di ?, perché sviluppare le moto nuove costa un sacco di soldi.

DOV'È IL MOTORE? Girare con cosa poi? Dei "famosi" motori Honda da 150 cv ancora non c'è traccia, e i team si stanno arrangiando come possono, chi girando con un motore standard (troppo lontano però dalle prestazioni richieste per uno sviluppo ciclistico. E poi, quando ci saranno venti cavalli in più come si comporterà la moto?) chi, con motori Supersport, decisamente più potenti ma che, ancora una volta, costano un sacco di soldi… Soldi che tutti stanno facendo una gran fatica a trovare. Ma allora dov'è il risparmio?

TANTI ISCRITTI? Di fatto, dopo un primo entusiasmo iniziale, le cose si sono per così dire… spente. Delle oltre 80 richieste di iscrizione al Campionato, di cui si parlava all'inizio, ne dovevano rimanere circa 36 ma allo stato attuale delle cose c'è un sacco di gente che non sa se partirà per correre e, peggio, ci sono squadre che non hanno nemmeno una moto.

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La Suter Moto2
GLI ORFANI APRILIA Soprattutto quelli che hanno avuto fiducia nell'Aprilia e nella sua intenzione di costruire una Moto2, progetto improvvisamente stoppato e che ha lasciato a piedi squadre top come quelle Luca Boscoscuro o di Jorge Aspar Martinez, che al progetto Aprilia avevano anche legato più di un munifico sponsor e che adesso stanno provando di tutto in cerca della moto più competitiva. Morale: le squadre certe di partecipare al momento non sono affatto 37 ma almeno 10 in meno, i motori non esistono, le moto sono lungi dall'essere definitive e vanno piano (a Valencia più piano delle Supersport).

LO STATO ATTUALE Intanto i progetti vanno avanti (le moto più avanti nello sviluppo le trovate nella nostra gallery) e, almeno quelli, mostrano qualcosa di interessante. La Moto2 ha suscitato l'interesse di diverse "engineering da corsa" come le europee Suter e Kalex, di qualche telaista famoso (Promo-Harris) e soprattutto di quei preparatori giapponesi come Moriwaki e FCC-TSR che da sempre sono nell'orbita Honda e che, infatti, sembrano essere quelli più avanti nello sviluppo. Queste moto si somigliano un po' tutte con i loro telai bitrave in alluminio e i forcelloni giganteschi, la stessa soluzione che adotta la BQR, moto spagnola che ormai gira già da un anno.


AJR Motorrad
ANCHE TRALICCIO Ci sono poi una serie di progetti indipendenti dove c'è un po' più di fantasia e si vede qualche soluzione alternativa, come telai a traliccio della tedesca AJR-Motorrad, della spagnola Gpe o dell'italiana RSV di Salvatore Giorlandino che, curiosamente ha un nome molto simile a quello dell'Aprilia e che a Valencia è stata la Moto2 più rapida in pista.

RITARDO DRAMMATICO Insomma da parte di chi le corse le "fa" c'è tanta voglia di partecipare. Ma oltre a quella c'è ben poco altro. E siamo già a dicembre, drammaticamente in ritardo per correre un Campionato del mondo. Allo stato attuale delle cose questa Moto2 sembra l'ennesima occasione perduta.


Pubblicato da Stefano Cordara, 18/12/2009
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