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Anteprima:

Yamaha R1 Tier


Avatar Redazionale , il 07/01/09

15 anni fa - Dall'America un nuovo sistema sterzante

Una R1 con il monobraccio? Suona strano, soprattutto se il monobraccio è anteriore e rimpiazza la forcella tradizionale. A proporlo è l'americana Tier che lo ha inventato e brevettato. È arrivata la rivoluzione? Siamo andati un po' in profondità per capirlo.


TIENE DURO
Cara vecchia forcella, tutti ci provano a mandarti in pensione, ma sembra proprio che nessuno ci riesca. In effetti, se ci pensate bene, nonostante tutte le evoluzioni che hanno interessato le moto, la forcella è sempre quella: due pali e due piastre che collegano il perno ruota al cannotto di sterzo e riuniscono la funzione capacità sterzante e ammortizzante in un unico componente.

FA TUTTO DA SOLA Un sistema semplice, che però ha i suoi limiti proprio nell'impossibilità di separare sterzo e ammortizzamento, oltre a quella divariare inevitabilmente le misure caratteristiche della moto in frenata (quando si frena la moto si schiaccia e cambiano interasse e avancorsa). Insomma la forcella è tutt'altro che perfetta, ma al momento, parlando di avantreni, sembra proprio essere la soluzione migliore per peso/costi/funzionamento.

CI PROVANO Ogni tanto qualcuno ci prova a creare qualcosa di nuovo, l'ultima invenzione arriva dagli Stati Uniti, California per la precisione, dove la Tier Motorsport ha realizzato e brevettato un sistema di sterzo denominato "four bar steering mechanism" il cui scopo, nelle intenzioni dei progettisti, è proprio quello di separare l'azione sterzante da quella ammortizzante e di annullare l'affondamento in frenata migliorando quindi la dinamica della moto.


La ELF 500 GP
IN DETTAGLIO Ma sarà proprio così? Proviamo ad analizzarlo nel dettaglio: La sospensione Tier vede l'arrivo di un forcellone anteriore cui è collegato un ammortizzatore che "scarica" le forze direttamente sul trave del telaio. Una soluzione che quindi si va ad aggiungere a quelle che già conosciamo (Vyrus, Bimota Tesi, EF 500 GP) ed è per certi versi molto simile proprio a quella utilizzata dalla estrosa GP francese che calcò le piste negli anni 80 e di cui la Honda acquistò tutti i brevetti.


I disegni della
futura Benelli 4
PARERE AUTOREVOLE Guardando le immagini e i disegni tecnici, ci siamo fatti una nostra idea sul prototipo Tier ma, volendo andare un po' più in profondità abbiamo chiesto un parere tecnico all'ingegner Pierluigi Marconi,il papà della Bimota Tesi, oggi dirigente Benelli (che del tutto "casualmente" ha allo studio un prototipo di 600 con sospensione anteriore inusuale) che ovviamente ha tutte le carte in regola per giudicare vantaggi e svantaggi di questa soluzione.

QUALCHE DUBBIO In effetti Marconi in un suo rapido commento tecnico ha confermato alcuni nostri dubbi sulla realizzazione di questo tipo di sospensione. Dubbi, più che altro relativi ai giochi e al peso del sistema che utilizza un unico punto di fissaggio della ruota anteriore montata a sbalzo e causa di stress evidenti nel punto di attacco perno/forcellone. Per avere la necessaria rigidezza, quindi, il perno stesso dovrà essere molto pesante.


SBALZO RISCHIOSO
Un problema, questo, che nella sospensione Tesi non sussiste (ci sono due bracci) e sulla ELF era stato risolto utilizzando un ulteriore attacco superiore in modo tale che la flessione del forcellone si andasse a scaricare su un altro punto. Inoltre un sistema con ruota a sbalzo oltretutto gestita da numerose boccole piazzate a distanza ravvicinata a lungo andare potrebbe essere soggetto a qualche gioco di troppo.

QUALI VANTAGGI? Insomma sulla carta la sospensione Tier sembrerebbe non portare dei vantaggi così evidenti rispetto ad una forcella tradizionale e nemmeno ai sistemi che fino ad oggi conosciamo.

LE ALTERNATIVE Ma ovviamente occorrerebbe provarla prima di dare un giudizio definitivo. Ricordiamo che al momento le uniche moto circolanti a non utilizzare una forcella tradizionale sono la Vyrus, la Bimota Tesi, le BMW con Telelever e Duolever, la Yamaha GTS 1000 (le poche che sono rimaste) e le Harley della serie Springer.
Pochi esempi, è vero, però tutti regolarmente circolanti, e chissà mai che un giorno la forcella non vada veramente in pensione...


Pubblicato da Stefano Cordara, 07/01/2009
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