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Superbike 2009:

Gran Premio d'Italia


Avatar Redazionale , il 10/05/09

14 anni fa - Colpi di scena a non finire sul tempio della velocità ci regalano alla fine una classifica poco differente per quel che riguarda le prime due posizioni. Spies senza benzina, Haga abbattuto da un uccello Fabrizio guida alla grande e la prima variante fa sc

Colpi di scena a non finire sul tempio della velocità ci regalano alla fine una classifica poco differente per quel che riguarda le prime due posizioni. Spies senza benzina, Haga abbattuto da un uccello Fabrizio guida alla grande e la prima variante fa schifo. Ecco il report di Monza.


VITTORIA AMARA Non sorride Ben Spies. Quando si leva il casco nel parco chiuso dopo aver dominato Gara 2 con una superiorità quasi imbarazzante non è contento. Anzi, diciamola tutta, ha proprio le palle girate. Non basta, infatti, la vittoria a cancellare lo smacco subito in gara 1 quando con la vittoria in tasca la sua R1 si ammutolisce senza benzina a 400 metri dalla bandiera a scacchi.

MALEDETTO ULTIMO GIRO Nella carriera di certi piloti ci sono episodi che finiscono per renderli un po' più simpatici, piccole sfighe e/o leggerezze che li rendono più umani. Penso a Edwards e al suo cappottone ad Assen a 100 metri dal traguardo che lo ha privato della vittoria, o a Luca Scassa che perde la gara del CIV perché impenna prima del traguardo. O, ancora, a Chili che perde la gara perché festeggia un giro prima. Episodi che capitano, ogni tanto. Adesso tocca a Spies, che di essere più simpatico francamente non ha bisogno. Lui è già un idolo, un top rider, uno di quelli che ha sempre una piccola folla fuori dal suo Motorhome.


ERRORE GRAVE In questo caso però Super Ben non ha alcuna colpa se non quella di essere stato davanti a tutti per quasi tutta la gara. Avesse "ciucciato" un po' più di scie, chissà, forse la gara l'avrebbe finita… Un errore comunque molto grave quello della squadra Yamaha, che rischiava di compromettere la stagione perché con Haga secondo dietro allo scatenato Fabrizio il distacco poteva diventare pesantissimo, quasi insormontabile. Invece ci ha pensato un uccello a riportare le cose in parità, Haga, uscito con un volo pauroso in gara 2, a causa di un volatile che lo ha colpito sul braccio che poi ha perso sensibilità ha automaticamente rimesso in gioco il texano della Yamaha che alla fine si avvicina di 6 punti. Ma Ben non ride perché adesso i due potevano essere più vicini, molto più vicini.

BAGARRE CON LE SCIE Belle gare quelle di Monza, una pista che finisce sempre per regalare un certo spettacolo perché grazie al gioco delle scie si formano trenini di piloti che combattono con staccate esagerate ad ogni variante. Peccato che a rovinare tutto sia arrivato il botto della partenza di gara 1, innescato da Tamada e "perfezionato" per così dire da Brendan Roberts che ha fatto strike stendendo l'incolpevole Neukirckner e Corser che si è visto piovere addirittura una moto in testa.


VARIANTE SCELLERATA Due femori e un polso rotto sono davvero un bollettino medico fortunato dopo aver visto l'incidente. Ma del resto, finché qualcuno non si deciderà a cambiare quella variante scellerata la normalità sarà questa. Un imbuto insulso dove è quasi sorprendente che non succeda un incidente del genere ad ogni gara (e chi a Monza ci ha girato capisce cosa voglio dire). Speriamo che dopo questa figuraccia in eurovisione qualcuno si decida ad intervenire modificandola e rendendola più scorrevole per le moto evitando magari i 100 dritti che si sono verificati durante questo week end di gara. Altrimenti, c'è il serio rischio che a Monza il mondiale non vada più a correre.

FENOMENO TEXANO In ogni caso, sempre che ce ne fosse ancora bisogno, Ben Spies ha confermato di essere un vero fenomeno. Lui non ha sbagliato niente, ha preso subito confidenza con le micidiali staccate di Monza (che hanno messo in difficoltà tanti, se è vero che nel week end di gara ci sono stati circa 100 dritti) semplicemente pauroso in superpole dove ha stampato un tempo stellare, (1:44:0 a Monza è davvero qualcosa di straordinario e l'americano assieme al mai domo Fabrizio è stato l'unico a sfondare il muro dei 200 km/h di media sul giro), quasi imbattibile in gara dove ha dato l'impressione di non avere davvero rivali. Anche quando Fabrizio in gara 1 ha ricucito lo strappo (facendogli ciao ciao con la manina a 300 all'ora sul rettilineo, un gesto che non mi è piaciuto granché) e lo ha passato, si è rimesso davanti con una staccata da paura dettando legge.


MICHEL SUGLI SCUDI Insomma il vero dominatore di Monza è stato lui, invece alla fine se la gode Fabrizio (1° e 2°) che di Spies se vogliamo è stato il migliore alleato. Il romano in palla fin dal venerdì ha disputato due gran belle gare e nella prima ha anche "rubato" 5 punti preziosi ad Haga. Punti che, con uno Spies come questo, potrebbero essere molto importanti alla fine del campionato.

MAX, PODIO SFUMATO Michel finalmente ha dimostrato tutte le sue qualità. Così come le hanno dimostrate l'Aprilia e Biaggi privato del terzo posto per un taglio di variante (sempre lei… la stessa stupida variante costata al romano 20 secondi di penalità e un podio) e capace di volare a 325 km/h velocità record a Monza. Peccato che in gara 2 non sia partito così bene e che un errore alla prima variante (sempre lei…) gli abbia impedito di attaccarsi al trenino di Kagayama, Kyonari e Rea altrimenti Max avrebbe potuto lottare ancora per il podio. A Monza sono tornate a farsi vedere anche le Honda Ten Kate con un ottimo Kyonari e anche con Rea (Checa invece è sotto le aspettative), mentre Haslam dopo l'eccellente prestazione di Assen ha vissuto un fine settimana opaco così come le Ducati private apparse sottotono.


TEDESCHI IN CRESCITA Meglio le BMW, soprattutto Xaus (Corser dopo il primo botto è caduto ancora e in gara 2 non è partito) autore di una gara eccellente e molto combattuta che gli è valsa un ottavo posto. Non è poco, perché in un campionato di livello stellare come questo dove in un secondo ci sono sedici piloti anche un ottavo posto va visto come una piccola vittoria, soprattutto se non si ha alcuna esperienza come la BMW.Così come va valutato eccellente il quattordicesimo posto di Luca Scassa con la sua Kawasaki privata.

RIVINCITA Le premesse di un grandissimo campionato, quindi, sono state rispettate da qui alla fine può davvero succedere di tutto e per quanto riguarda la sfida tra Spies e Haga settimana prossima sarà già tempo di rivincita, a Kyalami.

SPORTIVIÀ E IGNORANZA Chiudo con un commento che ha poco a che vedere con la gara ma che ritengo di dover fare. Si narra nel paddock che Haga e Spies si siano incontrati in settimana a casa di Ben con le rispettive famiglie e che Haga come "penitenza" per il sorpasso subito ad Assen abbia fatto il sushi. Come dire: in pista se le danno di santa ragione, ma fuori sono amici e poi... vinca il migliore. Questo è il senso dello sport, di qualsiasi sport. Una cosa completamente diversa da quello a cui ho assistito personalmente il sabato sulle tribune. Alla caduta di Biaggi sabato in superpole alcuni spettatori hanno applaudito. Un tifo ignorante che nulla ha a che vedere con lo sport. Certa gente farebbe meglio a restare a casa…


Pubblicato da Stefano Cordara, 10/05/2009
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