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Laverda 1000 SFC


Avatar Redazionale , il 16/09/03

20 anni fa -

Eccola, finalmente. La moto Laverda c'è, si chiama SFC e sancisce definitivamente la rinascita del marchio arancione. Niente più scooter, niente più quad. Una moto vera, sportiva tecnologica con un motore da 141 cavalli. Ha un nome importante da onorare e sarà realizzata in serie limitata ad un prezzo, manco a dirlo, da amatori. Presto anche la versione "umana".

La comparsata al Motorshow del 2002, ha fatto parlare tanto di lei. Adesso la Laverda 1000 è destintata a diventare realtà molto presto.  C'è tutto al posto giusto, fari frecce specchietti. La moto è finita. SFC è un nome importante per la storia delle moto Arancioni; a cavallo degli anni 60 e 70 era sinonimo di moto vincenti, le SFC salirono, infatti, spesso sul gradino più alto del podio delle massacranti gare di durata. Insomma non si è andati troppo per il sottile, battezzando la nuova moto con un nome così importante. Nome che, a quanto pare, la nuova 1000 SFC fa di tutto per meritarsi.

CILINDRI DIVERSI

Ancora bicilindrico il motore (anche se le SFC sono state pure tre cilindri ), non più in linea ma a V, ereditato dalla RSV 1000 ultima edizione, quelle da 140 cavalli per intenderci con un bel po’ di cambiamenti.

SI RIVESTE 

Nata seminuda, la SFC in versione definitiva ha in realtà una filante carenatura integrale (ma la versione "povera" sarà ancora semicarenata. Non originalissima per la verità (soprattutto nella parte anteriore con i due faretti), la SFC, ha comunque la tecnica come assoluta protagonista estetica.

SPOSTAMENTI

Le soluzioni introdotte sulla Laverda sono senz’altro interessanti. Il serbatoio dell’olio è dietro al motore, realizzato in alluminio ha la superficie alettata per migliorare il raffreddamento, cui provvede anche il radiatore posto in un’insolita posizione orizzontale proprio dietro la ruota anteriore. Tanto lavoro, dunque, che ci pare aver dato i suoi frutti.

CAVALLI DI RAZZA

Il motore non è stato solo ripulito ma rispetto a quello dell'ultima Aprilia Factoru ha anche ricevuto qualcosina in più per quel che riguarda coppia e potenza. Ci sono nuovi pistoni trattati al molibdeno, una sola candela per cilindro, un nuovo air box più ampia e uno scarico completamente realizzato in titanio, con il doppio silenziatore ricurvo che va a rivestire il minuto codino rigorosamente monoposto. Interventi che sono riassumibili in quattro sole cifre: 141 cv a 1000 giri, e 107 Nm a 7500 giri.

FILTRO ALTO

Proprio cassa filtro e scarico appartengono alla lista delle soluzioni inedite che la SFC può vantare. Il problema principale dei motori a V stretta è proprio quello di piazzare un airbox di dimensioni adeguate sopra il motore, senza avere una moto troppo alta e un serbatoio troppo piccolo. In Laverda hanno risolto il problema facendo "emergere" la cassa filtro dal serbatoio che non la sovrasta più, ma la circonda, così il serbatoio rinuncia solo ad un minimo di capacità, ed è anche meno complesso da realizzare, mentre l’air box guadagna spazio vitale. Uno strato di materiale isolante provvede a smorzare i rumori dell’aspirazione.

SCARICO LINEARE

Lo scarico invece ha collettori dall’andamento molto lineare (cosa sempre difficile da ottenere nei motori a V) perché occupa anche lo spazio normalmente a disposizione dell’ammortizzatore. L’unità Öhlins è stata, infatti, spostata sulla sinistra, in posizione molto inclinata e senza articolazione progressiva secondo lo schema cantilever.

ACCIAIO E ALLUMINIO

Ammortizzatore laterale a parte, la Laverda segue poi schemi che ormai sono un classico per la produzione italiana di moto prestigiose. Tubi d’acciaio al Cromo Molibdeno saldati al TIG (dall’accattivante verniciatura trasparente…) s’uniscono a piastre laterali d’alluminio ricavate dal pieno a comporre il telaio. La lavorazione dal pieno è condivisa anche dal forcellone, sempre in alluminio e regolabile nell’attacco per cambiare l’assetto della moto.

IL MEGLIO DEL MEGLIO

Per il resto solo soluzioni già consolidate con il meglio della componentistica disponibile al momento. Quasi scontata quindi la presenza della forcella Öhlins rovesciata da 43 con steli trattati al TIN, delle pinze Brembo radiali e dei cerchi d’alluminio forgiato (Realizzati da Marchesini), tutta roba al top. Tutta roba che costa, e che fa entrare la 1000 SFC nel Gotha dei listini, il prezzo non è ancora stato deciso, ma dovrebbe essere allineato con le top bike attuali.

POCHE A TANTO

Si parla quindi di cifre attorno ai 25.000 Euro per una produzione in serie limitata a poche centinaia d’unità (esattamente 579 come la vecchia SFC). Se non siete disposti a spendere una cifra così elevata vi basta pazientare un anno quando arriverà la SFC in versione "normale", almeno nel prezzo.
Pubblicato da Stefano Cordara, 16/09/2003
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