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Guida spericolata

Essere un manico alla guida non significa poter guidare come pazzi per strada


Avatar di Federico Sardo , il 01/12/20

3 anni fa - I casi di Deledda e Alpha ci ricordano l'importanza della guida sicura

I casi Deledda e Alpha ricordano l'importanza della guida sicura
I recenti casi di Alessio Deledda e Navid Alpha ci ricordano questa semplice verità, troppo spesso dimenticata

Guida spericolata? Solo in pista

Sicuramente a MotorBox amiamo le auto, la velocità e in qualche misura anche la guida spericolata. Ma un conto sono i film, il motorsport, o una pista dove tutto può essere svolto in sicurezza, e ben altro sono le strade. Anche il pilota più forte del mondo, sulla strada, non può certo abbandonarsi a comportamenti sconsiderati: sono troppe le incognite e i rischi, l'imprevisto è sempre in agguato, e anche il guidatore più esperto e capace non può sapere come si comporterrano gli altri.

IL CASO DELEDDA Queste regole di buon senso, che sembrerebbero ovvie ma non sempre lo sono, tornano di attualità nel leggere l'articolo che il sito americano Jalopnik (della famiglia di Gawker) ha dedicato al nostro connazionale Alessio Deledda, pilota di Formula 3Elizabeth Blackstock, autrice dell'articolo, stigmatizza duramente il comportamento alla guida del pilota, che è solito postare sui social network filmati della sua guida spericolata su strade aperte al pubblico: non soltanto limiti di velocità ignorati su strade sgombre, ma anche guida con una mano sola, mancato rispetto delle distanze di sicurezza, slalom nel traffico, incollarsi a una moto, l'auto portata oltre i 300 all'ora...

LE CRITICHE L'articolo, molto duro sin dal titolo (''Essere un pilota non significa che puoi guidare come uno stronzo sulle strade'') che abbiamo deciso di adattare a nostra volta, riporta anche la risposta che Deledda, sotto contratto con la scuderia Campos Racing, ha affidato a Twitter in seguito alle critiche che i suoi video (girati forse per diventare un fenomeno dei social?) hanno ricevuto: ''Il mio intento è sempre e solo quello di sensibilizzare i miei follower su simili atti di scelleratezza. Il mio errore probabilmente è stato quello di non specificare che si trattasse di un atto di denuncia''. Una risposta che non basta alla giornalista, che sottolinea come postare video di se stessi mentre si guida come pazzi non è mai una buona idea, soprattutto se si è piloti di mestiere. Nemmeno se si presume di farlo ''per sensibilizzare'', soprattutto se questa specifica viene esplicitata soltanto dopo aver ricevuto critiche un po' dappertutto.

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NAVID ALPHA Se il caso di Deledda non ha quantomeno, fortunatamente, avuto conseguenze troppo gravi, purtroppo lo stesso non si può dire di quello che vede coinvolto l'influencer Navid Alpha, con oltre un milione di follower su Instagram. Alpha era, a quanto riferiscono i giornali tedeschi, impegnato in una gara clandestina, e si è schiantato con la sua Lamborghini Aventador S contro una Skoda, uccidendone il guidatore. È stato in seguito arrestato dalla polizia tedesca.

IL TRAGICO INCIDENTE È successo la scorsa settimana sull'autostrada A66, vicino a Hofheim. C'è un video girato poco prima dello schianto in cui Alpha guida a tutta velocità, gareggiando contro una Porsche 911 GT3 e una Aventador Roadster bianca. Poco dopo qualcosa deve essere andato storto e, secondo le ricostruzioni giornalistiche, Alpha ha perso il controllo dell'auto, andando contro un guardrail e in seguito contro una Skoda e una Opel che si trovavano a passare di lì. Sia la Lamborghini di Alpha che la Skoda hanno preso fuoco, ma mentre questi è riuscito a scappare, il pilota della Skoda non è stato così fortunato, ed è morto sul posto. Come Alpha, anche il ventiseienne pilota della Porsche è stato arrestato, mentre la polizia sta ancora cercando il guidatore dell'altra Lamborghini. Alpha non era nuovo a filmati in cui si vantava della potenza della sua auto, e in particolare è ora al centro di molte polemiche una story in cui guidava a 200 km/h con una mano sola, mentre con l'altra filmava il tutto con il telefono.


Pubblicato da Federico Sardo, 01/12/2020
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