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INDYCAR

Indy 500: porte aperte ma pubblico ridotto


Avatar di Marco Borgo , il 24/07/20

3 anni fa - Le tribune ospiteranno un quarto della massima capienza di spettatori

Indy 500: porte aperte ma pubblico ridotto
Le tribune ospiteranno un quarto della massima capienza di spettatori consentita

STOP FOLLA OCEANICA La 500 miglia di Indianapolis di quest'anno si disputerà a porte aperte. Questo è quanto dichiarato dagli organizzatori dell'Indycar Series che però, hanno specificato, vedrà ammessi nelle tribune solo il 25% degli spettatori che queste potrebbero contenere. Un taglio drastico dunque per rispettare le prescrizioni previste a seguito dell'epidemia di Coronavirus che ha non solo spostato tutte le date del calendario - oltre a diverse che sono state definitivamente annullate - ma ha portato la celebre classica dell'Indiana da fine maggio alla seconda metà di agosto.

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PUBBLICO RIDOTTO DI TRE QUARTI Saranno dunque un quarto, circa 75'000 contro le solite 300'000, le persone ammesse sugli spalti dell'ovale più grande d'America, con la corsa più celebre giunta alla 104° edizione che dovrà almeno per quest'anno rinunciare ad una delle sue caratteristiche distintive: il colpo d'occhio di fan e pubblico che assiste alla gara più veloce del mondo. La prima applicazione di queste nuove direttive si è avuta nelle ultime due tappe sulle piste di Road America e sull'Iowa Speedway (in foto).

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BANDIERA VERDE ''Abbiamo avuto il via libera non solo per la gara ma anche per una affluenza, seppure ridotta di pubblico - ha commentato il responsabile dell'Indycar Series, Mark Miles - l'ovale di Indianapolis è un impianto enorme. Abbiamo ridotto l'affluenza bloccando la vendita dei biglietti e imponendo l'obbligo di indossare la mascherina. Sappiamo poi che il virus ha una possibilità di diffusione all'esterno diciannove volte più bassa che in ambienti interni. Penso sia importante dare un segnale. La corsa si può disputare ed il pubblico può seguire l'azione in pista, ma nel modo corretto per la salvaguardia della salute di tutti''.


Pubblicato da Marco Borgo, 24/07/2020
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