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BRIDGESTONE: provati i runflat invernali


Avatar Redazionale , il 13/01/09

15 anni fa -

La gamma Blizzak è disponibile con tre diversi battistrada, diametri da 16 a 18 pollici e misure adatte a berline, wagon, sportive e Suv.


I pneumatici invernali runflat non sono una vera e propria novità ma poco ci manca. Quando qualche stagione fa sono entrati nei listini dei vari "gommisti", lo hanno fatto in punta di... battistrada. La loro, in fondo, è una nicchia di mercato piuttosto piccola ed è normale che le campagne di comunicazione siano dedicate più ai prodotti di massa. Eppure queste coperture hanno tutto il loro perché ed è stato interessante testare sul campo il loro rendimento sulle strade abbondantemente innevate attorno a Livigno.

Ad offrire l'opportunità è stata la Bridgestone, che ha in catalogo la linea Blizzak con tre diversi disegni di battistrada (LM-25, LM-22 e MZ-03). Le tre varianti coprono una vasta gamma di misure, con diametri da 16 a 18 pollici,nelle serie 40, 45, 50 e 55 e con diverse larghezze di battistrada, capaci di "vestire" la maggior arte di berline medie, wagon, sportivette e anche svariati Suv.
Il vantaggio offerto da queste coperture è evidente. Se dover sostituire una copertura per strada è un problema quando il clima è favorevole,farlo quando fa freddo, c'è meno luce e magari piove o, peggio, nevica diventa una vera maledizione. Meglio sarebbe dunque poter contare suuna copertura capace di portare comunque a destinazione o quantomeno di far raggiungere un comodo gommista senza dover fare interventi di (s)fortuna cammin facendo.

Quanto poi al rendimento, giù il cappello. Anche a pressione zero il fianco rinforzato autoportante continua ad assicurare il necessario supporto, consentendo di viaggiare fino agli 80 km/h in tutta tranquillità, con l'auto che tira solo leggermente dalla parte del pneumatico sgonfio. E in curva, lo scarso grip offerto dalla neve comporta una minor sollecitazione per la struttura rispetto a quella che devono sopportare i "normali" runflat sull'asciutto, nonostante la mescola e il battistrada facciano di tutto per aggrapparsi al fondo e alle traiettorie volute dal pilota.


Pubblicato da Redazione, 13/01/2009
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