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Anteprima: Rover 75 2004


Avatar Redazionale , il 20/01/04

20 anni fa -

Ancora una volta gli spigoli vivi e le forme taglienti sono messi al bando: la Rover rinnova la 75 con pochi interventi misurati e soprattutto senza rinnegare il proprio stile aristocratico. Un grande classico, che si fa neoclassico.

CONTINUITÀ

La 75 è una di quelle vetture dall’aria talmente tradizionale e senza tempo che pare di averla sempre vista girare sulle nostre strade, anche se in effetti il suo lancio risale solo al 1999. Non c’è quindi da stupirsi se ai vertici della Rover sia venuta voglia di dare una spolverata e una lucidata alla loro ammiraglia, come si fa con l’argenteria di famiglia.

OLD ENGLAND

Anche in occasione di questo restyling, la 75 resta tuttavia fedele al cliché dell’auto inglese "vecchia maniera". Sarà anche vero che tale scelta non ha sinora pagato moltissimo in termini commerciali, ma se non altro conferisce alla 75 originalità e personalità sufficienti per spiccare nel panorama delle concorrenti. Il che non è poco.

ETERNA GIOVINEZZA

Sia per la berlina che per la Tourer gli interventi principali sono nel frontale, dove i quattro fari della serie precedente sono ora inseriti a due a due sotto palpebre trasparenti e adottano nuove lampade alogene. In mezzo a loro vi è una mascherina di dimensioni maggiori, che si estende più decisa verso il paraurti, completamente ridisegnato al pari di quello posteriore. Un diverso impiego delle cromature, il taglio verticale delle frecce e, unica concessione alla modernità, i piccoli fendinebbia annegati nel fascione completano una vista d’insieme forse meno elegante ma certo più sportiva che in passato.

SI FA IN TRE

Una volta aperte le portiere si respira un clima d’altri tempi: legno e cromature sono ingredienti fondamentali dell’abitacolo, senza i quali, peraltro, la 75 sarebbe un autentico controsenso, come una birra fatta senza malto o senza luppolo. Questa nuova edizione viene proposta dalla Rover in tre versioni: Classic, Connoisseur e Contemporary, tutte accomunate da un leggero incremento dello spazio a disposizione delle gambe dei passeggeri posteriori grazie a lievi modifiche alla forma dei sedili.

CROMATISMI

A differenziare invece l’una dall’altra provvedono ovviamente una diversa dotazione (in via di definizione per il mercato italiano, dove arriverà in aprile, ma annunciata buona anche sulla "base") e, soprattutto, i giochi di colore tra tessuti, rivestimenti e arredi. Nuova è in particolare l’ultima, la Contemporary, che strizza l’occhio al pubblico più giovanile con accessori dalla marcata connotazione sportiva e cromatismi sullo scuro.

AL TROTTO

Sotto il profilo tecnico, invece, l’unica modifica da segnalare riguarda lo sterzo, reso un po’ più pronto e diretto nelle risposte. Per il resto telaio e sospensioni restano quelli noti, così come non vi sono novità di rilievo nella squadra dei motori, visto che non saranno in molti a piangere per l’uscita dalla gamma del duemila V6.

BENZINA

Sul mercato inglese, dove la nuova 75 viene lanciata in questi giorni, la motorizzazione d’accesso è rappresentata dal milleotto quattro cilindri della serie K, offerto sia in versione aspirata (da 120 CV) sia turbo (150 CV). Al top vi è invece il V6 da 2,5 litri capace di 177 CV davvero gustoso nella guida ma che non riesce a perdere il vizio di bere tanto.

DIESEL

Più che queste unità a benzina, a raccogliere gli ordini dovrebbe essere in ogni caso il turbodiesel, che si può ritrovare con i due soliti livelli di potenza: 116 e 131 CV. La nuova 75 non rinnega in definitiva la propria indole di auto fatta per andare al trotto e non al galoppo, né avrebbe potuto essere diversamente. Quello di correre è infatti un compito che spetta alle vetture dell’altro marchio del Gruppo, ovvero la MG.
Pubblicato da Paolo Sardi, 20/01/2004
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