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Castrol EDGE Titanium Strong Virtual Racers


Avatar Redazionale , il 15/12/15

8 anni fa - Una corsa reale in uno scenario virtuale

Corsa reale, scenario virtuale: Castrol Edge Virtual Racers

FRA REALTÀ E FANTASCIENZA Castrol EDGE finanzia alcuni curiosi esperimenti di realtà virtuale applicati al mondo delle corse, testando e superando i limiti delle nuove tecnologie in modo assolutamente originale. L'ultimo di questa serie di progetti denominati Titanium Trial è Virtual Racers: si tratta di un testa a testa fra due piloti, che ingaggiano fra di loro una competizione reale al 100% - reale la pista, reali le vetture, due Ford Mustang GT. Ciò che però gli sfidanti vedono intorno a sé, attraverso i visori Oculus Rift, è del tutto virtuale: un tracciato postapocalittico che si snoda fra terremoti, incendi e pareti a strapiombo, ricalcando scenari da videogame. La tecnologia impiegata è la stessa delle auto a guida autonoma: lo scopo però è radicalmente diverso.

PILOTI D'ECCEZIONE Protagonisti di questo episodio sono stati due attori d'eccezione: Matt Powers, professionista del Formula Drift, e Ben Collins, il cui volto in genere non è nascosto dai visori Oculus Rift, ma dalla maschera di "The Stig" nel celebre programma BBC Top Gear, e che è noto per il suo ruolo di stuntman in numerosi film d'azione (uno a caso, il recente 007 SPECTRE). I due si sono sfidati a bordo di due Ford Mustang GT del 2015, ovviamente dissetate con il miglior olio Castrol attualmente esistente, il Castrol EDGE potenziato con TITANIUM FST. Ben Collins, vincitore della sfida, ha dichiarato che per lui la maggiore difficoltà è stata riuscire a mantenere tutto il tempo la consapevolezza di guidare una vera auto, lanciata a tavoletta su una pista reale.

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LA SFIDA TECNOLOGICA La realizzazione del progetto ha posto impegnative sfide tecniche e tecnologiche; una delle principali difficoltà è stato superare il problema della latenza della trasmissione via internet fra computer e Oculus Rift, in modo da permettere a ogni pilota di vedere davvero i movimenti dell'altro in tempo reale, senza ritardi che avrebbero potuto rappresentare minacce alla loro incolumità. La prova è stata brillantemente superata dal team capeggiato da Adam Amaral e Glenn Snyder: i tre mesi di lavoro richiesti dal progetto hanno portato a un risultato eccellente non solo sotto il profilo della spettacolarità, ma anche sotto quello delle straordinarie possibilità aperte da questo esperimento per il futuro del gaming.


Pubblicato da Francesca Mondani, 15/12/2015
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