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Honda SUT


Avatar Redazionale , il 07/01/04

20 anni fa -

Piatto ricco mi ci ficco! La Honda presenta in anteprima la SUT, una concept car che vedremo a gennaio al prossimo Salone di Detroit. E' il primo passo della Casa nella direzione di un attacco jap al mercato americano dei pick-up.

ADAGIO Sarebbe curioso sapere se e come è possibile tradurre questo vecchio adagio in giapponese! Già, perché deve essere più o meno questo il pensiero maturato pian piano nella mente dei manager della Honda vedendosi passare davanti nel tempo, uno dopo l’altro, i report sui dati del mercato americano dell’auto. Negli Stati Uniti, infatti, il podio della classifica dei mezzi più venduti è stabilmente occupato da tre pick up, capaci da soli di fare volumi degni di un intero mercato nazionale europeo. E, fatto significativo, tutti e tre sono rigorosamente made in USA.

TORA TORA Alla lunga, probabilmente, a Tokio si devono essere stufati di stare a guardare i colossi americani spartirsi in beata solitudine una torta tanto grande e ora paiono determinati a portare un’offensiva decisa proprio in territorio americano, al Salone di Detroit come in una novella (e questa volta per fortuna incruenta…) Pearl Harbour.

SUT JAP L’arma con cui verrà sferrato l’attacco ha già un nome… o meglio una sigla: SUT, ovvero Sport Utility Truck, qualcosa che dalle nostre parti potrebbe suonare come autocarro per attività sportive e lavorative. Va bene che bisognava essere chiari e immediati nella comunicazione, però un pelo più di fantasia avrebbero potuto anche mettercela…

SPALLE ROBUSTE Il disegno diffuso, fatte le debite proporzioni, parla di un mezzo di dimensioni piuttosto generose e, quel che è certo, con una linea corpulenta e squadrata. Il principale elemento caratterizzante sono senza dubbio le sponde laterali del cassone. In barba ai canoni stilistici tradizionali, queste sono particolarmente alte e inclinate e arrivano a congiungersi al tetto della cabina.

DOUBLE CAB Ciò ha un duplice risultato, funzionale ed estetico. Permette di trasportare oggetti anche ingombranti senza rischio di vederli muovere pericolosamente nel cassone, o peggio ancora all’esterno della prima curva presa troppo allegramente. In seconda battuta, contribuisce a dare all’insieme un’aria molto massiccia, complici anche paraurti e parafanghi dal taglio molto netto. Quanto poi all’abitacolo, la configurazione presentata è quella comunemente detta double cab, con due file di sedili, quella cioè che offre la maggiore varsatilità sia sul lavoro che nel tempo libero.

MISSION IMPOSSIBLE? Questo è quel che per ora si vede. Per il resto la Honda, che tiene la bocca ben cucita sia su quali saranno gli eventuali tempi di produzione che sui possibili motori impiegati, promette comunque mari e monti. Buttata la modestia alle ortiche, i vertici della Casa assicurano che la SUT sarà la nuova pietra di paragone per la categoria in fatto di prestazioni, consumi, standard di sicurezza e rispetto dell’ambiente. La solita sparata del marketing? Forse. Ma un fondo di verità potrebbe anche esserci. D’altra parte, tentare di conquistare una fetta di questo mercato è un’impresa di quelle che vanno preparate nei minimi dettagli, senza lasciare nulla al caso, pena un fiasco colossale.

MELANZANA Chi compra questi mezzi negli States ha spesso piantata nel giardino di casa la bandiera a stelle e strisce. Un consumatore, dunque, dal forte spirito nazionalista e che di norma guarda a un prodotto del Sol Levante, nella migliore delle ipotesi, con un certo scetticismo, per vincere il quale non vi sarà altro rimedio che proporre un prodotto fatto a regola d’arte (evitando magari anche questo improbabile colore melanzana…).


Pubblicato da Paolo Sardi, 07/01/2004
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