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Bentley Arnage Drophead Coupé


Avatar Redazionale , il 04/05/05

18 anni fa - In produzione a furor di popolo.

Semaforo verde per la produzione dell'erede dell'Azure, dopo che il primo prototipo presentato al Salone di Los Angeles ha fatto il pieno di consensi. La vedremo su strada all'inizio del 2006 a un prezzo ancora da definire.

GIUSTO COSI' Inutile assumere un'aria perplessa e stupita: non c'è nessun errore. La nuova cabriolet della Bentley, si chiama proprio così, Coupé. Arnage Drophead Coupé, per essere precisi. La Bentley si è ispirata infatti al suo albero genealogico per battezzare l'erede della Azure, andando indietro di mezzo secolo spaccato fino alla Park Ward S1 Drophead Coupé. Alla faccia della prassi consolidata secondo cui le coupé hanno il tetto metallico e nel rispetto invece della traduzione letterale delle parole: in fondo "coupé" in francese vuol dire "tagliato" e il verbo inglese "to drop" tra i suoi significati ha anche quello di "abbassare"

A FUROR DI POPOLO

Presentata in anteprima come concept al Salone di Los Angeles a gennaio, questa Arnage arriva su strada a furor di popolo, visto che a decidere il suo avvenire è stata proprio la calorosa accoglienza riservatale dal pubblico durante le sue apparizioni invernali. D'altro canto, che il genere piaccia o meno, bisogna dare atto agli stilisti della Casa di Crewe di essere riusciti ancora una volta a rinnovare le linee classiche della Arnage senza per questo stravolgerle.

VOLTO NOTO

Nel muso troneggia l'immancabile doppia coppia di fari tondi separati un'enorme griglia squadrata che farebbe fare un figurone anche al barbecue di Ferragosto. Poco più sopra svetta lo stemma della Casa, mentre all'altro capo del chilometrico cofano motore il parabrezza ha una forma quanto mai inclinata e sfuggente. Dai suoi montanti, che hanno messo su muscoli per evidenti motivi di sicurezza, prende le mosse una capote a triplo strato che gira stretta sopra l'abitacolo, tanto da far diminuire l'altezza massima di 35 mm rispetto a un'Arnage "normale".

SUPER PROTETTI

Con la semplice pressione di un pulsante, il tetto in tela impiega meno di trenta secondi per scomparire alle spalle dei passeggeri posteriori. Questi hanno a disposizione un buon 20% di spazio in più rispetto a quelli ospitati sull'Azure e i loro poggiatesta sono pronti a trasformarsi in rollbar alla prima avvisaglia di ribaltamento. A scongiurare una simile eventualità c'è però a monte anche uno stuolo di dispositivi elettronici, con Esp e sospensioni attive elettroidrauliche in testa.

TIRATA A LUCIDO

Il giro di perlustrazione dell'Arnage Drophead Coupé si chiude con la coda dalle forme levigate, in cui elementi di gusto rétro come il bagagliaio in rilevo convivono con altri moderni, capitanati dai fari a Led e dai terminali di scarico ovali. La loro superficie è cromata, al pari di quella di molti altri dettagli: le maniglie, i cerchi da 19", le cornici delle luci e gli specchietti sono tutti reduci da un bagnetto nel cromo e luccicano come l'argenteria lustrata di fresco.

ALLA MARINARA

Originale è anche la scelta della finitura metallica per la parte bassa della carrozzeria, che sembra indicare la linea di galleggiamento. Un paragone calzante, anche perché l'abitacolo è degno di un motoscafo d'altura, con la copertura del vano in cui scompare la capote che sembra un prendisole e il ponte di comando che è un tripudio di legno e pelle. Per completare il quadro mancano giusto le manette per dare "macchine avanti tutta" al V8 biturbo da 6,75 litri, capace di 450 cv e di una coppia di 875 Nm.
Pubblicato da Paolo Sardi, 04/05/2005
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