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Anteprima Citroën C2


Avatar Redazionale , il 09/05/03

20 anni fa -

Eccola la più piccola delle Citroën, con l'abitino malizioso che le vedremo indosso per anni, e con tutta la carica di simpatia che una sequenza insolita di soluzioni furbe all'interno sarà in grado di trasmettere ai più giovani. Arriverà a novembre, ma già da ora, con le prime immagini ufficiali e la lista delle novità, mette in mostra un bel caratterino.

L’abito, tolto qualche orpello dovuto all’allestimento rally, è identico a quello visto in marzo al Ginevra (vedi concept C2 Sport), compatto, con lo stile che associa bombature e linee curve a tratti spigolosi e volutamente sconnessi.

Nel viso c’è tutto il Dna della nuova generazione Citroën, anche se per ora limitata alla C3 (e alla nuova C3 Pluriel, della quale pubblicheremo la prova su strada tra pochi giorni). Quindi, un anteriore dominato da un marcato andamento tondeggiante, che dalla base del paraurti disegna una linea curva lunghissima, interrotta solo parzialmente dal parabrezza, e che prosegue con inclinazioni i diverse fino alla coda.

Dominano su tutto due grossi fari ad andamento verticale (altra caratteristica Citroën) e una vistosa calandra, integrata al paraurti, quasi completamente chiusa da una lamiera che ospita il logo di Casa. Dalla sua estremità superiore si dipana un cofano motore ridotto, mentre in basso, due faretti fendinebbia delimitano la presa d’aria per il motore.

La vera novità stilistica è però nella fiancata, con un’ampia vetratura ma senza una linea di cintura definita, bensì spezzata, tronca in corrispondenza del finestrino posteriore, dove la sola continuità con il resto della vettura è data dal tetto. E’ come se per disegnarla si sia dato incarico a due stilisti, uno per l’anteriore e uno per il retro.

Vista da dietro l’effetto è ancora più evidente, con una coda tronca che scende verso terra come tagliata con un coltello, e attraversata da linee orizzontali e verticali interrotte solo da un paraurti bombatissimo e da due belle luci posteriori. Il risultato è tuttavia piacevole e originale.

Ma è all’interno che tutta la creatività francese si è espressa al meglio. Dagli abbinamenti di colore, di buon gusto (non è stato sempre così in passato) con tonalità in verde, blu, ambra o grigio, alla pulizia della plancia, ai materiali traslucidi mai utilizzati finora in un’auto, come quelli che caratterizzano il pomello del cambio.

Ancora meglio hanno fatto con lo spazio, modulabile come su una monovolume: i due sedili posteriori sono infatti indipendenti, scorrevoli e ribaltabili a piacere con estrema facilità, anche dal bagagliaio. Il cofano posteriore ha l’apertura sdoppiata (tipo Smart) e può essere aperto con comando elettrico.

La ribaltina, incernierata a filo del piano bagagli, è molto ampia e una volta chiusa copre per metà lo spazio del bagaglaio. Con una particolarità: al suo interno nasconde un vano per piccoli oggetti o per gli attrezzi di riparazione della vettura. Cinque litri di volume in più accessibili anche dall’interno, a portellone chiuso.

Grande abitabilità quindi, in barba alle dimensioni esterne, che dicono di una lunghezza di 3,66 metri (tanto per capirsi, sono 3,85 quelli della C3), una larghezza di 1,66, pari quindi alla C3, e un’altezza di 1,46 metri. Viaggiano comodi anche quattro adulti sostengono a Parigi e lo confermerebbero i 2,31 metri del passo, solo 15 centimetri inferiore a quello della C3 (il paragone è d’obbligo visto che la piattaforma è la stessa, leggermente accorciata).

Quanto al comfort si può contare su soluzioni in dotazione a vetture di categoria superiore, tra cui il volante regolabile in altezza e profondità, il sedile pilota regolabile anche in altezza, computer di bordo, cruise control, accensione automatica dei fari, sensori di pioggia e accensione automatica dei tergicristalli, segnalatore di eccesso di velocità.

Quattro i motori in dotazione, tre a benzina e uno diesel:
1.1i con potenza di 44kW (61cv) a 5500 giri, con una coppia di 94 Nm a 3200 giri;
1.4i che sviluppa 54 kW (75cv) a 5400 giri e coppia massima di 118Nm a 3300 giri;
1.6i 16V da 80 kW (110cv) a 5700 giri e coppi max di 147Nm a 4000 giri;
1.4 Hdi common rail di seconda generazione, economico e silenzioso, da 50kW (70cv) a 4000 giri, con coppia max di 150Nm a 1750 giri.

Sulla C2 sarà disponibile il cambio SensoDrive già visto sulla C3, abbinato ai motori 1.4i e 1.6i 16V. Come noto, il SensoDrive è un cambio meccanico robotizzato che offre due soluzioni di guida: manuale o automatica. Il passaggio da una all’altra avviene attraverso un comando sistemato sulla console centrale.

Sicurezza al top della categoria grazie ad ABS con ripartitore elettronico della frenata, accensione automatica delle luci di allarme, controllo elettronico della stabilità ESP, airbag frontali, laterali e a tendina per la testa.


Pubblicato da Gilberto Milano, 09/05/2003
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