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Prova su strada

Renault Scénic RX4


Avatar Redazionale , il 01/08/01

22 anni fa -

Specialista delle monovolume, Renault inventa una sottocategoria, quella delle monovolume tuttoterreno, adatte all’uso quotidiano in città, alla gita in campagna nei weekend, o al fuoristrada leggero, su sterrato e strade non asfaltate. Con quattro ruote motrici e con la carrozzeria rinforzata e più alta da terra, all’interno mantengono tutte le comodità cui gli automobilisti non sembrano più voler rinunciare. La Scenic tuttoterreno si chiama RX4, e sarà disponibile da maggio con.

LA NOVITÀ

Pochi tocchi estetici rendono più forte il carattere della Scénic, levandole un poco del suo aspetto da auto da famiglia: alta e larga, l'RX4 sembra una ranocchia pronta a saltare con i grandi paraurti di materiale plastico in tinta con la carrozzeria e non verniciati (per non rovinarsi nell'uso estremo, mulattiere o posteggi cittadini che siano) che fanno tutt’uno con i parafanghi e che allungano la Scénic di quasi 4 cm (421cm in totale) rispetto alla versione base. Protezioni sui parafanghi e cerchi da 16 pollici, con pneumatici da fuoristrada leggero 215/65, abbinati alla maggior altezza totale (12 cm), rendono il look della RX4 molto forte.

FUORISTRADA FUORI

Il frontale è lo stesso del modello appena rinnovato, con proiettori a superficie complessa, qui con fondo scuro per renderli più aggressivi. La coda ricorda quella di una fuoristrada pura, con la ruota di scorta appesa all’esterno (per far posto all’interno alla trasmissione sulle ruote posteriori) e dal portellone diviso orizzontalmente in due parti: il lunotto in vetro, apribile separatamente, e il bagagliaio vero e proprio, incernierato lateralmente, sbloccabili entrambi con un comando elettrico sequenziale. Invariata la capacità di carico (410-1800 litri).

MONOVOLUME DENTRO

L’interno non cambia, flessibile e pratico come sempre, con buona abitabilità e i sedili che possono essere trasformati in tavolini o rimossi del tutto, senza bisogno di attrezzi. Purtroppo la sagomatura dei sedili posteriori riduce lo spazio a disposizione dei due passeggeri esterni, mentre pilota e passeggero viaggiano comodi. I comandi della climatizzazione e della radio sono in posizione ben accessibile, sopra al piccolo cassettino portabibite refrigerato, uno dei 20 vani portaoggetti disponibili su tutte le Scénic, per una capacità totale di 110 litri. Specifici per la RX4 i rivestimenti in pelle nera, optional.

INTEGRALE

La trazione sulle quattro ruote, sviluppata in collaborazione con Steyr Daimler Puch, è definita da Renault "permanente" poiché alle ruote posteriori arriva sempre almeno l’1% della trazione, quanto basta per mantenere gli organi di trasmissione in tensione, pronti ad intervenire nel caso una delle ruote anteriori perda aderenza. Da normale trazione anteriore, quando una delle ruote anteriori slitta la RX4 si trasforma in quattro ruote motrici con un dispositivo viscostatico che si attiva all’istante e provvede a inviare, anche al 100%, la spinta alle ruote posteriori. Il sistema è meccanico e totalmente automatico: non è possibile attivarlo manualmente, così come bloccare i differenziali, e non sono disponibili le marce ridotte. Un sistema antipattinamento elettronico agisce sulle ruote anteriori, assicurando la massima trazione in ogni situazione di guida.

PRIMA CORTA

Il cambio ha subìto leggeri adeguamenti per migliorare le prestazioni in fuoristrada: la prima e' ora più corta, i tre rapporti intermedi sono più lunghi, e la 5 marcia è uguale alla Scénic "stradale".
Le sospensioni sono irrigidite adeguatamente con barre antirollio e dotate di ammortizzatori più lunghi, oltre a bracci in materiale più resistente (ghisa) e al ponte posteriore a ruote indipendenti (sulla 2 ruote motrici è a quattro barre). Con queste modifiche la Scénic aumenta l’altezza da terra di 9 cm. Interessanti, per i fuoristradisti, anche gli angoli di attacco e di uscita, rispettivamente di 29,9° e 35,9°.

I MOTORI

Due le motorizzazioni: disponibile dal momento del lancio (previsto per maggio), il 2000 benzina da 140 CV e 190 Nm di coppia (a 3750 giri), mentre arriverà a settembre il nuovo 1.9 dCi, un turbodiesel common rail, da 105 CV e 200 Nm a 1500 giri che sostituisce, da subito per tutta la gamma, il turbodiesel da 100 CV.

I PREZZI

sono interessanti, ma non economici: la versione base, con 4 airbag, ABS, servosterzo, fendinebbia, climatizzatore manuale, costa 45.400.000 lire. La variante Pack, che aggiunge i cerchi in lega, il bull-bar, l’autoradio e gli alzacristalli elettrici posteriori, raggiunge i 47.700.000 lire, entrando pericolosamente in concorrenza con le fuoristrada "vere". Per la versione diesel è previsto un sovrapprezzo nell’ordine del milione e mezzo di lire.

ALVOLANTE

La posizione di guida è ancora più alta e offre una visuale ampia in ogni direzione. Quanto basta per sentirsi a proprio agio nel traffico cittadino, sulle autostrade trafficate e nel fuoristrada leggero. Pneumatici e altezza ricordano la guida di una fuoristrada, anche se la carrozzeria non dondola troppo nelle curve. Per raggiungere il posto di guida non è però necessario arrampicarsi come per salire su una fuoristrada vera. Nessun appunto sulla frenata, potente e integrata dall'efficace azione dell'ABS di serie, mentre il cambio, che pure ha innesti precisi e a prova di errore, richiede ha un’escursione molto elevata tra un rapporto e l’altro.

COMODA IN CITTÀ

Nel traffico si apprezzano il comfort acustico e l'isolamento dalla strada, offerti dal connubio di pneumatici dal fianco alto e di sospensioni rigide ma non troppo a lunga escursione: in città la RX4 è una Scénic come tutte le altre, forse ancora più molleggiata e morbida. Lo sterzo è molto leggero e ha un ritorno perfettamente calibrato, privo di indecisioni, che permette di districarsi facilmente nelle code, così come nel traffico caotico.

RUMOROSA IN VELOCITÀ

Nei trasferimenti veloci la RX4 allieta i suoi ospiti con il rumore indotto dal rotolamento dei pneumatici e dall'aerodinamica più "pesante".
Il motore, poi, sembra soltanto un lontano parente del 2000 provato sulla Scénic stradale: appesantito dagli organi di trasmissione, imbarazzato dai rapporti intermedi più lunghi, fatica a muovere la RX4 e a farle riprendere velocità dopo un rallentamento. Solo dopo i 4000 giri risponde con un certo brio, tirando fino a 5700 giri quando il limitatore interviene forse troppo prematuramente. All’aumentare dei giri aumenta anche il rumore che entra nell'abitacolo, quasi fastidioso in piena accelerazione.

IN FUORISTRADA

Poco pronto ai bassi regimi, il motore non favorisce la guida in fuoristrada, terreno dove la RX4 si disimpegna senza problemi: procede con tranquillità anche sugli sterrati più disastrati, galleggiando come fosse su un cuscino d'aria, infischiandosene delle pietre, delle buche o delle cunette, e con nessuna reazione anomala sullo sterzo, a parte qualche leggera vibrazione (viaggiando sui sassi!). Gli angoli favorevoli permettono di affrontare percorsi di tutto rispetto, impensabili per una vettura normale a quattro ruote motrici, troppo bassa e "delicata". Protetta parzialmente nel sottoscocca, la RX4 affronta, invece, buche in velocità senza scomporsi.

INARRESTABILE

Guadi, salite su colline erbose con tutte le quattro ruote impegnate ad aggredire il terreno, discese impegnative su pietraie scivolose, salti a 20 cm da terra: la RX4 si muove davvero bene su qualsiasi tipo di terreno, fermandosi soltanto davanti a ostacoli di grosse dimensioni per i limiti fisici della sua carrozzeria, che deriva comunque da una vettura stradale. In salita, la RX4 sembra quasi fermarsi quando le ruote anteriori iniziano a slittare ma, subito le ruote posteriori iniziano a spingere come una folla di tuareg e la marcia continua senza problemi.

POCA SPINTA

Nelle salite più ripide, la RX4 non ha problemi di trazione ma di spinta del motore, costringendo a insistere con la frizione per far salire di giri il motore. Un limite per affrontare percorsi impegnativi, in cui si richiede il massimo spunto ai minimi giri, ancor più con l'aria condizionata inserita che assorbe parecchia potenza diminuendo ancor di più la spinta disponibile. Per rinfrescare l'abitacolo, meglio sfruttare i due tetti apribili elettrici, disponibili come optional...

MEGLIO DIESEL?

Almeno sulla carta, poiché non è ancora disponibile per la prova, sembra di sì. Data la grande spinta disponibile a partire da soli 1500 giri, 2.250 in meno rispetto al motore a benzina, la guida promette di essere più fluida e il divertimento sembra assicurato anche nell'uso in fuoristrada. Oltre che nella guida di tutti i giorni.

di Marco Zamponi
3 febbraio 2000


Pubblicato da Redazione, 01/08/2001
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