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Prova

Ford S-Max


Avatar Redazionale , il 17/05/06

17 anni fa - A tutta velocità nello spazio

Si fa presto a dire monovolume. Ford, invece, mette i puntini sulle i e sulla stessa piattaforma della Galaxy confeziona un secondo modello dal taglio sportivo. Proposta con quattro motori e due allestimenti, ha prezzi che partono da 24.600 euro. A giugno nelle concessionarie.

NOME E COGNOME Questa volta gli esperti di nomi non avranno segnato nemmeno un'ora di straordinario. Per battezzare la loro nuova monovolume, alla Ford hanno infatti pescato direttamente dall'albero genealogico dell'Ovale e cambiato giusto un'iniziale: dopo la C-Max, ecco dunque la S-Max. Della sigla c'è giusto una nuova interpretazione: S può stare per stile, spazio oppure sportività, mentre Max sarebbe l'acronimo di Multi Activity Xover, da intendersi crossover. Al di là delle sigle e delle assonanze, la parentela tra i due modelli si nota pure nell'impostazione di monovolume sportiveggiante.

CONVIVENZA FELICE Il resto però fa storia a sé, a partire dalle dimensioni. Lunga 4.768 mm, larga 1.854 e alta 1.607 mm, la S-Max è una variazione sul tema della nuova Galaxy, con la quale condivide il pianale e un buon 70% dei componenti. Alla Ford sono comunque riusciti a dare a ciascun modello una spiccata personalità e si può quasi escludere che le due monovolume si pestino i piedi a vicenda. La S-Max strizza l'occhio a chi apprezza il look grintoso, diventando esponente di spicco della nuova scuola stilistica della Casa, il cosiddetto kinetic design.

AFFUSOLATA La linea è filante e muscolosa al tempo stesso, con un frontale abbastanza pronunciato da cui prendono le mosse, senza soluzione di continuità, i montanti del parabrezza. Il padiglione è molto basso in rapporto alla lunghezza complessiva e accentua la sensazione di dinamismo, culminando in un portellone leggermente bombato. Pochi tratti decisi, attorno ai quali abbondano dettagli grintosi, a partire dagli archi passaruota molto marcati.

FALLO DI SIMULAZIONE Nella parte anteriore le nervature che solcano il cofano e le fiancate si contendono la scena con i piccoli faretti fendinebbia, sistemati in posizione insolitamente alta, ai lati della mascherina. Al loro posto, alle estremità del paraurti, ci sono invece finte prese d'aria a forma di branchia, così come solo scenografiche sono le feritoie disegnate sulla la parte posteriore dei passaruota.

FIAT LUX Anche l'abitacolo fa di tutto per dare un'idea di sportività, con sedili ben profilati ai lati e con un volante multifunzione a quattro razze. La plancia ha un look pulito, con la console centrale perfettamente raccordata alla parte orizzontale. Le superfici vetrate molto ampie fanno sembrare l'interno ancora più grande di quanto gia non sia. Che il pilota e il suo secondo siano trattati in guanti bianchi è quasi da dare per scontato, mentre colpisce la quantità di spazio destinata a chi viaggia dietro. Basti pensare che l'abitacolo è più lungo, più largo e più alto di quello della vecchia Galaxy.

CINQUE O SETTE Nella zona posteriore ci sono sedili singoli per ogni passeggero, ampiamente regolabili in senso longitudinale e nell'inclinazione dello schienale. A richiesta, per 750 euro, si può avere anche una terza fila, con due sedili pronti a scomparire pavimento del bagagliaio. La stessa sorte può toccare anche ai sedili della fila centrale grazie al sistema Fold Flat System. Nel complesso, l'interno della S-Max in versione sette posti può essere configurato il 32 modi diversi.

A TUTTO VOLUME Rinunciando alla terza fila di sedili si può ordinare invece per 400 euro un piano di carico estraibile di 48 cm e capace di sopportare un peso di 120 kg. La capacità di carico va dai 285 litri di quando si viaggia in sette fino agli 854 della configurazione a cinque posti e ai 2.000 litri tondi tondi dell'abitacolo a due soli posti, con tutti gli altri sedili ripiegati. In questo caso la lunghezza utile è di due metri, con una larghezza di 115 cm. Per i piccoli oggetti ci sono invece sparsi qua e là ben 26 vani, per un'ulteriore capacità totale di 90 litri.

DUE A BENZINA... La S-Max è attesa nelle concessionarie a partire dal prossimo 8 giugno. La gamma prevista per il lancio si compone di quattro motori, due a benzina della famiglia Duratec e due a gasolio della tribù Duratorq. Quanto ai primi, apre le danze un due litri capace di 145 cv a 6.000 giri e di una coppia massima di 190 Nm a 4.500 giri, il 90% dei quali sempre disponibili tra 2.000 e 6.000 giri. Questo motore porta la S-Max da 0 a 100 km/h in 10,9 secondi e garantisce una velocità massima di 197 km/h con una percorrenza media di 12,5 km al litro. Ben più sportivo è invece il cinque cilindri turbo da 2,5 litri vera punta di diamante della squadra Ford. La sua potenza è di 220 cv a soli 5.000 giri, mentre la coppia massima è di 320 Nm costanti tra i 1.500 e i 4.800 giri. Quanto basta per far viaggiare la S-Max a 100 km/h in 7,9 secondi dalla partenza e per garantire una punta di 230 km/h, con un consumo medio di un litro ogni 10,6 km.

...E DUE A GASOLIO Sul fronte turbodiesel, la motorizzazione d'accesso è il TDCi 1.8 da 125 cv a 3.700 giri e da 320 Nm a 1.800 giri, pronti a diventare 340 sotto la spinta dell'overboost. Per questa versione la velocità massima è di 190 km/h, con un tempo di 11,4 secondi nello scatto da 0 a 100 e con una percorrenza media di 16,1 km/litro. La S-Max 2.0 TDCi fa registrare un risultato appena peggiore, 15,6 km/litro, a fronte però di prestazioni migliori. L'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 10,5 secondi e la velocità massima si attesta a 196 km/h, grazie a una potenza massima di 140 cv a 4.000 giri e a una coppia di 320 Nm tra i 1.750 e i 2.500 giri, che anche qui possono diventare 340 sotto l'effetto dopante dell'overboost.

PLUS...VALORE Gli allestimenti a listino sono invece due: S-Max + (da leggersi plus e da intendersi come base) e Titanium. Già nel primo caso la dotazione è piuttosto ricca e comprende tra le altre cose 9 airbag (quello dispari è destinato alle ginocchia del pilota), il climatizzatore automatico bizona, il controllo elettronico della stabilità ESP e poggiatesta attivi. Di serie c'è anche il sistema HMI (Human Machine Interface) che permette di controllare molti comandi agendo sui due joystick sistemati sulle razze del volante. Questo allestimento è disponibile con il motore a benzina 2.0 a 24.600 euro e con i turbodiesel 1.8 e 2.0 TDCi rispettivamente a 26.600 e 27.700 euro, che diventano 28.250 se si desidera il filtro antiparticolato.

LA FEBBRE DEL TITANIO Per avere invece la personalizzazione Titanium occorre stanziare altri 1.000 euro. Per giustificarli la Ford mette sul piatto anche cerchi in lega da 17 pollici con pneumatici 225/50 (standard ci sono quelli da 16 con gomme 215), i vetri posteriori oscurati, i sensori pioggia e crepuscolare, lo specchio retrovisore fotocromatico e inserti titanium look per la plancia, le porte e le soglie. Questo è l'unico allestimento abbinabile al motore 2.5 turbo, a un prezzo di 29.100 euro.

SU MISURA Come al solito la Ford predispone anche una lunga lista di optional per tagliarsi al S-Max su misura. Tra questi una menzione la meritano i fari bi-xenon adattivi (800 euro), le sospensioni attive IVDC che si regolano automaticamente ogni 2 millisecondi (850 euro), il cruise control attivo ACC (750 euro per le versioni 2.0 TDCi e 2.5), il tetto panoramico fisso (950 euro) e l'immancabile navigatore satellitare (dai 1.500 euro).

IN PUNTA DI DITA Salendo a bordo della S-Max ci si sente a proprio agio, ben avvolti da un sedile dal taglio sportivo e con i comandi principali e secondari a portata di mano. Non tutte le finiture hanno un'aria impeccabile (il portaocchiali vicino allo specchio retrovisore ne è un esempio), ma la qualità appare nel complesso soddisfacente. Guardandosi attorno, la prima cosa che colpisce è l'estensione delle superfici vetrate. Il parabrezza è molto ampio e ai suoi lati altri cristalli sono incastonati nel montante sdoppiato. Il risultato sono una grandissima luminosità e una buona visibilità, dovuta anche alla posizione leggermente rialzata del sedile. Bastano poche manovre per fare l'occhio agli ingombri del frontale, mentre la coda  richiede un apprendistato più lungo: la sua forma è bombata e finisce un po' più in là di dove sembra a prima vista. Ad agevolare le manovre provvede anche lo sterzo, che in manovra si gira con un grissino e ha un diametro di volta tutto sommato ragionevole.

PROMESSE MANTENUTE Al salire della velocità il volante resta leggero e offre una notevole sensazione di controllo. Questa Ford mantiene su strada quelle promesse di sportività fatte dal look, dimostrandosi più agile e atletica della media delle monovolume della stessa taglia. Anche entrando in curva alla garibaldina il rollio resta sempre contenuto. Specie se equipaggiata che i cerchi di maggior diametro, la S-Max scorre bene lungo la traiettoria senza tendere a piantarsi sulle ruote esterne.

ALL'UNANIMITA' Quando si rilascia l'acceleratore o a seguito di brusche correzioni, la coda non ha comunque reazioni eccessive e allarga appena la traiettoria, sotto lo sguardo vigile dell'Esp. Le sospensioni mettono d'accordo un po' tutti, dal papà dal piede pesante alla suocera che soffre di l'ernia del disco. Il molleggio è soffice abbastanza per digerire le buche ma ben controllato, così da impedire alla carrozzeria di caracollare dinoccolata da una curva all'altra.

SOTTOVOCE Il motore 2.0 TDCi, l'unico disponibile al momento della prova, si dimostra il partner ideale per la S-Max e non serve lucidare la sfera di cristallo per indicarlo come il probabile best-seller di famiglia. Al minimo appare educatissimo, con un tono di voce molto sommesso e maniere gentili fino all'approssimarsi dei 2.000 giri. Oltre questo regime i suoi modi si fanno decisi mentre pian pian che si avvicina alla zona rossa tira fuori un gran temperamento, senza però farsi mai troppo chiassoso. A velocità di crociera autostradale, a rompere il silenzio sono solo il rumore di rotolamento dei pneumatici e lievi sibili aerodinamici.


Pubblicato da Paolo Sardi, 17/05/2006
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