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Prova su strada

Ford Mondeo SW


Avatar Redazionale , il 01/08/01

22 anni fa -

Grande fuori e piccola dentro: così era la vecchia Mondeo wagon. Ora i tempi sono cambiati e la nuova ammiraglia familiare della Ford è ancora più grande fuori, ma con un interno super spazioso, un abitacolo hi-tech nello stile, funzionale e ben celato nelle dimensioni dalla forma della carrozzeria, che ha sbalzi minimi e carreggiate larghe da sportiva. Sportivo è anche il cuore TDdi, un turbodiesel due litri di carattere. Il rapporto sostanza/prezzo è interessante.

LA NOVITÀ

Lo stile ricorda quello della Passat, ma non è un caso: la matita è la stessa, quella di Chris Bird passato da Volkswagen alla concorrenza Ford. Un design pulito, elegante, con taglienti fari anteriori in puro stile Ford "New Edge" e luci posteriori infilate nel montante. Grandi cerchi da 16 pollici con gomme da sportiva taglia 205/55, passo lungo e carreggiate larghe, sbalzi ridotti del frontale e della coda: tutto contribuisce a rendere la presenza della Mondeo wagon importante e compatta.

DA CHE PARTE STA?

Lo stile sobrio mimetizza bene le dimensioni da familiare di taglia maxi: 480 centimetri di lunghezza (7 in più rispetto alla berlina) per 181 di larghezza. La Mondeo wagon, da sempre rivale delle familiari medie per prezzo, fa concorrenza ora alle ammiraglie col portellone. Per intenderci: è nove centimetri più lunga della Volvo V70, dieci più della VW Passat, quattro meno della Mercedes E wagon e uno meno rispetto della BMW Serie 5 touring. Una scelta apprezzata nei Paesi del Nord Europa, affamati di spazio interno e con pochi problemi di posteggio, ma che con i problemi di traffico italiani può rendere la ricerca dl posteggio un poco più difficoltosa.

TANTO SPAZIO

Si farà anche fatica a posteggiare, ma all’interno la Mondeo wagon offre un abitacolo davvero a prova di famiglia numerosa. Lo spazio per le gambe di chi siede dietro è da record, anche se al volante c’è un cestista, e nel bagagliaio (540 litri) trova posto anche l’orsacchiotto di peluche a grandezza naturale. Lo stile è hi-tech, con belle plastiche moderne e con una finitura in simil acciaio spazzolato della consolle centrale che sembra rubato al piano di lavoro di una cucina industriale. Dettaglio che stride non poco con l’orologio in stile sveglia della nonna che campeggia al centro della consolle, sopra i comandi della climatizzazione.

DIKTAT: QUALITÀ

A partire dalla Focus, tutti i nuovo progetti Ford si distinguono per la ricerca della qualità in rapporto a un prezzo interessante. A partire dal telaio, lo stesso su cui è sviluppata la Jaguar X-Type, alla raffinatezza complessiva del progetto, in termini di modernità tecnologica. Senza dimenticare la cura della realizzazione: alla Mondeo mancano ancora plastiche dall’aspetto un po’ meno croccante, come il materiale utilizzato per i pulsanti e qualche rivestimento un po’ economico. Dettagli a parte, il rapporto qualità/prezzo è molto interessante.

LA STIVA

540 litri sotto la tendina avvolgibile copribagagli, 830 litri con cinque posti sfruttando il bagagliaio fino al tetto, 1660 litri viaggiando in due e riempiendo come un uovo tutto lo spazio disponibile per i bagagli. Numeri importanti a cui va aggiunta la facilità data dal piano di carico basso, a filo dell’apertura del portellone, e dalla struttura estremamente regolare. All’interno, l’ingombro delle sospensioni posteriori è davvero ridotto (la larghezza minima è di 115 centimetri) grazie a uno schema differente rispetto a quello adottato dalla berlina. Un vano grande, facile, ben rivestito e che, sotto il bel tappeto con liste di metallo per rendere più facile far scorrere i bagagli (la profondità con cinque posti è di 113 centimetri, 195 se si abbassa il sedile posteriore), nasconde una nicchia chiusa per la ruota di scorta (non ruotino) e per piccoli oggetti. Non mancano la presa di corrente e ganci cromati per fissare il carico.

FULL OPTIONAL

La Mondeo wagon offre di serie tutto quanto non può mancare su un’auto moderna: Abs con Ebd, airbag frontali, airbag laterali per il torace, airbag a tendina anteriori e posteriori per la testa, 4 alzacristalli elettrici, climatizzatore automatico, chiusura centralizzata con telecomando nella chiave, fendinebbia, sedile guida regolabile in altezza elettricamente, sedili anteriori con regolazione lombare, volante rivestito in pelle regolabile in altezza e in profondità. Tutto compreso nel prezzo di 41 milioni per le versioni con motori a benzina 1.8 e 2.0 16V, 43 milioni per la 2.0TDdi e 46,5 milioni per la 2.5 V6 Ghia. L’allestimento Ghia è disponibile per tutte le Mondeo a 3,5 milioni e include gli interni in pelle, i cerchi in lega, il computer di bordo, lo specchio retrovisore antiabbagliamento e finiture Ghia.

AL VOLANTE

Le dimensioni non imbarazzano e anche in marcia la Mondeo SW sembra più compatta. Merito della buona posizione di guida, ben adattabile alle proprie esigenze grazie anche a volante e sedile che si regolano in tutte le direzioni e con una escursione tale da accontentare tutti. La visibilità è sempre buona, con una percezione degli ingombri che rende sempre consapevoli nel cipasso-noncipasso, cistò-noncistò.

GLI ARTIGLI

Difficile mettere in crisi la Mondeo wagon: carreggiate larghe, gomme larghe, passo lungo, scocca rigida e sospensioni allo stato dell’arte la rendono facile alla guida e sicura in ogni situazione. Neutra alle manovre brusche e tirate al limite, la wagon Ford non si scompone mai rendendo i viaggi stress-free. Peccato che alla Mondeo manchi la carta del silenzio: dove in Ford sono andati al risparmio è sull’insonorizzazione. Confortevole fino alle velocità consentite dal Codice, la Mondeo diventa rumorosa fino alla soglia del fastidio facendo salire l’ago del tachimetro. Un rumore diffuso, un mix tra rombo di motore, rumore di rotolamento e di scocca. Peccato…

TURBODIESEL TRADIZIONALE

Il motore TDdi Duratorq è complice al 30% della rumorosità dell’abitacolo. Un rumore quasi sportivo, un po’ Alfa Romeo d’antan, che alla fine è il minore dei fastidi. Rumorino che si fa poi perdonare con le prestazioni che non fanno rimpiangere troppo i motori a benzina. 115 CV (85kW) e 280 Nm di coppia massima a 1760 giri sono valori da tenere in considerazione. Soprattutto per un tradizionale motore a iniezione diretta, seppur iniettato da una modernissima pompa radiale Bosch VP44 e corredato di 4 valvole per cilindro e intercooler. Ma in arrivo c’è un nuovo due litri con tecnologia common rail da circa 130 cavalli.

OVERBOOST

Se non basta, la turbina a geometria variabile e l’overboost aggiungono un pizzico di pepe quando si pesta a fondo sul gas e per pochi istanti la coppia aumenta fino a 310Nm, con il motore che sale rapidamente di giri per sorpassi più facili e accelerazioni più brillanti. 11 secondi per raggiungere i 100 km/h partendo da zero e 193 km/h di velocità massima, sono numeri interessanti ma, indipendentemente dalle cifre, la guida è molto divertente e piacevole. Il motore spinge fino al fuorigiri, con i 170 km/h toccati in quarta a 5.500 giri e la gradevole sensazione di avere sempre una buona riserva di potenza a disposizione. I consumi sono da vera stradista: 16 km con un litro in media, 12 in città…

M.A. Corniche

9 febbraio 2001
Pubblicato da Redazione, 01/08/2001