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In sella:

Ducati 999 '05


Avatar Redazionale , il 09/09/04

19 anni fa - Iniezione di potenza per la Superbike bolognese

Nuovo motore da 140 cavalli, forcellone scatolato e nuovo cupolino. Tutto a quel prezzo là, lo stesso del 2004. Così si presenta la nuova 999 per il 2005, pronta a sifdare le altre superbike senza timori reverenziali. Gran motore, bella guida. L'abbiamo gustata al Mugello con degli apripista di eccezione.

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COME VA Capirossi, Bayliss, Laconi, Lanzi, Guareschi. Provate ad immaginarvi che all'improvviso vi compaiano davanti tutti assieme, e non solo cenino con voi discorrendo amabilmente del più e del meno al vostro tavolo, ma il giorno dopo s'infilino la tuta, inforchino delle 999 identiche alle vostre e si mettano a girare al Mugello assieme a voi, come nella più grande e gasante scuola guida che possiate immaginare... C'é di che perdere la testa, oppure la carena, mentre tu, impegnatissimo a gustarti la 999, vieni letteralmente sverniciato da un sorpasso a pochi millimetri che ti fa balzare il cuore in gola.

EVENTO IN GRANDE A noi e successo davvero. Ci tiene proprio la Ducati a questa 999, e fa bene se è vero che senza mezzi termini l'amministratore delegato Ducati, Federico Minoli, ha detto che proprio grazie alla 999 il bilancio della rossa ha tenuto in questo momento difficile per le vendite. E allora, presentazione in grande stile per questa che si può considerare una nuova 999. Proprio come due anni fa, l'anno della sua prima presentazione, anche per la nuova moto ha messo in movimento tutte le sue prime guide.

ARIA DI CASA

In ogni caso, non aspettatevi rivoluzioni: è la 999 di sempre, e chi conosce questa moto sente aria di casa, con in più una bella dose di birra in corpo, anche se, come al solito, non lo dà troppo a vedere. Come tutte le Ducati di ultima generazione, la 999 non strepita, non urla, è piuttosto silenziosa, ma fa tanta strada ed è amica del cronometro. Il motore da 140 cv è, in effetti, decisamente più potente, e si avverte ovunque, anche in una pista come quella del Mugello che ha una fame insaziabile di cavalli. Basta dare una manata al gas per capirlo.

PIU' CATTIVA Là dove la vecchia 999 aveva una risposta un po' apatica, questa invece spinge con una bella dose di cattiveria. Prende i giri più rapidamente, arriva più decisa ad un limitatore che pare entrare fin troppo presto, fin troppo brusco. Comunque un bel progresso, anche se il nuovo motore non ha fatto sparire le vibrazioni oltre quota 8000 giri che da sempre accompagnano la salita di regime.

FORCELLONE UGUALE TRAZIONE

Ovvio che le differenze ciclistiche rispetto alla vecchia moto siano molto sottili, ma dopo una giornata intera in pista mi pare che il nuovo forcellone abbia sortito ottimi effetti soprattutto per la trazione. Tant'è che anche le Pilot Power di primo equipaggiamento fanno una degnissima figura, consentendo ritmi notevoli senza mai fare scherzi. Altra vita rispetto alle vecchie Pilot Sport! Poi, restano le caratteristiche peculiari della 999, con la sua guida rotonda, il suo avantreno rassicurante, la sua facilità.

GUIDA TONDA

Restano però anche la sensazione di peso elevato, e la poca reattività, la discesa in piega è omogenea e tonda, ma nei rapidi cambi di direzione imposti dalle esse del Mugello, la 999 richiede un certo impegno fisico, anche più della Non ci sorprende, è sempre stato così. In compenso ha una percorrenza di curva strepitosa, scorre alla grande e quando si riprende il gas in mano si gode della spinta che prima mancava, o meglio era propria solo della S o della costosissima R.

PROTEGGE MEGLIO

Anche in pista è invece apprezzabile il nuovo cupolino, finalmente una protezione dignitosa che si traduce in minor fatica per chi guida. Ora ci si mette in carena alla perfezione, il casco si inserisce sotto il plex senza ricevere disturbi di sorta, anche agli oltre 260 visti in fondo al rettilineo. Impeccabili i freni, mai segno d'affaticamento, mai un millimetro di allungamento della leva, davvero difficile pretendere di meglio se non magari la frizione antisaltellamento della 749 R, che aiuterebbe un bel po' nelle staccate più violente. Va detto però che l'assetto preparato per noi da Guareschi era assolutamente perfetto, rendendo la moto quasi impeccabile anche in frenata.

LIBIDINE RACE

Nel pomeriggio arrivano le Pilot race, e i tempi scendono in modo consistente. Con gomme che "attaccano", la 999 può mostrare veramente di che pasta è fatta. Intanto è l'agilità a trarre immenso beneficio, da subito. Basta il profilo più appuntito di una gomma racing (e il 180 posteriore al posto del 190 di serie) e la 999 diventa più rapida a scendere in piega, più reattiva nelle esse, più precisa. E tu ti trovi ad aprire il gas senza ritegno, godendo della rinnovata spinta del bicilindrico a L, che non è mai riuscito a mettere in crisi la Michelin posteriore.

SU IL DIDIETRO

Unica modifica al setting, il sollevamento di 5 mm del retrotreno per compensare la differenza di peso tra me e Guareschi che portava la moto a sedersi un po' e a sottosterzare leggermente. Dopo l'intervento la mia 999 è diventata perfetta e il 2:09 tenuto in scioltezza di passo all'ultimo turno mentre tentavo invano di inseguire un rilassato Laconi (che per inciso girava in 2:04 con una moto identica alla nostra) la dice lunga sulle performance di cui è capace questo "modello base" della nuova 999.

CAMBIEREI POCO

Fosse mia le uniche migliorie che apporterei si limiterebbero ad una corona con un dente in più per accorciare leggermente il rapporto (e anche lo scarto tra una marcia e l'altra) e un limitatore spostato 300 giri più in là per godere di un allungo che adesso pare castrato precocemente. Per il resto la 999, adesso, è una gran bella moto da guidare.

COM'E'  24 mesi o poco più, sono passati da quando Ducati ha cambiato totalmente rotta presentando la 999. Polemiche discussioni a non finire, è indubbio che la 999 è una delle moto tutt'oggi più chiacchierate del mondo. In ogni caso, lentamente, in 24 mesi, è riuscita ad entrare nel cuore dei Ducatisti. E Ducati non perde occasione per stuzzicare i propri appassionati ogni anno che passa. Aggiornandola continuamente, soprattutto nel motore, quel Testastretta il cui sviluppo pare essere infinito.

STESSO PREZZO Come ormai prassi consolidata in Casa Ducati, gli aggiornamenti prima vanno ad interessare i modelli più prestigiosi, poi, man mano, scendono di categoria fino ad arrivare alla versione "base", se così di può chiamare una moto da 16.995 Euro. Come dite? Ma quello era il prezzo della versione precedente? Esatto, ma è anche quello di quella di cui andiamo a parlare. Perché tutte le novità che troverete elencate qui sotto non sono andate ad incidere sul prezzo d'acquisto, che resta invariato. Stavolta il cambiamento è importante. La 999 riceve corposi aggiornamenti di motore, di telaio e d'estetica.

ERA LA S Prassi Ducati, dicevamo, e quindi quale motore poteva mai andare a finire sotto la carenatura? Ovviamente quello che fino a ieri era prerogativa della sola 999S. Sparisce così definitivamente la versione a "coppa alta" del Testastretta, sostituita anche sulla 999 "base" da quella a coppa bassa. Il salto in avanti in termini di prestazioni è considerevole visto che la potenza passa dai vecchi 124 cv agli attuali 140 a 9750 giri, ovviamente ne trae beneficio anche la coppia con una bella iniezione di chilogrammetri saliti dai 10,4 kgm agli 11,1 a 8000 giri. Così, anche quanto a cavalli la 999 adesso può tenere testa alla concorrente di sempre, l'Aprilia RSV 1000, senza andare a disturbare la più costosa versione S.

ARIA ALLE CINGHIE Le innovazioni arrivano ovviamente tutte dall'esperienza maturata in gara. Così, anche la 999 può oggi beneficiare delle cartelle copricinghia ventilate con lo scopo di diminuire lo stress termico in una zona critica per questo tipo di motore. Anche la ciclistica è stata aggiornata, con il tanto atteso arrivo del forcellone scatolato che già da un anno è appannaggio della sola 999R.

UN BEL POSTERIORE Decisamente migliorato l'impatto estetico della zona posteriore (anche grazie allo scarico rivestito di nero), ma sono soprattutto la guidabilità e la trazione a giovarsi di questo nuovo arrivo. Inutile dire che il nuovo forcellone è più leggero e al tempo stesso più rigido di quello precedente (- 500 grammi, + 27% rigidezza), lavora ancora accoppiato con una sospensione Showa, marca a cui Ducati è rimasta fedele anche per la forcella, così come non cambiano i freni ancora Brembo (non radiali).

PIÙ BILANCIATA L'occhio attento (ma anche quello distratto) avrà certamente notato come la nuova 999 paia più armoniosa. Non che gli interventi estetici l'abbiano trasformata, ma è un fatto che la linea sia più equilibrata. Le carenature sono molto simili a quelle della 999R, con differenti deflettori, ma soprattutto cambia il cupolino, che si fa più ampio, perde i deviatori di flusso superiori, e adotta un plexiglass di maggiore ampiezza e con differente nervatura, la stessa delle 999 Factory. Il cupolino è uguale a quello che abbiamo già visto sulla 999R.

VEDO CHIARO La sua maggiore ampiezza tra l'altro ha il merito di spostare leggermente verso l'esterno gli specchietti retrovisori (che hanno anche un nuovo supporto), ovviando così alla carenza cronica di visibilità posteriore, che la 999 ha sempre denunciato. La carenatura, tra l'altro, è realizzata in Terblend, un nuovo polimero che ha consentito di scendere parecchio con gli spessori e di conseguenza ottenere un risparmio di 1200 grammi, ovvero il 13 percento in meno rispetto alle "plastiche" precedenti. Colori previsti, l'immancabile rosso Ducati (anche il telaio è rosso, come nella foto)ma si aggiunge anche un allestimento completamente nero (solo per la versione biposto).


Pubblicato da Stefano Cordara, 09/09/2004
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