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Prova

Honda FMX 650


Avatar Redazionale , il 15/07/05

18 anni fa - La motard per tutti i giorni

La motard per tutti, facile comoda e dal costo contenuto. Honda affronta così il tema della moto fun, con un oggetto dal design piacevole e contenuti validi. Il motore è un tipo tranquillo, ma la ciclistica mantiene le promesse.


COM'È Se il segmento motard sta aumentando di interesse lo si deve anche a moto come la FMX, che rifuggono il concetto di estremismo delle sorelle "racing" per importare la filosofia della derapata anche tra le mura della città. Inutile dire che le motard stanno affascinando un numero sempre maggiore di utenti, hanno un'aggressività intrinseca, data dal design, dalle ruote semislick e da quel mischiare la sportività stradale con quella crossista. I numeri delle immatricolazioni ancora non sono da boom, ma semplicemente perché chi fa il motard "vero" non immatricola la moto, la usa in pista. Basta fare un salto la domenica nei kartodromi o nei motodromi per capire come il fenomeno stia diventando importante.


STREET MOTARD Come sempre accade, dalla pista il fenomeno si sposta sulla strada. Le motard più aggressive sono belle perché "ignoranti", ma i loro limiti sono noti a tutti: scomode, vibranti, pressoché inutilizzabili per una distanza superiore alla decina di chilometri. Tutta questa pappardella per dire che le motard stradali stanno aumentando di numero prendendo lentamente quote di mercato e conquistando il favore degli utenti come accadde ai tempi d'oro delle enduro.


TUTTI IN MOTO

Honda interpreta, come sempre, il concetto a modo suo. La Casa dell'ala rifugge gli estremismi, confinandoli all'utilizzo in pista (con le CR-F che vende a nastro) e spara sul mercato la FMX, confermando la sua filosofia sempre più orientata alla ricerca di prodotti di bell'aspetto e di prezzo contenuto, con l'intenzione di portare alla moto il maggior numero di utenti possibili.

ALTI...

Una bella confezione riveste una ciclistica tradizionale che non manca di punti di attrazione come la forcella a steli rovesciati da ben 45 mm derivata da quella delle CR-F (ma totalmente priva di regolazioni), o nei cerchi da 17" anodizzati in nero, o ancora nel manubrio Renthal, roba con il pedegree.

...E BASSI

Poi, però, altre cose sono un po' "tirate via" come il forcellone dall'aspetto poverello, o la strumentazione, non tanto perché è "basic" nelle informazioni (nel motard si usa così), quanto perché l'estetica è la stessa di quella delle XL degli anni 80.

PREZZO DA SALDO

Nel complesso, però, la FMX fa una gran bella figura, il look è azzeccato con le cose giuste al posto giusto, come i grossi silenziatori, il doppio parafango anteriore e le plastiche slanciate. Ottimo lavoro, considerando che il prezzo è da saldo estivo: 6.000 euro franco concessionario, con la possibilità, da qualche giorno, di averla anche depotenziata a 34 cv.

SCUDERIA TRANQUILLA

Non che i neopatentati ci rimettano troppo, perché anche "full power" la FMX non esagera con i cavalli. Il monocilindrico raffreddato ad aria a valvole radiali è, infatti, uno dei decani di casa Honda, lanciato sulle XL 600 degli anni ottanta e poi continuamente aggiornato fino ai 650 cc della Dominator e della Vigor. È sempre lui, solo che le norme antinquinamento gli hanno succhiato ancora un po' di cavalli e adesso la FMX ne mette in fila "solo" 37,6 a 5.750 giri ma con una buona coppia: 52,3 Nm a 4.500 giri.

PESO LEGGERO Le virgolette sono d'obbligo perché, come vedremo, la FMX non deluderà le attese, nonostante la potenza non eclatante. Anche perché Honda dichiara per la sua seiemmezzo solo 163 kg e perdipiù la FMX non ha assolutamente velleità sportive. Il suo compito è quello di muoversi in città o nei percorsi extraurbani e perché no quello di avvicinare i più "timidi" al mondo della glisse, senza svuotare troppo il portafogli.


MOTARD DI SOSTANZA

La sostanza comunque c'è, a quanto già elencato per il comparto ciclistico aggiungiamo il monoammortizzatore (anch'esso non regolabile) con leveraggio Pro Link, il discone anteriore da 296 mm con pinza a due pistoncini e il posteriore da 220 mm, le ruote sono da motard vera 120/70 anteriore, 150/60 posteriore, mentre per buttare un occhio al lato utility della moto sono sempre apprezzabili i gancetti retrattili sotto la sella, utili per ancorare una rete elastica o un ragno. C'è tutto quel che serve, dunque, e pare che il pubblico abbia apprezzato l'idea di Honda: La FMX sta per sfondare il tetto delle 1.000 unità vendute.

COME VA

Occorre innanzitutto sapere sempre bene a cosa stiamo andando incontro. Se vi aspettate una valanga d'emozioni ogni volta che aprite il gas, derapate di potenza, impennate e altre figure circensi, lasciate perdere. La FMX è una buona moto stradale, fruibile da tutti, ma proprio per questo non è una di quelle da sbattere in pista per fare il tempo.

CITY FUN

La filosofia "fun" lei la applica alla guida di tutti i giorni, perché è agile, facile, mai impegnativa e si muove molto bene nel traffico come tra le curve. La posizione in sella è ottima per ergonomia, con la sella spaziosa, ospitale anche per due (ma parecchio dura nell'imbottitura) che s'impenna piuttosto repentinamente pur non impedendo di avanzare a dovere nella guida veloce (perché il serbatoio è piuttosto corto).

PER TUTTI

Pedane e manubrio sono al posto giusto, e non ci si sente per nulla infossati alla guida, anche perché la sella è altina da terra con i suoi 865 mm. I 163 kg appaiono reali, (forse qualche kg in più, in ordine di marcia), la FMX è leggera e si lascia guidare senza troppi patemi. È una moto piacevolmente bilanciata, con sospensioni che offrono il giusto compromesso tra comfort e sostegno, e non vanno in affanno anche quando ci si fa prendere un po' la mano. La guida è tipicamente da Honda, tradotto: il massimo dell'intuitività, rapida nell'ingresso in curva la FMX si mantiene piacevolmente neutra in percorrenza e accelerazione concedendo anche di togliersi qualche soddisfazione.

FRENI OK

Nel buon bilanciamento generale rientrano anche i freni che si mantengono in linea con il carattere della moto. Non troppo aggressivo nell'attacco, l'anteriore morde a dovere quando sollecitato anche solo con la classica coppia di dita (la leva del freno è regolabile nella distanza), inoltre mostra un'ottima modulabilità, così come il posteriore, che si fa sentire solo quando serve.

VITA FACILE

Alla prova dei fatti, dunque, emerge un piacere di guida superiore a quello che s'immagina semplicemente guardando i dati tecnici. Merito anche del comportamento del motore, che se non ha potenza ha almeno il merito di rendere la vita molto facile a chiunque guidi questa moto. Le prestazioni sono oneste, con un buon lancio si vedono i 160 indicati, e i 130-140 orari di crociera sono mantenibili senza difficoltà, quanto basta per spostarsi anche in autostrada senza troppi problemi.

VITA DI COPPIA Se l'obbiettivo è quindi quello delle prestazioni pure è ovvio che ci sia poco carattere in questo mono, ma visto che la FMX vuole essere una entry level, non mi sento di condannare la mancanza di cavalli. Anche perché il seiemmezzo Honda ai bassi pompa piuttosto bene e porta fuori dalle curve senza troppi complessi. Quello che le manca è piuttosto l'allungo, castrato dalle già citate norme anti inquinamento. Per cui meglio non tirare troppo le marce con lei, ma andare via in souplesse con la classica marcia in più. Si scoprirà una moto divertente e assolutamente poco impegnativa, proprio quello che Honda voleva realizzare.


Pubblicato da Stefano Cordara, 15/07/2005
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