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Guida pratica

Come proteggere la moto dai ladri? Ecco cosa fare e cosa no


Avatar di Danilo Chissalé , il 19/09/18

5 anni fa - Come proteggere la moto dai ladri: consigli, guida pratica, accessori

Come proteggere la moto dai ladri: consigli, guida pratica, accessori

Proteggere la moto dai ladri: ecco cosa fare e cosa non fare per proteggere la nostra due ruote dai male intenzionati

 SPIACEVOLE RISVEGLIO La sera parcheggi la tua moto sognante, le dai una carezzina e fai volare la mente alla prossima avventura che farete insieme. Il mattino seguente ti crolla il mondo addosso. La tua bella non è più li dove l’hai parcheggiata. Panico, terrore, sudori freddi e sproloqui in lingue arcaiche, questi i chiari segni di una cosa inconfutabile: la moto è stata rubata. Quali sono le tecniche più efficaci per proteggere la moto dai malintenzionati? Ecco cosa fare e cosa non fare.

GIOCHIAMO A NASCONDINO? Sembrerà banale, magari scontato, ma parcheggiare la moto in bella vista aiuta i potenziali ladri a individuarla e valutare la sua appetibilità. La routine non aiuta: lasciare la moto tutti i giorni nello stesso posto, alla stessa ora, faciliterà i mal intenzionati a capire quando è più opportuno agire. Un deterrente sufficientemente efficace è coprirla con un telo, non è certo una cassaforte blindata ma nasconderà dalla vista dei ladri le vostre Ohlins da 3.000 euro.

DOPPI NODI Le nostre amate moto non fanno molto per aiutarci, il solo bloccasterzo fornito di serie è facilmente aggirabile anche dal più pivello dei ladri. Blocca disco e catene ci vengono in aiuto ma vanno usati con sapienza. I primi è meglio sceglierli di buona qualità, magari dotati di allarme sonoro, ottimo deterrente per i ladri specialmente nei luoghi affollati. Le catene fanno un lavoro decente nella prevenzione dei furti, ma hanno bisogno di essere attaccate ad un oggetto immobile, preferibilmente resistente alle lame dei flessibili. Un trucco che pochi conoscono è il “palo sharing”: se trovate una moto legata ad un bel palo robusto legateci insieme la vostra catena, nessuno dei due verrà vincolato ma tutti e due trarrete beneficio dal palo.

AL RIPARO Nemmeno il caveau della Banca d’Italia è totalmente inespugnabile, figuriamoci il nostro box, o capanno, dove ricoveriamo la moto. Qualcosa per renderlo più sicuro però si può fare: è buona norma dotare il proprio garage di antifurto volumetrico con sirena, aggiornare le serrature (preferendo quelle che si ancorano al suolo rispetto a quelle che usano metallo o legno come punto di ancoraggio) e usare una saracinesca blindata. Anche il modo in cui parcheggiamo la moto può essere di fondamentale aiuto, specialmente nei periodi di poco utilizzo. Per esempio parcheggiare la moto in fondo al box, magari legata e coperta, e metterle davanti oggetti pesanti o la propria auto, renderà decisamente più complessa la vita dei Lupin delle due ruote.

IN VISTA E se usciamo per un aperitivo o una commissione? In questo caso, oltre alle buone regole elencate sopra, sarà di aiuto la scelta del luogo dove parcheggiare. Al giorno d’oggi gli angoli delle nostre strade sono spesso vigilati da telecamere a circuito chiuso, individuate il loro campo visivo e parcheggiateci. I ladri non amano la notorietà. Un’altra scelta saggia è quella di preferire luoghi sorvegliati come banche, edifici di rilievo storico, o locali con servizio di sorveglianza, rubare davanti ad una guardia metterebbe in soggezione anche il più sfrontato dei ladri.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 19/09/2018