Dall’America alla Romagna il passo è breve. Il Mondiale Superbike sbarca a Misano per il giro di boa. Melandri sugli scudi, Biaggi ancora leader, attesa la risposta di Checa.
CINQUE IN TRENTA PUNTI Il caldo è in arrivo, la lotta è serrata, la classifica cortissima. Con queste premesse il mondiale Superbike arriva sul circuito Simoncelli di Misano Adriatico. Siamo al giro di boa e raramente il campionato è stato incerto come in questo caso. Dopo sei round su sedici la classifica non potrebbe essere più interessante; Max Biaggi è in testa ma è incalzato da Marco Melandri, che guida gli inseguitori con cinque piloti racchiusi in trenta punti. Non solo, sono ben cinque le Case (Aprilia, BMW, Kawasaki, Honda e Ducati) a dividersi i primi posti e ciò rende ancora più interessante il campionato.
MELANDRI IN PALLA Chi arriva a Misano con il morale alle stelle è Marco Melandri: il ravennate ha dato il primo successo in Superbike alla BMW poi ci ha preso gusto e ha replicato a Salt Lake City. La sensazione è che finalmente, anche grazie alla squadra italiana “ereditata” dalla Yamaha, la BMW abbia trovato il bandolo della S1000RR e ora sia lanciata al massimo dei giri. Di sicuro Biaggi non gli lascerà strada molto facilmente ma Max ha vinto una volta sola quest’anno, poi si è “accontentato” di piazzamenti (ed è un bell’accontentarsi), che però - visto il passo di Melandri - potrebbero anche non bastare.
OCCHIO ALLA VERDONA Melandri divide il secondo posto in classifica con Tom Sykes che su questo circuito ha già sfiorato il podio nel 2011. La Kawasaki ha festeggiato l'ultimo successo a Misano nell'ormai lontano 1994 con l'americano Scott Russell, entrato nella Hall of Fame SBK e premiato nell’ultimo round di Miller. Che questa sia la volta buona per ritornare alla vittoria?
REA È DELLA PARTITA I due round precedenti hanno rilanciato le aspirazioni di Jonathan Rea, portacolori Honda World Superbike Team, in ritardo di appena 19,5 punti da Biaggi. A Misano il binomio Rea-Honda si rivelò imbattibile all’esordio ma dopo questo lampo il nordirlandese non ha avuto fortuna, saltando l'appuntamento 2011 per un infortunio nel warm-up. La CBR-RR in versione 2012 però ha cambiato decisamente ritmo, diventando una delle pretendenti al titolo.
CHECA AL LIMITE? La lista dei magnifici cinque è chiusa dal Campione del Mondo in carica Carlos Checa, che paga trenta punti a Biaggi in conseguenza delle due scivolate a Donington e Miller Park. Misano offre allo spagnolo immediata possibilità di riscatto perché qui la Ducati è sempre andata molto bene, centrando 28 vittorie e ben 71 podi in 40 gare. Checa fu imbattibile nella passata stagione, iniziando proprio in riva all'Adriatico la fuga verso il Titolo. Quest’anno però appare più al limite dell’anno scorso, ci sono più piloti tra lui e Biaggi, ogni piazzamento è importantissimo e l’impressione è che Carlos (probabilmente anche a causa della zavorra di 6 kg applicata sulla sua moto all’inizio dell’anno) sia un po’ più in difficoltà, e per questo motivo più facile alla caduta.
ITALIANI RAMPANTI riflettori puntati sui debuttanti italiani che nel primo scorcio di stagione hanno offerto sprazzi decisamente interessanti. Il più avanti in classifica (nona posizione) è Davide Giugliano, 22enne romano Campione Superstock in carica, già salito sul podio e partito in prima fila nel precedente round americano. Misano potrebbe rivelarsi palcoscenico ideale anche per la coppia BMW Motorrad Italia GoldBet composta da Michel Fabrizio ed Ayrton Badovini. Cercano infine riscatto dopo le disavventure statunitensi Niccolò Canepa e Lorenzo Zanetti.