Commenti a caldo di Zamagni sulle gare della Superbike di ieri, viste una volta tanto dalla TV. Siete d'accordo con lui?
UN PO' DI RIPOSO Dopo tanto vagare per il mondo al seguito del carrozzone della Moto GP e prima di ripartire per la trasferta all'altra parte del mondo sono finalmente rimasto a casa per un week end. Così una volta tanto ho potuto godermi da appassionato in televisione lo spettacolo della SBK. E mi sono davvero divertito, come purtroppo quest'anno mi è successo raramente in MotoGP. Anche se...
1) ...In gara-1, come succede troppo spesso anche nel più importante campionato del mondo a due ruote, le posizioni di vertice si sono cristallizzate dopo pochi giri e non sono più cambiate fino al traguardo. Certo, è sempre bello ed entusiasmante vedere tre piloti - Noriyuki Haga, Max Biaggi e Troy Corser - racchiusi in poche decine di metri, ma tra i tre di sorpassi, che poi sono il sale delle corse, non se ne sono visti, se non nei primissimi passaggi.
Tutta un'altra storia in gara-2, perché Haga e Bayliss hanno veramente entusiasmato, con il giapponese della Yamaha addirittura incredibile nel "curvone" dopo il traguardo e l'australiano della Ducati fantastico nella parte finale, specie alla "Roma", la curva che immette sul rettilineo dei box, dove ha infilato due volte senza pietà Noriyuki. Bravi entrambi, ma tolti questi due piloti, alle loro spalle si è visto pochino ed è un po' quello che accade in MotoGP, con Valentino Rossi e Casey Stoner di un altro pianeta e gli altri che fanno quello che possono.
2) BIAGGI MI HA, IN PARTE, DELUSO Premesso della felicità per vederlo in piedi incolume dopo il terribile incidente in partenza con Sofoglu in gara-2, mi aspettavo molto di più da Max in gara-1. Al parco chiuso, il pilota della Ducati ha dichiarato che la sua moto era nettamente inferiore in accelerazione, e a me non resta che credergli, anche se, per la verità, in televisione tutta questa differenza non si è vista. Ma di fronte al suo pubblico, con un passo gara all'altezza del rivale, mi aspettavo che Max almeno ci provasse, tentasse qualcosa di speciale per battere Haga e vincere, finalmente, la sua prima manche stagionale. Anche perché, non avendo nessun interesse di classifica, non aveva nulla da perdere. Invece niente, è rimasto lì attaccato a Noriyuki, senza mai forzare una staccate, senza inventarsi un sorpasso decisivo.
Un film già visto nel caso di Biaggi, soprattutto quando correva in MotoGP: basti ricordare la mitica sfida di Welkom 2004, quando Rossi vinse al debutto con la Yamaha, al termine di una delle gare più belle di sempre. Ma anche in quella occasione, nell'ultimo giro, Max non provò mai a forzare una staccata. Nel 2009, Biaggi correrà con la debuttante Aprilia 4 cilindri: per entrambi si è trattato di una scelta quasi forzata, perché non avevano un'alternativa migliore. Cosa potranno fare insieme? A Noale le moto le sanno fare e sono convinto che la RSV4 sarà velocemente competitiva, mentre da parte sua, Max potrà portare una grande regolarità di piazzamenti, la sua qualità migliore.
3) IL LIVELLO DI QUESTO CAMPIONATO È PIUTTOSTO BASSO e lo conferma la classifica. Nonostante ben cinque "zero" in classifica, Bayliss ha a due gare dalla fine 79 punti di vantaggio sul secondo, Troy Corser. Segno che di piloti veloci e consistenti ce ne sono pochini e che l'australiano della Ducati può correre con relativa tranquillità, mai, o quasi mai, sotto pressione. Troy è fantastico per coraggio e determinazione, ma quello che è accaduto a Vallelunga in gara-2, con Bayliss a terra a tre curve dalla fine mentre era ormai campione del mondo, è piuttosto significativo.
4) DUE DAVANTI, GLI ALTRI INSEGUONO... Dietro a Bayliss e ad Haga, che quando è in forma è davvero fortissimo, non si vedono piloti fenomenali. Mi è naturalmente piaciuto Michel Fabrizio, che tra l'altro conosco molto bene, ma è ancora troppo incostante. Deve assolutamente imparare ad andare forte su tutte le piste, così come Kyonari, che alterna vittorie esaltanti risultati mediocri. Altri giovani interessanti, perlomeno a Vallelunga non se ne sono visti.