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Anteprima:

Piaggio Vespa GT-60 e LX-60


Avatar Redazionale , il 15/11/05

18 anni fa - Ritorno al passato.

Non tutte le signore nascondono l'età. La Vespa va addirittura (e giustamente) fiera dei suoi sessant'anni e dà il via ai festeggiamenti con due prototipi di gusto classico che più classico non si può.


IN ANTICIPO
La festa a sorpresa cade un po' in anticipo ma non se la prenderà certo nessuno. Il sessantesimo compleanno della Vespa cade infatti nel 2006 ma il Salone di Milano è una ribalta troppo importante, in cui un simile anniversario non può non trovare spazio. Sotto i riflettori meneghini la Piaggio ha deciso dunque di esporre due esemplari unici, realizzati sulla base dei modelli GTS e LX attualmente in produzione ma chiaramente ispirati alle Vespa del passato. I nostalgici non si devono però illudere. La Piaggio pare infatti non sia intenzionata a dare un seguito produttivo a questi prototipi.

COME LA PRIMA

La proposta più curiosa è la GT-60, che ripropone gli stilemi tipici della prima Vespa del 1946. Ammantata in una classica ed elegantissima livrea grigia, segna dunque il ritorno del faro sul parafango anteriore, là dove è rimasto fino alla metà degli Anni 50. Liberato dall'ingombrante presenza del gruppo ottico, il manubrio si mette a dieta e torna a una forma più esile che mai, realizzato con un semplicissimo tubo cromato.

OLD STYLE

Anche la strumentazione sta a cavallo tra presente e passato, abbinando due strumenti analogici dalla grafica old style a un display a cristalli liquidi. La sella è a sua volta vecchia maniera, con il cuscinetto riservato al passeggero ben distinto da quello del pilota. Entrambi sono rivestiti in pelle, con grandi cuciture a dare un'idea di lavorazione artigianale, una sensazione trasmessa anche dalle manopole, realizzate con la medesima lavorazione.

CITAZIONE DOTTA

L'altra proposta, la LX-60, s'ispira invece ai modelli degli Anni 60, quelli che hanno decretato la definitiva consacrazione della Vespa. Qui il faro resta sul manubrio ma con dimensioni più snelle rispetto a quello del modello di serie, per non appesantire troppo la struttura del manubrio, anche qui realizzato con un tubo cromato. Così come sulla GT-60, la sella divisa in due pezzi e le manopole sono in pelle, mentre la strumentazione è solo analogica e con grafica d'epoca.
Pubblicato da Paolo Sardi, 15/11/2005
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