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Kawasaki Ninja ZX-10R 2006


Avatar Redazionale , il 01/09/05

18 anni fa - Kawasaki apre le ostilità con una 1000 da record.

Kawasaki toglie i veli alla sua supersportiva top. La Zx-10R segue la strada tracciata dalla 636 vestendosi di forme levigate e cercando non solo cavalli ma anche sfruttabilità. Sacrico alto, linee affusolate, nuovo telaio e un quattro cilindri aggiornato (e già Euro 3) la candidano come una delle star del salone di Parigi.


NUOVO CORSO

Tra le righe dello scarno comunicato Kawasaki si percepisce chiaro che la nuova Ninja 1000 punta tutto sulle prestazioni in pista ma soprattutto sulla facilità con cui queste prestazioni saranno ottenibili dal pilota. Troppe volte in Kawasaki devono aver letto che "si, la Ninja ha un potenziale terrificante ma è molto sensibile e un po' complicata da sistemare per farla rendere al meglio" a altri discorsetti del genere. E forse lo avranno sentito ripetere anche da più di un pilota, che in pista si è scontrato con la sensibilità della ZX-10R.

PIU' EFFICACE Da qui, forse, questo ripetere ossessivo dei termini "nata per le corse", "sviluppata per i piloti supersport" "imbattibile strumento per la pista". Insomma le premesse sono quelle di una moto (ovviamente) più potente e leggera ma soprattutto ancora più efficace. Sull'estetica (che ovviamente è la prima cosa che colpisce) lasciamo come al solito ampio spazio ai commenti, anche se a parer nostro la Ninjona ha perso quell'immagine di estrema leggerezza che contraddistingue al primo sguardo l'attuale modello. Insomma, come è successo per la 636 la Ninja perde la connotazione di moto supersmilza per acquisire forme più corpulente, levigate e aerodinamiche almeno in foto. Come la 636 anche la coda ingrassa un bel po' ed è forse la zona dove la ZX-10R ha perso più appeal. Il doppio scarico corre altissimo e più che sotto è a lato del codino che integra anche gli indicatori di direzione a giustificare una ricerca aerodinamica notevole.


CICLISTICA RIVISTA Venendo al sodo, non ci sono dati tecnici disponibili ma si sa che, le maggiori attenzioni dei tecnici sono andate alla ciclistica. Sebbene mantenga l'andamento "a scavalco del motore" lo strettissimo telaio è cambiato nelle misure vitali ed ha visto riposizionarsi l'attacco del perno del forcellone, la centralizzazione delle masse pare essere stato il principale obbiettivo dei tecnici che oltre ad aver cambiato le misure del telaio, hanno cambiato il forcellone (ora con capriata inferiore come sulla R1), dotato la moto di un ammortizzatore di sterzo Öhlins regolabile, e variare la messa a punto delle sospensioni. Nuova anche la strumentazione che resta ugualmente supercompatta ma abbandona il contagiri digitale in favore di uno tradizionale.


PULITO E POTENTE

La grande sfida dei nuovi motori ultrasportivi degli anni a venire sarà quella di rientrare nella normativa Euro 3 senza perdere potenza. La Ninja pare averla già vinta. Il suo quattro cilindri rispetta già la normativa e in Kawasaki giurano di essere riusciti a spremere ancora più cavalli, riducendo le perdite meccaniche e migliorando l'efficienza delle camere di combustione, il risultato sarebbe una migliore erogazione a tutti i regimi e un motore meglio sfruttabile. Come sempre quando sarà il momento di provarla sarà il banco prova a dare il suo giudizio inappellabile, certo è che se la strada percorsa è la stessa che ha portato alle prestazioni della 636, ci sarà da fregarsi davvero le mani. La ZX-10R sarà presentata ufficialmente al salone di Parigi e poi, naturalmente, sarà esposta anche all'EICMA.
Pubblicato da Stefano Cordara, 01/09/2005
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