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Moto GP:

Gran Premio di San Marino


Avatar Redazionale , il 03/09/07

16 anni fa - Il GP della noia consacra Stoner

A Misano vince la noia, il GP di San Marino iniziato sotto i migliori auspici è terminato nel più scontato dei modi. Stoner e una Ducati strepitosa a dominare e gli altri ad inseguire, a distanza. Con Rossi e Pedrosa fuori gara per l'Australiano ormai è praticamente fatta.

GPNOIA Una noia mortale, una delusione totale per migliaia di tifosi che hanno colorato di giallo, rosso, blu e di qualsiasi colore della passione il circuito di Misano Adriatico. Uno spettacolo meraviglioso, ma solo sulle colline e sulle tribune, perché in pista lo strapotere di Casey Stoner, la caduta (dopo essere stato tamponato) alla prima curva di Daniel Pedrosa, il ritiro al quinto giro per rottura meccanica di Valentino Rossi hanno trasformato il GP di San Marino in uno dei più brutti della stagione.


SUZUKI SEMPRE MEGLIO
Solamente le Suzuki, e in particolare Chris Vermeulen, hanno provato a resistere al prossimo campione del mondo, ma anche l'australiano della Suzuki ha dovuto arrendersi di fronte alla forza del connazionale. Ecco voti e considerazioni su una gara che, di fatto, ha consegnato il titolo a Stoner e alla Ducati.


CASEY STONER VOTO 10 E LODE
- Vai a vederlo a bordo pista e ti impressioni, rimani a bocca aperta di fronte all'aggressività e al controllo della moto da parte di Casey Stoner. Sembra un indemoniato, sembra sempre appeso a un filo, invece ha sempre la situazione sotto controllo. "A lui non piace andare in moto, a lui piace solo andare forte" dice con grande sagacia Vittoriano Guareschi, il collaudatore della Ducati, uno degli artefici della competitività della Desmosedici GP7. In questo momento, è sicuramente Casey il pilota più in forma del campionato.

DUCATI VOTO 10 - Se anche gli altri piloti Ducati andassero forte, meriterebbe la lode. Invece, solo Stoner vola con la GP7, che però rimane una moto fantastica, con un motore straordinario, un'elettronica da riferimento e una ciclistica che ormai si adatta a qualsiasi tracciato. Dentro alla GP7 c'è tutta la passione e la competenza di un uomo straordinario, l'ingegnere Filippo Preziosi (voto 100 e lode), capace di costruire una moto che negli anni è migliorata costantemente. E qualcuno delle Case giapponesi pensa ancora che la Ducati sia irregolare: poveretti!


BRIDGESTONE VOTO 10 E LODE
- E' vero, i tre piloti Michelin in grado di lottare per la vittoria o per il podio (Rossi, Pedrosa e Stoner) sono stati eliminati o rallentati da problemi indipendenti dalle gomme, ma la superiorità della Bridgestone è evidente. E' vero che se non ci fosse Stoner i piloti Michelin sarebbero primo e secondo nel mondiale, ma è chiaro che gli pneumatici giapponesi stanno facendo la differenza.


VALENTINO ROSSI VOTO 7
- E' tornato a parlare - anche se solo in inglese con la stampa, e solo con la televisione (in italiano) la domenica -, è tornato sorridente ed è tornato competitivo. In prova, ha fatto vedere di essere sempre un gran pilota, ottenendo il secondo posto e girando con un passo simile a quello di Stoner. In gara è partito prudente, perché le Michelin faticano a entrare in temperatura, ma sembrava avere la situazione sotto controllo e la possibilità di recuperare i due secondi che lo separavano da Stoner. Ma all'inizio del quinto giro, la sua Yamaha si è ammutolita e con lei quasi tutti i 57.321 sulle tribune. "Giovedì ho visto un gatto nero e lui si è toccato i maroni" ha ironizzato Vale, per sottolineare che è veramente un periodo sfortunato. Deve arrendersi allo strapotere di Stoner e della Ducati, ma senza alcuna colpa.


YAMAHA VOTO 4
- Hanno rischiato a utilizzare il nuovo motore con la testata a valvole pneumatiche e gli è andata male, ma l'azzardo era giusto e corretto. Con 60 punti da recuperare prima del GP di San Marino era giusto provare in tutti i modi a ribaltare la situazione, anche mettendo in preventivo una rottura meccanica, come poi è avvenuto. Non è per questo il 4 in pagella, piuttosto per l'incredibile mancanza di competitività di una moto che è ormai la cenerentola del gruppo. In Yamaha continuano a incolpare la Michelin, ma è un alibi che, sinceramente, non convince più nessuno.

MICHELIN VOTO 5 - Il voto è per la stagione, non per la gara di Misano, perché per quello che si è visto in prova, le gomme francesi qui erano competitive. Certo che quest'anno hanno preso una bella batosta...


SUZUKI VOTO 8
- E' sempre più la seconda forza del campionato e se non ci fosse stato Stoner, avrebbe vinto gli ultimi tre GP. Chris Vermeulen (voto 8) si trova sempre più a suo agio ed è in crescita, John Hopkins (voto 7) è al solito grintoso, parte fortissimo, ma rallenta a metà gara.




MARCO MELANDRI VOTO 8
- Un'altra gara disputata in condizioni fisiche difficilissime, dopo un terribile volo nelle libere di sabato. Ha il difetto di mettere sempre le ruote troppo vicino alla riga bianca e, a volte, anche oltre, e per questo è scivolato, picchiando forte il bacino.Ma in gara, come a Laguna Seca, ha trovato motivazioni straordinarie.




LORIS CAPIROSSI VOTO 4 - Mentre il compagno di squadra vola, lui arranca, incapace di capire come si guida la GP7. In passato è stato la bandiera della Ducati, ma adesso non riesce più a fare la differenza. Speriamo che il passaggio in Suzuki gli dia nuovi stimoli.


RANDY DE PUNIET VOTO 3
- Ancora una volta ha fatto un errore, mettendo fuori gioco alla prima curva Pedrosa e compromettendo la gara di Hayden. E' veloce, ma troppo irruente.


MATTIA PASINI VOTO 10 - E' stato l'unico italiano a trionfare a Misano, circuito a pochi chilometri da casa sua. E' sicuramente il più forte pilota della 125 e se non vincerà il mondiale è soltanto perché la sua Aprilia si è rotta a ripetizione all'inizio del campionato.

ANDREA DOVIZIOSO VOTO 10 - Ha lottato come un leone contro Lorenzo, passandolo parecchie volte in staccata. Poi la sua Honda (voto 4) si è rotta a sei giri dalla fine, privandolo della possibilità di una grande vittoria. Ma la sua prestazione rimane eccellente e, a mio modo di vedere, Dovizioso è più forte di Lorenzo.



Pubblicato da Giovanni Zamagni, 03/09/2007
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